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Tumore al seno: test genomici rimborsati in tutta italia

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Da oggi, l'accesso ai test genomici potrà essere gratuito in tutta Italia. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha infatti firmato il decreto attuativo che sblocca i 20 milioni di euro stanziati lo scorso dicembre dalla Legge di Bilancio per l'applicazione di questi esami. Nelle donne con un tumore al seno di tipo "ormonale" (HR positivo, HER2 negativo) e in fase iniziale, i test genomici consentono di prevedere il rischio di recidiva e, quindi, aiutano i medici a capire quando la chemioterapia è necessaria e quando può essere evitata, risparmiando tossicità e costi.

imageimage"Si tratta di una battaglia di civiltà per cui l'Associazione Italiana di Oncologia Medica si è impegnata strenuamente a fianco delle associazioni di pazienti", commenta Giordano Beretta, Presidente Nazionale Aiom e Responsabile dell'Oncologia Medica Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Fino ad oggi queste analisi, raccomandate dalle più importanti linee guida internazionali e utilizzate nei principali Paesi europei, sono state gratuite solo in Lombardia, Toscana e nella Provincia Autonoma di Bolzano, che ne hanno approvato la rimborsabilità con norme regionali.

"Subito dopo l'istituzione del Fondo - continua Beretta - Aiom ha chiesto l'immediata approvazione del decreto attuativo per sanare queste disparità territoriali e ha promosso un tour virtuale in otto Regioni proprio per sensibilizzare gli oncologi sul ruolo dei test genomici nel carcinoma della mammella. Ringraziamo il Ministro Speranza per aver accolto i nostri appelli per velocizzare l'iter che ha portato alla firma del decreto attuativo. Questo importante risultato è il frutto del gioco di squadra e della fondamentale collaborazione con le associazioni di pazienti".

imageimageLa necessità di fare o meno la chemioterapia adiuvante (che segue, cioè, l'intervento chirurgico e ha l'obiettivo di ridurre il rischio di recidiva) di norma si basa sulle caratteristiche della paziente e del tumore. "Se per i tumori che esprimono la proteina HER2 e per quelli triplo-negativi la chemioterapia adiuvante è spesso indispensabile e il beneficio è evidente, nei tumori che esprimono i recettori estrogenici ma non la proteina HER2 (ER+/HER2-), invece, il vantaggio dell'aggiunta della chemioterapia è in alcuni casi controverso", spiega Saverio Cinieri, Presidente eletto Aiom e Direttore dell'Oncologia Medica e Breast Unit dell'Ospedale 'Perrinò di Brindisi: "I test genomici sono uno strumento importante per il clinico nella scelta del trattamento per le donne che, in base alle caratteristiche anatomopatologiche e cliniche, sono in una sorta di 'zona grigia', in cui non si può includere o escludere con certezza la chemioterapia rispetto alla sola terapia ormonale. Non somministrare chemioterapie inutili, oltre a ridurre le ansie delle pazienti e le disparità di trattamento, ci porterà ad eliminare un carico di sofferenze e disagi per migliaia di donne".

 

"Da oggi cambia la lotta al tumore più diffuso e frequente nel nostro Paese - fa eco Francesco Cognetti, Presidente di Fondazione Insieme contro il Cancro e Direttore Oncologia Medica Regina Elena di Roma: "Finalmente le pazienti assistite nelle strutture sanitarie del nostro Paese potranno accedere gratuitamente a esami fondamentali per la personalizzazione delle cure oncologiche. Come Fondazione Insieme Contro il Cancro siamo stati i primi a batterci affinché tutte le pazienti avessero a disposizione test che hanno dimostrato un ruolo decisivo nel supportare gli oncologi nella scelta della terapia migliore".

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Ampi studi clinici condotti su decine di migliaia di pazienti, infatti, hanno dimostrato l'utilità dei test genomici. Parte di queste sperimentazioni sono state condotte in Italia. I test erano già disponibili in Germania, Regno Unito, Spagna e Grecia. "Vanno considerati anche i risparmi per il sistema sanitario visto che questo esame", continua Cognetti: "Il suo costo è di circa 2mila euro, mentre un ciclo di chemioterapia va dai 7 agli 8 mila euro. Senza dimenticare i costi indiretti, legati alla mancata produttività conseguente a trattamenti debilitanti, e l'infertilità indotta dalla chemioterapia nelle donne più giovani. Ringraziamo i rappresentanti delle istituzioni che si sono spesi con particolare dedizione per l'attuazione del provvedimento".

 

“Accogliamo con grande entusiasmo il provvedimento del Governo sulla rimborsabilità dei test genomici per il tumore al seno”, commenta Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia, il Movimento che tutela i diritti delle donne alla prevenzione e alla cura del tumore al seno. Un obiettivo raggiunto anche grazie all’intensa campagna nazionale Chemio: se posso la evito che Europa Donna Italia ha condotto negli ultimi mesi sui suoi canali web e social, con la partecipazione di pazienti, caregiver, clinici e cittadini. Grazie alla quale sono state raccolte oltre 15.000 firme per sollecitare l’iter di emanazione del Decreto. “Ringraziamo il Parlamento e il Governo - conclude D’Antona - per il lavoro svolto e siamo già pronte a proseguire, insieme alle 170 Associazioni che fanno parte della nostra rete, la nostra azione di monitoraggio e sollecito alle Regioni affinché, a loro volta, emanino subito i provvedimenti richiesti dal Ministero per l’erogazione del finanziamento. Non è infatti più accettabile prolungare ulteriormente l’attesa delle pazienti”.

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