Cassago: si medita sui diritti delle donne e sulla violenza
Da sinistra Patrizia Cristina Minopoli, l'assessore alla cultura di Cassago Maria Cristina Giussani, la flautista Marianna Isella e il consigliere Vera Rigamonti
Dopo la visione del film "Le suffragette", proiettato anche presso la scuola secondaria di primo grado, sabato pomeriggio è stato promosso un pomeriggio di letture, filmati, musiche e riflessioni presso la sala consigliare in Municipio. Dopo i saluti, il consigliere Vera Rigamonti e l'assessore alla cultura Maria Cristina Giussani hanno presentato l'ospite: l'appassionata Patrizia Cristina Minopoli, che ha aiutato a meditare sul tema della violenza e dei diritti."Abbiamo scelto un percorso misto partendo dal libro e spettacolo della Dandini, ispirati entrambi a storie realmente accadute. L'autrice ha descritto un paradiso in cui tutte le donne possono finalmente raccontare cosa accade loro ed esprimersi. Abbiamo voluto dare il polso del dramma a cui ogni due-tre giorni assistiamo. Il fenomeno del femminicidio è solo la punta di un iceberg della violenza domestica che dura tutta la vita e che le donne spesso continuano a subire senza riuscire a trovare una via d'uscita. Questa amministrazione ha poi avuto il coraggio di mandare in onda ‘Lo stupro' di Franca Rame, che nel 1973 è stata violentata. In questo modo lei è riuscita a esorcizzare e superare il dramma. È un'immagine forte che non ci dobbiamo dimenticare. È stato scelto anche di dare voce a degli uomini perché le donne da sole non ce la possono fare. Queste stragi di donne sono una vera e propria guerra. Pare che gli uomini però non se ne assumano alcuna responsabilità e non abbiano nulla da dire, come se si trattasse di un problema che riguarda solo le donne" ha così esordito.
Negli ultimi dieci anni sono state 1740, infatti, le donne uccise: ben 2800 dal 2010 ad oggi. Un numero in crescita anche quello degli organi: ben 1628 negli ultimi quindici anni. "Sono numeri importanti che necessitano una risposta profonda. Quello che possiamo provare a fare noi, oggi, è aprire delle riflessioni e confrontarci" ha infine aggiunto la Minopoli, che ha condotto il pomeriggio.Nel corso del pomeriggio sono stati letti passi del libro "Ferite a morte" di Serena Dandini ed è stato proiettato il monologo di Franca Rame sullo stupro. I presenti in sala hanno potuto ascoltare anche l'intervento di Lucia Annibali, sfregiata dall'acido dal compagno.
Sono state inoltre trasmesse le interviste di due giornalisti sul tema della violenza, Concita De Gregorio e Riccardo Iacona. Il tutto accompagnato dalle melodie al flauto traverso della giovane Marianna Isella. Alla voce del tutto fuori luogo quella incitante la violenza verbale di un parlamentare polacco gli organizzatori hanno contrapposto una riflessione propositiva sull'importanza di fare informazione nel modo corretto, dando infine un messaggio di speranza affinché le donne riescano sempre a rialzarsi.
S.A.
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