Cornado riafferma impegno Italia per eliminare mutilazioni genitali femminili
GINEVRA, 23 GIUGNO – “Porre fine alle mutilazioni genitali femminili è fondamentale per eliminare gli ostacoli all’uguaglianza e all’empowerment delle donne, e per realizzare una società in cui la violenza contro le donne non è consentita”. Lo ha detto il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra, Amb. Gian Lorenzo Cornado, intervenendo oggi nel quadro dell’attuale sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite.
Parlando durante il Dibattito di alto livello sulla prevenzione e sulla risposta multisettoriali, inclusa la risposta globale, alle Mgf, Cornado ha confermato l’impegno dell’Italia nella lotta contro le “pratiche tradizionali dannose” sia a livello nazionale che internazionale. “L’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili e dei matrimoni infantili, precoci e forzati sono due priorità dell’attuale mandato dell’Italia al Consiglio Diritti Umani”, ha dichiarato l’Ambasciatore.
Ricordando che “la pratica delle Mutilazioni Genitali Femminili è una grave violazione dei diritti umani e una severa forma di violenza che infligge danni irreparabili e provoca rischi permanenti per la salute, nonché sofferenze fisiche e mentali per le donne e le ragazze”, il Rappresentante Permanente d’Italia ha sottolineato che “porre fine a questa pratica è fondamentale non solo per eliminare gli ostacoli all’uguaglianza e alla piena affermazione dei diritti e del ruolo delle donne, ma anche per realizzare una società in cui la violenza contro le donne non è consentita”.
Dal 2006 l’Italia ha promulgato una legge che criminalizza le Mutilazioni Genitali Femminili e che è stata riconosciuta dal Segretario Generale delle Nazioni Unite come una best practice.
L’Ambasciatore Cornado ha infine richiamato le parole del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, secondo il quale “insieme possiamo eliminare le Mutilazioni Genitali Femminili entro il 2030”, e ha concluso: “Incoraggiamo il Consiglio e la comunità internazionale a raddoppiare gli sforzi per raggiungere tale obiettivo e continueremo a promuovere l’eliminazione di tutte le pratiche tradizionali dannose”. (@OnuItalia)