In Colombia, le donne al centro delle lotte per la democrazia
L'intervista. Parla Clara Mazo López, della «Ruta pacífica de las mujeres», una rete femminista e pacifista attiva nel movimento in corso. «Portiamo sulle nostre spalle la responsabilità di garantire un sostegno emotivo e fisico a chi soffre a causa della povertà e della fame. E, contemporaneamente «denunciamo gli omicidi, le scomparse, gli abusi sessuali, la criminalizzazione della protesta che sono diventati una strategia per paralizzare e neutralizzare la rivolta sociale»
Malgrado la sospensione delle mobilitazioni proclamata dal Comité del paro e la rimozione di quasi tutti i blocchi stradali, le proteste, in Colombia, non sono ancora cessate. E neppure la violenza. A farne le spese sono stati il 23enne Santiago Ochoa, la cui testa mozzata è stata rinvenuta il 19 giugno in una borsa a Tuluá, nel Valle del Cauca, e il 16enne Kevin García, il cui corpo smembrato è stato scoperto il 20 giugno in un sacco a La Virginia, nel dipartimento di Risaralda. Ma anche, a Bogotà, Jaime Fandiño, 33 anni, raggiunto al petto il 21 giugno da...