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Procreazione assistita, ira Pd per i tagli. E Bezzini annuncia il dietrofront

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Tagli alla fecondazione assistita, insorge la politica. Dopo che la Regione ha cambiato il modo di calcolare i finanziamenti per le prestazioni sovvenzionate, abbattendo non più il netto ma il lordo del ticket, mille coppie dovranno rimandare il sogno di diventare genitori di un anno, col rischio di vederlo compromesso. Una notizia, riportata ieri dal Corriere Fiorentino, che ha creato subbuglio all’interno della maggioranza regionale e in particolare del Pd, che chiede all’assessore alla sanità Simone Bezzini di ripensare i tagli. E la giunta regionale, alla fine, annuncia un dietrofront.

«Stiamo lavorando — si legge nella nota della Regione — per accelerare lo scorrimento delle liste di attesa per la procreazione medicalmente assistita e procederemo ad autorizzare le Aziende sanitarie ad aumentare il tetto disponibile per le strutture di Pma in modo da garantire i volumi e i tempi per le coppie già in lista di attesa, interventi prioritariamente indirizzati alle coppie residenti in Toscana». L’assessore Bezzini ha specificato: «Potenzieremo ancora di più il servizio e siamo intervenuti prontamente anche per risolvere questa nuova criticità, in un periodo particolare come quello che sta vivendo il nostro sistema sanitario».


Prima dell’annuncio dell’assessore, tante erano state le prese di posizioni critiche. «Rinviare di un anno il percorso per la fecondazione assistita può voler dire per una donna perdere un’occasione che non è detto si ripresenti — ha detto la sindaca di Empoli e responsabile welfare nazionale Pd Brenda Barnini — Il problema dell’infertilità è un problema di salute e sta al sistema sanitario prenderlo in cura non solo come dovere ma anche come riconoscimento di un diritto».

«La telefonata di posticipo per coppie che da anni non riescono ad avere un figlio e attendono con speranza il loro turno è un duro colpo», ha aggiunto la segretaria toscana Pd Simona Bonafè. 
Sul tema sono intervenuti anche Marco Recati e Andrea Giorgio, segretario e coordinatore della segreteria Pd Firenze. «Chiediamo all’assessore Bezzini di mettere in campo ogni strumento per fermare gli effetti di una recente interpretazione di una delibera del 2018 che rischia di portare alla limitazione dei cicli e di privare mille coppie della possibilità». E poi il blogger e consigliere regionale Pd Iacopo Melio: «La nostra Regione, capofila dei diritti civili, non può permettersi tagli ai sentimenti, alla bellezza, alle aspirazioni che vengono dal cuore». Per il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi si tratta di «un errore a cui la Regione deve subito porre rimedio per continuare a garantire questo diritto». Ancora la Presidente della Commissione Pari opportunità di Palazzo Vecchio Donata Bianchi: «Non ci possiamo permettere di fare tagli su questo fronte che, al contrario, avrebbe bisogno di essere fortemente rilanciato». E la segretaria della Cgil Firenze Paola Galgani: «Non si può far cassa con la salute e con la scelta delle donne di avere un figlio».

29 giugno 2021 | 19:32

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