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Pd, interrogazione alla ministra Carfagna: «Applicare la legge»

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

NOVELLARA. «Durante il question time chiederemo alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, quali provvedimenti urgenti intenda adottare per contrastare il fenomeno dei matrimoni forzati e i tragici avvenimenti che spesso ne conseguono a fronte del rifiuto di molte giovani donne di accettare tale pratica». Approda a Roma, in parlamento, il caso di Saman Abbas. Ad annunciare l’iniziativa è il Pd. Segno del dibattito che a livello nazionale, e non solo locale, sul caso della ragazza di 18 anni non smette di essere al centro dell’attenzione.

«I segni del fondamentalismo islamico ci sono sempre e sono facilmente riconoscibili ogni volta che si consente la segregazione delle donne, voltandosi dall’altra parte, perfino quando avviene negli spazi cittadini, sotto gli occhi di tutti, come è avvenuto con il Ramadam». Così dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. «Come quando, in spregio alla legge sulla riconoscibilità dei volti, si accetta che gli uomini musulmani costringano le donne a indossare il niquab o il burka, in ossequio a una interpretazione integralista del Corano e a una visione teocratica della società che il mondo libero ha confinato nei secoli scorsi, conquistando una laicità che ora è un diritto inviolabile di ogni persona. Questa tragedia poteva essere evitata? Nessuno potrà mai saperlo, ma di sicuro lo Stato italiano deve impedire che certi dogmi generino vittime. La tragedia di Saman è il simbolo di giovani donne che aspirano alla propria libertà. Ed è questo che l’Italia deve garantire per evitare che ci siano zone di franche dove la legge del Corano conti più della Costituzione italiana» conclude.

La ministra Mara Carfagna: «L’orribile vicenda di Saman ci dice che la norma contro i matrimoni forzati, che ho fortemente voluto inserire nel Codice rosso, ma anche le disposizioni sull’obbligo scolastico e ogni legge che tutela la libertà femminile nel nostro Paese devono essere applicate con rigore ed efficacia, sempre e comunque. Le ragazze vanno ascoltate e difese, chi le perseguita o le segrega in casa va fermato: nella scuola, nei servizi sociali, nei commissariati, bisogna alzare la guardia».

Marwa Mahmoud, consigliera comunale del Pd a Reggio dove è presidente della Commissione diritti umani torna a parlare della vicenda: «A mio avviso dovremmo affrontarla e discuterne principalmente come violenza sulle donne, come una terribile violazione dei diritti umani. Parlare di questo crimine associandolo unicamente all’origine, alla nazionalità e alla fede della famiglia sarebbe un gravissimo errore. Una semplificazione che finirebbe per etnicizzare un reato che è quello dei matrimoni forzati». «Ricordiamoci che qui da noi, in Italia, solo nel 1981 il delitto d’onore è stato abrogato dal Codice penale. Fino a quel momento vi erano grandi attenuanti per le pene di femminicidio – va avanti – cambiamenti culturali necessitano di tempo, ciò che importa è prenderne atto, rimboccarsi le maniche e fare la propria parte, ciascuno nel proprio piccolo». —

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