Sandrine Martin: "Il mio graphic novel sulle donne migranti"
Essere a casa, ovunque essa sia. Iscrivere il proprio corpo dentro una città, estranea e nuova, per fissarne l’origine di una nuova identità. Di una nuova vita, che si porta in grembo. Non è facile raccontare lo spazio bianco dell’attesa di una nascita, ma ne fa il suo leitmotiv, l’illustratrice francese Sandrine Martin, che dopo la biografia a disegni dell’artista visionaria Niki de Saint Phalle (NBM Publishing), torna in libreria per la casa editrice italiana Tunué con un graphic novel che racconta la maternità delle donne migranti, categoria poco spesso indagata, assieme alle politiche di assistenza medica a loro riservate.