Stampa

Draghi alla Camera: le comunicazioni del premier

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

ROMA. «Se non integriamo queste persone nella società italiana facciamo un danno a noi stessi, in primis». La mancanza di integrazione dei migranti «significa la produzione di esseri sostanzialmente ostili, se non li integriamo produciamo dei nemici potenzialmente», sostiene Mario Draghi. Inoltre sulla pandemia «oggi possiamo dirci ragionevolmente ottimisti».Lezione«Occorre continuare con le vaccinazioni, ricercare quelli che hanno più di 50 anni e non sono ancora vaccinati, se sono contrari convincerli, sono loro i futuri fragili. Siamo in un periodo in cui tutto appare roseo, ma non illudiamoci, abbiamo la lezione dell'anno scorso. Cerchiamo di essere più preparati, ad esempio la cooperazione con le regioni è fondamentale per una pronta individuazione di varianti e focolai- spiega Draghi-. Ci sono stati fondi cospicui l'anno scorso, ma o non bastavano o era troppo complesso da gestire il problema, fatto sta che ci siamo trovati con dei mezzi che fossero capienti solo in minima parte, il che ha avuto ripercussioni  anche sul rientro a scuola. Speriamo di averle imparate queste lezioni». 

Recovery Avverte il presidente del Consiglio, «gli occhi dell'Europa sono sull'Italia. Il nostro è il programma più sostanzioso, per un importo pari a 191,5 miliardi di euro, a cui si aggiungono i 30 miliardi del fondo complementare. Il successo del programma Next Generation EU dipende in larga parte da noi». C’è bisogno del superamento dei «tassi di crescita anemici» e di una politica di bilancio espansiva. «La situazione economica europea e italiana è in forte miglioramento. Secondo le proiezioni della Commissione europea, nel 2021 e nel 2022 l'Italia crescerà rispettivamente del 4,2% e del 4,4%, come l'Unione europea nel suo complesso. Molti degli indicatori che abbiamo a disposizione ci indicano che la ripresa sarà ancora più sostenuta. Gli ultimi dati sulla fiducia di imprese e consumatori, riferiti al mese di maggio, sono infatti in marcato aumento. Il dato per le imprese, in particolare, è in forte accelerazione rispetto alla tendenza positiva degli ultimi mesi, ed è il dato più alto da febbraio 2018. Anche il commercio estero è ripartito. Nel mese di aprile, le esportazioni sono cresciute notevolmente non solo rispetto all'anno scorso - quando il loro livello era stato eccezionalmente basso - ma anche rispetto a due anni fa, segnando un +7,4%. Sempre ad aprile, l'indice della produzione industriale è aumentato dell'1,8% rispetto a marzo.La fiducia, insomma, sta tornando.», afferma il presidente del Consiglio, Mario Draghi nelle sue comunicazioni alla Camera. 

Pnrr, il premier Mario Draghi: "Una giornata di orgoglio per il nostro Paese"

Rischi «In questo quadro economico positivo, permangono alcuni rischi. Il primo è proprio la situazione epidemiologica, di cui parlerò più avanti nel mio intervento. Sebbene in forte miglioramento, questa deve essere monitorata con attenzione. In particolare, dobbiamo tenere sotto controllo l'emergere e il diffondersi di nuove e pericolose varianti, che possono rallentare il programma di riaperture e frenare consumi e investimenti- evidenzia il premier-. Il secondo potenziale pericolo è l'inflazione, che nell'area euro ha raggiunto il 2% a maggio dopo l'1,6% ad aprile. C'è largo consenso che, a oggi, questo aumento sia temporaneo perché legato a un recupero della domanda, a strozzature dell'offerta e a effetti contabili.L'inflazione cosiddetta "core”, che esclude le componenti più variabili come l'energia, rimane molto bassa nella zona euro, anche se è in crescita negli Stati Uniti. Dobbiamo mantenere alta l'attenzione affinché le aspettative di inflazione restino ancorate al target di medio termine.E dobbiamo monitorare il rischio di una divergenza tra l'economia della zona euro e quella statunitense, e le implicazioni che questa avrebbe per la politica monetaria della Banca centrale europea e della Federal Reserve».

Ddl Zan, Von der Leyen: "I trattati UE tutelano la dignità di ogni essere umano"

Obiettivo

«Il nostro obiettivo è superare in maniera duratura e sostenibile i tassi di crescita anemici che l'Italia registrava prima della pandemia. Per fare ciò è fondamentale mantenere a livello europeo una politica di bilancio espansiva nei prossimi mesi. Durante la pandemia, abbiamo impiegato risorse ingenti per proteggere la capacità produttiva della nostra economia. Ora dobbiamo assicurarci che la domanda aggregata sia in grado di soddisfare questi livelli di offerta», evidenzia Mario Draghi, intervenendo alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma il 24 e 25 giugno. «Raggiungere tassi di crescita notevolmente più alti di quelli degli ultimi decenni ci permetterà anche di ridurre il rapporto tra debito e prodotto interno lordo, che è aumentato di molto durante la pandemia. E ci consentirà di creare nuovi lavori, fondamentali per affrontare le transizioni, come quella digitale e quella ambientale», aggiunge il presidente del Consiglio.

Migranti, Draghi: "Ue sia più incisiva sui rimpatri. Gestione flussi non può essere solo italiana"

Migranti

«Un altro tema che ci riguarda da vicino è quello della gestione dei flussi migratori, che torna ad essere in agenda al Consiglio Europeo su precisa richiesta dell'Italia. Come ho dichiarato in passato, il governo vuole gestire l'immigrazione in modo equilibrato, efficace e umano. Ma questa gestione non può essere soltanto italiana. Deve essere davvero europea. Occorre un impegno comune che serva a contenere i flussi di immigrazione illegali; a organizzare l'immigrazione legale; e aiutare questi paesi a stabilizzarsi e a ritrovare la pace. E penso, ovviamente, in particolare modo alla Libia», afferma Draghi. Per quanto riguarda la politica estera, il Consiglio Europeo «si occuperà prima di tutto dei rapporti tra Ue e Turchia. Nella sua riunione di marzo, il Consiglio aveva ricordato come sia di interesse strategico europeo avere una situazione di stabilità e sicurezza nel Mediterraneo Orientale e dunque collaborare con la Turchia. Verrà ribadita la preoccupazione per il rispetto dei diritti fondamentali in Turchia, come i diritti delle donne, i diritti civili e i diritti umani». Relativamente alla «grave crisi umanitaria nel Tigray, l'Italia continua a fare appello per un immediato cessate il fuoco, il pieno accesso umanitario, la fine degli spostamenti forzati. Chiediamo indagini indipendenti sulle violazioni dei diritti umani, e l'avvio di un percorso di riconciliazione nazionale. Lo facciamo nel solco dei tradizionali rapporti di amicizia e collaborazione bilaterale e del pieno sostegno al processo di riforme e allo sviluppo del Paese». Vaccino

«Il quadro epidemiologico in Italia e in generale in Europa è molto migliorato. La scorsa settimana in tutta l'Ue abbiamo registrato circa 90 mila casi e ci sono stati 2.600 decessi dovuti al Covid-19. Due mesi fa, i casi erano circa un milione a settimana e i decessi settimanali erano sei volte quelli attuali. Questo miglioramento è merito della campagna vaccinale che procede in modo spedito. A metà aprile in Italia solo un adulto su quattro aveva ricevuto almeno una dose e appena uno su dieci aveva completato il ciclo vaccinale. Ad oggi, nell'Unione europea più di metà della popolazione adulta ha ricevuto almeno una dose di vaccino. In Italia la quota è quasi del 60% e circa il 30% della popolazione adulta ha completato l'intero ciclo di vaccinazione-  puntualizza Draghi- I rischi legati alle varianti, e in particolare alla cosiddetta “variante Delta”, ci impongono di procedere nella campagna vaccinale con la massima intensità. Dobbiamo inoltre continuare a concentrarci sui soggetti più fragili, come i più anziani, che sono maggiormente a rischio di morte o di ospedalizzazione, non ci devono essere distrazioni».Pass«Per quanto riguarda il pass italiano, il 17 giugno – ricorda Draghi- è stato firmato il Dpcm che definisce le modalità di rilascio. È quindi operativa in Italia la piattaforma informatica di rilascio della certificazione, che facilita la partecipazione ad alcune tipologie di eventi e gli spostamenti tra regioni, in caso di peggioramento del quadro epidemiologico». Prosgue il premier: «Dal primo luglio, la certificazione sarà valida anche come certificato verde europeo, per poter viaggiare da e per i Paesi dell'Ue e dell'area Schengen. Intanto, consentiamo già, alle stesse condizioni di certificazione, l'ingresso in Italia dei turisti provenienti dalle stesse aree, dagli Stati Uniti, dal Canada e dal Giappone. Vogliamo permettere loro di venire in sicurezza in Italia, per aiutare i nostri albergatori e ristoratori a ripartire dopo un anno e mezzo di difficoltà».Sanità

«Durante il Consiglio europeo verrà inoltre accolta la decisione adottata dalla 74esima Assemblea Generale dell'OMS di convocare una Sessione Speciale dell'Assemblea Mondiale della Salute a novembre. In quell'occasione si discuterà di un quadro comune per migliorare la preparazione globale a future pandemie sulla base delle lezioni apprese durante questa crisi sanitaria. L'Italia, come tanti altri Paesi, si è trovata impreparata all'arrivo del Covid-19- sostiene il premier-.Non possiamo permettere che questo accada di nuovo. La Dichiarazione di Roma, approvata anch'essa al Global Health Summit, fornisce un'ottima base per una maggiore cooperazione e solidarietà internazionale in futuro». 

Prospettive

Dunque, secondo Mario Draghi, «oggi possiamo dirci ragionevolmente ottimisti per l'evoluzione della situazione europea. La campagna vaccinale ci sta permettendo di contenere in maniera efficace la pandemia. La ripresa economica procede rapida, e il programma Next Generation EU ci fa guardare con fiducia a una stagione di riforme e investimenti. L'Italia, come tanti altri Paesi, si è trovata impreparata all'arrivo del Covid-19. Non possiamo permettere che questo accada di nuovo». Permangono, quindi, «diverse sfide, a partire dalla gestione della migrazione, e dobbiamo affrontarla con molta attenzione e molto impegno per venire incontro alle richieste dei nostri cittadini. L'Unione europea  è la sede giusta per risolvere questi problemi, ma è importante che i nostri partner comprendano l'urgenza di trovare soluzioni rapide e condivise. In tutto ciò il vostro sostegno è determinante per portare avanti gli interessi italiani in Europa». Inoltre, «nelle conclusioni del Consiglio Europeo sono previsti riferimenti alle crisi nel Sahel e in Etiopia. La stabilizzazione del Sahel rappresenta una priorità per l'Italia. Negli ultimi anni abbiamo ampliato il nostro impegno nella regione, sia sul piano politico, sia su quello della cooperazione allo sviluppo e dell'assistenza nel campo della sicurezza. A riprova dell'attenzione italiana ed europea alla stabilità della regione del Sahel, è opportuno ricordare la nomina, il 21 giugno, dell'onorevole Emanuela Claudia Del Re come Rappresentante Speciale dell'UE per il Sahel», precisa il premier.

Questione etica e priorità sanitariaAggiunge Draghi: «Il Consiglio europeo affronterà nuovamente la questione della solidarietà internazionale. Migliorare l'accesso ai vaccini nei Paesi più poveri non è soltanto una questione etica, ma anche una priorità sanitaria. Più a lungo dura la pandemia, più possibilità ci sono che il virus muti in varianti particolarmente contagiose e che possono sfuggire alla copertura del vaccino». E «anche sul questo fronte sono stati fatti importanti passi in avanti nel corso degli scorsi due mesi. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto al Global Health Summit, organizzato dall'Italia insieme alla Commissione europea a Roma il 21 maggio scorso. Il Summit è stato il preludio del Consiglio Europeo straordinario del 24-25 maggio in cui i Paesi dell'UE si sono impegnati a donare almeno 100 milioni di dosi di vaccini entro la fine dell'anno. L'Italia farà la sua parte e donerà 15 milioni di dosi". "Nel Vertice G7 in Cornovaglia e nel successivo Vertice UE-USA è stato ribadito l'impegno comune ad aumentare la produzione dei vaccini anche al fine di una loro distribuzione più equa a livello globale. Come ho dichiarato in altre occasioni, il trasferimento di tecnologie verso Paesi terzi può essere molto utile a questo fine. Tale questione andrà definita nel quadro di un negoziato presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio. La Commissione è pronta a presentare una propria proposta scritta come base per i negoziati. Al Global Health Summit, la presidente von der Leyen ha presentato l'iniziativa europea per la produzione locale e l'accesso ai vaccini, ai farmaci e alle tecnologie sanitarie nel continente africano. È un'iniziativa che l'Italia appoggia con convinzione. È previsto un miliardo di euro in investimenti a carico del bilancio europeo, da incrementare col supporto degli Stati membri», rimarca Draghi. 

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna