INTERSOS – Capo Progetto Protezione AICS – RCA – Info cooperazione
INTERSOS sta selezionando un/a Capo Progetto Protezione AICS da inserire nella sua operatività in Rep. Centrafricana. Durata 10 mesi. Scadenza candidature 20/07/2021
INTERSOS è un’organizzazione umanitaria senza fini di lucro, che opera a favore delle popolazioni in pericolo, vittime di calamità naturali e di conflitti armati. INTERSOS basa la sua azione sui valori della solidarietà, della giustizia, della dignità della persona, dell’uguaglianza dei diritti e delle opportunità per tutti i popoli, del rispetto delle diversità, della convivenza, dell’attenzione ai più deboli e indifesi.
Termini di riferimento
Posizione: Capo Progetto – Protezione (AICS)
Codice: SR-46-1957
Paese: CAR
Città: Bangui – RCA – Lavoro in Remoto rispetto alle zone di implementazione del Progetto (Nana Grebizi – Ouaka – Hautte Kotto)
Data d’inizio: 01/08/2021
Durata: 10 mesi
Supervisione di: 20 persone
Riporta a: Capo Missione
Dipendenti: Non-family duty station
Contesto
Dal 2013 la Repubblica Centrafricana sta attraversando una crisi socio-politica che ha assunto nel tempo una connotazione politico-religiosa. In quasi tutte le prefetture del Paese ci sono scontri tra gruppi armati (GA). Grazie agli sforzi nazionali e internazionali per risolvere la situazione, nel 2016 si sono tenute elezioni e accordi di pace tra il governo e i GA (Gruppi Armati). L’ultimo accordo è quello di Khartoum firmato nel febbraio 2019 che ha visto l’integrazione nel governo di alcuni leader dei gruppi ribelli ma che ha portato anche a nuovi dissensi e divisioni all’interno dei suddetti gruppi, con la proliferazione e moltiplicazione sul terreno di nuove fazioni ribelli. A ciò si aggiungono le tensioni intracomunitarie che minano la pacifica convivenza tra le comunità e i conflitti sul controllo delle risorse, come quello dei pastori transumanti e dei contadini che si oppongono al passaggio del bestiame nei loro campi. Inoltre, da dicembre 2020 ad aprile 2021, il contesto di sicurezza nella Repubblica centrafricana si è deteriorato ulteriormente a seguito delle agitazioni provocate dai GA (Gruppi Armati) che hanno portato alla nascita di una nuova coalizione, il “Patriote Coalition for Change-PCC”. Molto rapidamente gli elementi del PCC hanno invaso quasi tutte le regioni del paese e hanno lanciato le ostilità. Alla fine del 2020 la Corte costituzionale ha emesso il suo verdetto sulle liste dei candidati autorizzati alle elezioni legislative e presidenziali, dichiarando non valida la candidatura dell’ex presidente François Bozize. Dopo l’annuncio, nella maggior parte delle città del paese ci sono stati colpi di arma da fuoco da gruppi armati e alcuni attacchi sono stati registrati in varie regioni. Il 13 gennaio 2021, un tentativo di colpo di stato è stato respinto dalle forze della gendarmeria che hanno in seguito lanciato molteplici operazioni di ricerca militare intorno alla capitale Bangui e in tutte le province del Paese, recuperando il controllo di molte città, tra cui Kaga Bandoro, Bambari e Bria dal Paese; con l’obiettivo, da un lato, di respingere i gruppi armati mettendoli fuori pericolo e, dall’altro, di affermare l’autorità dello Stato. Il 21 gennaio 2021, lo “stato di emergenza” è stato stabilito dal capo dello stato in tutto il paese per un periodo di due settimane e rinnovato il 4 febbraio 2021 per un periodo di sei mesi. Nonostante le frequenti pattuglie dell’esercito e della gendarmeria il contesto resta ancora precario (specialmente a Kaga Bandoro, Bambari e Bria), il numero totale di sfollati interni è aumentato costantemente da dicembre 2020 a febbraio 2021 in seguito alla crisi elettorale e post-elettorale. Le operazioni militari condotte dalle Forze Armate Centrafricane (FACA) e dai loro alleati contro i gruppi armati, il timore di scontri o rappresaglie imminenti da parte degli elementi armati e l’insicurezza dovuta agli abusi dei gruppi armati hanno causato significativi afflussi di popolazione e un significativo aumento del numero di incidenti di protezione dei civili. Donne e bambini sono i più colpiti durante questi conflitti armati nel paese, con diversi casi di violenza sessuale e di genere.
Al 31 marzo 2021, il numero totale di sfollati interni (IDP) in CAR è stimato in 738.279 individui composti rispettivamente da: 202.622 persone nei siti e 535.657 persone stimate nelle famiglie ospitanti.
La crisi che sta attraversando la RCA è più che mai una crisi di protezione poiché l’integrità fisica, la dignità e i diritti umani dei centrafricani sono messi a dura prova ogni giorno. L’HNO 2021 (Humanitarian Needs Overview) indica 2 milioni di persone con bisogni di protezione di cui il 52% delle donne, il 53% dei minori, il 6% degli anziani e il 15% delle persone che vivono in una situazione di handicap. Da gennaio a ottobre 2020, INTERSOS ha segnalato 2.901 incidenti di protezione, inclusi 1.411 casi di violenza di genere documentati, nonché 391 casi di violenza, abuso e sfruttamento commessi contro i bambini. Queste cifre sono aumentate drasticamente nel primo trimestre del 2021 per cui il rapporto INTERSOS / UNHCR indica già 479 incidenti di protezione, inclusi 167 casi / incidenti di VBG nelle prefetture di Nana Grebizi, Ouaka, Haute Kotto e Kemo. Circa il 20% della popolazione del paese è costituito da bambini e giovani di età compresa tra 13 e 18 anni, la maggior parte dei quali sono sfollati e non frequentano corsi di formazione formale (scolastica) e professionale a seguito di conflitti armati (Strategy Cluster Education 2021) o della pandemia COVID-19. Questa situazione precaria espone gli adolescenti al rischio di essere coinvolti e reclutati nei gruppi armati. Per questo motivo, attraverso questo progetto, INTERSOS intende rafforzare i meccanismi di risposta ai bisogni di protezione della popolazione, contribuendo all’inclusione dei giovani a rischio e delle categorie più vulnerabili (come i portatori di handicap, gli albini, gli anziani e le donne che hanno subito violenza) attraverso dei servizi di rafforzamento comunitario e presa in carico che si integrino con le dinamiche umanitarie esistenti.
Obiettivo della posizione
Capacità manageriale e tecnica per l’attuazione del progetto, compresa la gestione degli acquisti e dei contratti a terzi, la selezione e la formazione del personale, il monitoraggio finanziario delle spese in relazione ai risultati attesi e alle attività di progetto. Lui / lei sarà responsabile della supervisione di tutte le attività del progetto di terreno in remoto. Il Capo progetto sarà responsabile della reportistica periodica dovuta al donatore. Parteciperà alle riunioni tecniche settoriali e dei cluster pertinenti.**
Responsabilità e compiti
Il Capo Progetto (CP) è responsabile della gestione, implementazione, monitoraggio e supervisione del progetto finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo (AICS), nelle Prefetture della Haute Kotto, Ouaka e Nana Grebizi in RCA, in remoto da Bangui.
Il CP gestisce, coordina e supervisiona in remoto lo staff nazionale di progetto per l’attuazione delle attività, assicurandone la qualità in conformità con la tempistica del progetto, nonché il rispetto delle procedure operative standard, in linea con principi del diritto internazionale, le linee la guida pertinenti alle tematiche di progetto e del donatore, nonché alla Carta di INTERSOS e al Codice etico.
Punti principali:
- Pianificare, coordinare, monitorare e valutare l’implementazione del progetto, garantendo risultati qualitativi e nei tempi previsti nel settore della protezione.
- Supervisionare e monitorare la gestione finanziaria del progetto, compreso il livello di spesa.
- Redigere e inviare relazioni periodiche, inclusi rapporti al donatore e lo strumento di valutazione del progetto (PAT), oltre ad assicurare la raccolta dei dati e la presentazione dei rapporti secondo i tempi stabiliti dal disciplinare d’incarico.
- Mantenere e / o rafforzare i rapporti con le autorità locali, gli attori non statali, le agenzie delle Nazioni Unite, le ONG e i donatori pertinenti al progetto a livello di terreno.
- Coordinarsi in tempo con i dipartimenti finanza e logistica per le attività di approvvigionamento (acquisti, servizi, ecc.) necessari per l’attuazione delle attività e assicurare forniture adeguate nei settori pertinenti al progetto.
- Monitorare le attività previste dal progetto e nell’area di intervento e condividere le informazioni con il Coordinatore settoriale, il Capo Base, il Capo Missione e la Direzione Regionale.
- Monitorare in remoto la situazione della sicurezza nella zona di implementazione e condividere le informazioni con il punto focale di sicurezza della missione.
- Partecipare attivamente agli incontri settoriali e ai cluster nelle aree pertinenti alle attività di progetto.
Requisiti
Titolo di studio
- Laurea in Cooperazione e Sviluppo, scienze politiche o nella aree tecniche del progetto (psicologia, scienze sociali)
Esperienza professionale
- Almeno 3 anni di esperienza di lavoro in ambito internazionale in posizioni simili, o nel settore umanitario, possibilmente in un contesto di emergenza
- Capacità di garantire standard di alta qualità di lavoro
- Capacità di gestione di fondi, della logistica e di altre risorse umane
- Esperienza lavorativa con le ONG nelle posizioni di project management
- Esperienza lavorativa nel settore della protezione
- Esperienza lavorativa con sfollati (IDP) e / o rifugiati dentro e/o fuori di un campo
- Esperienza precedente nella gestione di progetti finanziati da AICS (auspicabile)
- Esperienza pregressa nella gestione di progetti di protezione/GBV;
Requisiti professionali
- Solide capacità organizzative personali, inclusa la gestione del tempo, la capacità di rispettare le scadenze, il multitasking, la definizione delle priorità in ambito lavorativo;
- Consapevolezza culturale altamente sviluppata e capacità di lavorare bene in un ambiente internazionale multietnico e multiculturale;
- Comprovate capacità di gestione e leadership;
- Capacità di fornire lavori di alta qualità in brevi periodi di tempo;
- Abilità nel lavorare sotto pressione;
- Flessibilità nel rispondere alla natura mutevole del contesto umanitario e alle difficoltà operative sul campo.
Lingue
- Italiano e francese ottimo parlato e scritto
- Buon inglese (è un vantaggio)
Requisiti personali
- Grande capacità organizzativa e di problem solving con un approccio analitico
- Grande capacità gestionali di lavoro in Remoto
- Propensione alla proattività e capace a lavorare in modo autonomo
- Affidabile nel raggiungere risultati in modo efficace, tenendo conto sia della qualità del lavoro che del rispetto dei tempi previsti
- Capacità ad integrarsi e lavorare bene in una squadra multietnica e multiculturale
- Capacità a sviluppare e mantenere relazioni costruttive
- Capacità a lavorare in un ambiente ostile dal punto di vista della sicurezza e austero rispetto ai confort