Stampa

Tre associazioni pro-vita nei consultori di Torino: è polemica- Corriere.it

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Sono tre le associazioni pro-vita che potrebbero entrare nei consultori torinesi. Ma, almeno per ora, il loro apporto rimarrà solo «sulla carta». Sono passati tre mesi dallo scoppio delle polemiche sulla mossa dell’assessore regionale di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone: l’invio alle Asl di un bando per trovare organizzazioni con le quali collaborare, che dovevano avere come requisito la presenza nello statuto «delle finalità di tutela della vita fin dal concepimento». Essere antiabortisti, insomma. Contro la giunta di centrodestra si sono scatenate opposizioni e associazioni femministe, ma l’amministrazione del governatore Alberto Cirio è andata avanti. Oggi, a bando scaduto, grazie ad un accesso agli atti il ginecologo e radicale Silvio Viale ha scoperto che sono tre le associazioni accreditate dall’Asl Città di Torino. “Centro Aiuto alla Vita Mirafiori Nord Torino O.D.V.”, “Movimento per la Vita di Torino O.D.V.” e “Promozione Vita O.D.V.”, autorizzate a svolgere «attività di volontariato nel settore della tutela materno-infantile».

La delibera del direttore generale, però, non parla di sedi fisiche dove avranno spazio le associazioni: niente stanza, insomma, dove aspettare le donne che si recano nei consultori per chiedere di abortire. «Capisco che sia un atto dovuto – commenta Viale - e sono certo che non avrà nessuna conseguenza pratica sulla 194. Le donne hanno il diritto di scegliere liberamente e di non essere molestate». Mancano, però, i dati delle Asl del resto del Piemonte, e anche la loro delibera, che potrebbe aprire la porta fisicamente ai provita, dandogli uno spazio all’interno dei consultori. «Io spero che il presidente Cirio – commenta il capogruppo di Luv Marco Grimaldi - abbia un sussulto di coscienza e decida di riscrivere immediatamente quel bando e allontanare questi fanatici dai luoghi in cui la libertà delle donne deve essere garantita e tutelata. Anni di lotte e di avanzamento nei diritti delle donne non saranno gettati al vento con un trucco meschino».

Ma Marrone non arretra, e anzi risponde a tono: «L’unica vero fanatismo in questa vicenda – dichiara - è l’accanimento politico al limite dell’intimidazione, con cui Grimaldi e la sinistra terminale che rappresenta attaccano le associazioni di volontariato che aiuteranno le donne in gravidanza negli ospedali in rete con i consultori. Grazie ai volontari e ai loro progetti ci sarà vera libertà di scelta, che potrà anche vertere sulla vita, con il superamento delle difficoltà economiche e sociali che spesso determinano la decisione di abortire. La cultura della morte in Piemonte ormai è sconfitta, trovando sostenitori – conclude - solo nei partitini scissi fino all’atomo della sinistra radicale, se ne facciano una ragione». Parole dure a cui Grimaldi controbatte: «Pensare di far entrare nei consultori piemontesi associazioni che dichiarano che l’aborto è la prima causa di femminicidio è di per sé inconcepibile, ma che Marrone dal ruolo che ricopre chiami il diritto alla libera scelta delle donne “cultura della morte” è inammissibile. Dietro i volti rassicuranti di Cirio e Damilano si cela questa destra».

Ma ad attaccare la giunta di centrodestra è anche la consigliera del Movimento 5 Stelle Sarah Disabato, la prima a denunciare il bando che spalanca le porte ai provita: «Quando parliamo di consultori mi aspetto proposte volte ad aumentare, da una parte, il personale altamente formato e competete, dall’altra i servizi che questi spazi dovrebbero offrire. Depotenziare il ruolo dei consultori, portando avanti la proposta di inserire al loro interno le associazioni antiabortiste, è assurdo. La giunta dimostra essere anni luce distante della realtà, portando avanti una battaglia puramente ideologica».

8 giugno 2021 | 20:24

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna