Soroptimist, la presidente contro le nozze forzate: «Lesi i diritti delle donne»
«I matrimoni forzati costituiscono una forma di violenza contro le donne riconosciuta dall’Onu e contro di essi da anni si stanno mettendo in atto campagne di prevenzione. Tuttavia, continuano ad accadere drammi come quello della giovane Saman Abbas, la ragazza pakistana scomparsa alcune settimane fa che potrebbe essere stata uccisa dalla propria famiglia per essersi opposta a un matrimonio combinato. Io sono convinta che vada richiamata l’attenzione di tutta la nostra società. Non possiamo indignarci e intervenire soltanto dopo che fatti simili sono accaduti».
Questo l’accorato messaggio della presidente del Soroptimist Pordenone, Primula Cantiello, che interviene nella vicenda legata alla presunta uccisione di Saman Abbas da parte di alcuni familiari. «Dobbiamo impegnarci affinché tragedie simili non possano più accadere. Dobbiamo mettere in atto nuovi provvedimenti mirati dando una risposta di sistema. Auspichiamo quindi, un rafforzamento della rete di tutela e sostegno delle giovani donne che possono trovarsi in questa situazione e impegnarci sui diritti delle donne rispetto alla libertà delle loro scelte. Tra l’altro, la pandemia legata al Coronavirus rischia di peggiorare questo dramma. Come Soroptimist vogliamo impegnarci ancora con maggiore vigore affinché avvenga quel cambiamento culturale necessario per sostenere le normative (in Italia esiste una legge che impedisce i matrimoni forzati) per favorire il rispetto dei diritti delle donne e delle pari opportunità».
Non dobbiamo dimenticare che, secondo i dati Unicef, circa 12 milioni di giovani donne sono vittime di matrimoni precoci ogni anno causando danni irreversibili al loro futuro, salute e benessere. Inoltre il numero di ragazze minorenni costrette al matrimonio potrebbe aumentare del 10%, a causa della pandemia di coronavirus. —