C’è ancora molto da lavorare, sui diritti delle donne con disabilità
Convocato dall’Ente dell’ONU per l’Uguaglianza di Genere e l’Empowerment delle Donne, il “Forum sull’Uguaglianza di Genere” è un importante raduno globale che culmina in questi giorni a Parigi. Gli organizzatori, però, non hanno fornito una piattaforma online accessibile a tutte le donne e le ragazze con disabilità, come hanno denunciato l’EDF, l’IDA e la WEI, che per questo si sono ritirate dal Forum, promuovendo un “evento ombra” in cui discutere delle priorità necessarie a raggiungere l’uguaglianza di genere e il rispetto dei diritti di tutte le donne, comprese quelle con disabilità
Convocato da UN Women, l’Ente delle Nazioni Unite per l’Uguaglianza di Genere e l’Empowerment delle Donne, il Generation Equality Forum (“Forum sull’Uguaglianza di Genere”) è un raduno globale ospitato dai Governi di Messico e Francia, in collaborazione con organizzazioni di giovani e della società civile. Aperto a Città del Messico nel marzo scorso, l’evento culmina in questi giorni a Parigi, con l’obiettivo di lanciare una serie di azioni concrete, per ottenere progressi immediati verso l’uguaglianza di genere.
Un’iniziativa di grande importanza, quindi e tuttavia con un grosso ma, denunciato dall’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, dall’IDA, l’Alleanza Internazionale sulla Disabilità e dalla WEI (Women Enabled International), organizzazione impegnata sui diritti umani delle ragazze e delle donne: gli organizzatori del Generation Equality Forum, infatti, non sono stati in grado di fornire una piattaforma online accessibile per tutte le donne e le ragazze con disabilità, per consentir loro di partecipare su base paritaria con gli altri all’evento.Per questo, dunque, EDF, IDA e WEI hanno deciso di ritirarsi dal Forum e di organizzare un “evento ombra” collaterale, in corso di svolgimento proprio mentre scriviamo, dotato di sottotitolazione e interpretariato in Lingua dei Segni, e intitolato Feminists with Disabilities Take the Floor (letteralmente “Le femministe con disabilità prendono la parola”), durante il quale discutere delle priorità necessarie a raggiungere l’uguaglianza di genere e il rispetto dei diritti di tutte le donne, comprese quelle con disabilità.
Per l’occasione Ana Peláez Narváez discute con Gertrude Oforiwa Fefoame e Pratima Gurung (si legga di queste relatrici nel box in calce) sugli ostacoli affrontati dalle femministe con disabilità per impegnarsi nel movimento femminista, sulle strategie per includere le loro prospettive nell’Agenda Globale dei Diritti delle Donne e su come sensibilizzare sull’importanza dell’effettiva partecipazione delle donne con disabilità al movimento femminista. (S.B.)
Ringraziamo Luisella Bosisio Fazzi per la segnalazione.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti, accedere a questo link.
Ana Peláez NarváezSpagnola, vicepresidente dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, nel 2018 è stata la prima donna con disabilità ad entrare nel Comitato ONU CEDAW, organismo che verifica l’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna.Gertrude Oforiwa FefoameGhanese, avvocatessa impegnata sui diritti di genere e su quelli riguardanti la disabilità, è stata la prima persona con disabilità ad essere stata insignita nel 2007 del Grand Medal Award dal Presidente del Ghana.Pratima GurungNepalese, è segretaria Generale della Rete Globale delle Persone Indigene con Disabilità e della NIDA, l’Associazione Nepalese delle Persone con Disabilità, nonché presidente della NIDWAN, l’Associazione Nepalese delle Donne con Disabilità. Insegna al Padma Kanya College di Kathmandu, capitale del Nepal.
Per approfondire il tema Donne edisabilità, oltre a ricordare il lungo elenco di testi da noi pubblicati, presente a questo link, nella colonnina a destra dell’articolo intitolato Voci di donne ancora sovrastate, se non zittite, suggeriamo anche la consultazione della Sezione Donne con disabilità nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa).