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La Demografia, come parlarne alla secondaria di I e II grado. Un esempio di UDA

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

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Si festeggia l’11 luglio, nel mondo, con una grande attenzione alle crisi sociali, economiche e culturali che si stanno innescando, la Giornata Mondiale della Popolazione. In questo secondo anno di pandemia da COVID-19, infatti, siamo appesi ancora, ad uno stato intermedio, in cui alcune aree del nostro amato pianeta stanno affiorando dai profondi recessi della pandemia nel momento in cui altre sono completamente annientate e ancora impegnati nella battaglia contro il coronavirus giacché l’accesso ai vaccini indugia e, purtroppo, è ancora molto lontano. Si vive e si opera, con scuole chiuse e futuro ancorato al nulla, in una realtà mortale.

Crescono le disuguaglianze e molti bambini rimangono senza istruzione

In questo quadro desolante si sono ulteriormente aggravate le disuguaglianze di genere: la violenza di genere, che miete vittime in molti paesi del mondo, è aumentata in blocco, come sono cresciuti i matrimoni precoci con bambine minorenne, neppure adolescenti, e le mutilazioni genitali femminili. I numerosi programmi internazionali per sopprimere le pratiche dannose di mutilazione sono stati interrotti. Un numero significante di donne ha lasciato la forza lavoro a causa della circostanza che i loro lavori sovente ed in maniera incontrollata sono a bassa retribuzione. Sono stati eliminati i numerosi programmi internazionali di assistenza per i bambini che studiano a distanza e, congiuntamente quelli finalizzati all’assistenza delle persone anziane obbligate a rimanere, spesso sole, a casa. Ciò a destabilizzato le loro finanze, non solo per ora ma a lungo termine.

Crescente preoccupazione per il cambiamento dei tassi di fertilità

In questo contesto, molte nazioni al mondo stanno riferendo una preoccupazione in aumento per il cambiamento dei tassi di fertilità. Nei fatti, l’allarmismo sui tassi di fertilità ha portato all’abrogazione dei diritti umani. In luoghi con popolazioni in aumento, le risposte politiche sfavorevoli alla popolazione in genere, ai più poveri in particolare, hanno incluso la pianificazione familiare coercitiva e la sterilizzazione. in altri, l’accesso alla contraccezione può essere limitato.

Bisogna dare priorità a salute e istruzione

L’UNFPA (ovvero il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione) in una sua nota, in concomitanza con la Giornata Mondiale della Popolazione “sconsiglia risposte politiche reazionarie, che possono essere estremamente dannose se violano i diritti, la salute e le scelte. Invece, l’agenzia chiede di dare priorità alla salute riproduttiva e ai diritti per tutti attraverso l’accesso a informazioni e servizi di fronte alla fertilità e ai cambiamenti demografici. Durante la pandemia, le interruzioni nei servizi di salute sessuale e riproduttiva sono aggravate laddove tali servizi sono ritenuti non essenziali. Si teme che la crisi possa essere sfruttata come una scusa per limitare o non sostenere il processo decisionale, l’agenzia, la libertà di movimento o l’accesso ai servizi sanitari di donne e ragazze. L’esperienza ha dimostrato all’UNFPA che le risposte focalizzate strettamente sulla fertilità spesso non funzionano. Ad esempio, incentivare finanziariamente la fertilità non porta a tassi di natalità più elevati nei paesi a bassa fertilità. In alternativa, i cambiamenti demografici possono presentare opportunità per risposte olistiche, ad esempio attraverso il sostegno alla famiglia e i sistemi di assistenza all’infanzia, accompagnati da sforzi per garantire livelli più elevati di uguaglianza di genere”.

In pratica è necessario che le donne siano autorizzate, se proprio ciò non riesce ad avvenire culturalmente, dal punto di vista educativo, economico e politico, a esercitare la scelta sul proprio corpo e sulla propria fertilità.

Temi della Giornata Mondiale della Popolazione già sul tavolo delle agenzie internazionali

In un mondo cieco è il caso che gli stati occidentali, quelli industrializzati, i più attenti ai diritti umani, pongano attenzione a:

Continuità dei servizi essenziali: questo sondaggio dell’Organizzazione mondiale della sanità rassegna come i servizi di programmazione familiare siano stati uno dei servizi sanitari più largamente interrotti a livello mondiale.

Le conseguenze della pandemia sugli esiti materni e fetali: una revisione medica ha rilevato un aumento delle morti materne e dei nati morti dall’inizio della pandemia, con una grande disparità tra paesi ad alte e basse risorse.

L’urto del COVID-19 su donne e ragazze con disabilità: una stima d’impatto su come la pandemia ha minacciato la salute e i diritti riproduttivi sessuali e il diritto all’autonomia corporea di questo particolare gruppo, mostra come alto sia stato ed è il danno alle donne e alle ragazze con disabilità.

Difendere i diritti e la dignità delle persone anziane: la pandemia ha causato un tributo devastante su questa generazione. Questa risorsa definisce un programma congiunto tra l’UNFPA (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione) e altre agenzie delle Nazioni Unite e le parti più attente e vigili della società civile per ottimizzare l’assistenza sanitaria e i servizi sociali in un pianeta disattento e disamorato dei diritti e della dignità degli esseri umani, tutti.

Fertilità e invecchiamento della popolazione nella regione Asia-Pacifico: sebbene sia forse eccessivamente presto per indicare l’impatto di COVID-19 sulla fertilità in questa regione, tale rapporto studia i potenziali impatti su tendenze, modelli e scelte. Questo documento aggredisce il tema l’invecchiamento della popolazione in un contesto di bassi tassi di fertilità.

Rispondere ai cambiamenti demografici in Europa e in Asia centrale: una veduta del programma di resilienza demografica per combattere le dinamiche demografiche incontrollate e pericolosamente minacciose per la stabilità sociale di questi Paesi e del pianeta, della popolazione in Europa e in Asia centrale, per versi diversi e per effetti diversi.

Come parlarne a scuola

Molte scuole hanno affrontato e, il prossimo anno scolastico, dovranno affrontare il tema relativo alla popolazione mondiale. Lavorare alla formazione di coscienze critiche è una sfida assolutamente irrinunciabile. è il caso, ad esempio, dell’Istituto di Istruzione Superiore “Italo Calvino” di Genova diretto magistralmente dal dirigente scolastico, Cristina Ighina, con la sua UDA “Il popolamento nel passato” o dell’Istituto Comprensivo Statale “Marco Polo” di Fabriano, diretto con grande competenza dal dirigente scolastico Prof.ssa Aurelia Brita, l’UdA “Una indagine demografica” per la Scuola secondaria di primo grado. Esempi tangibile di quanto sia alta, nelle scuole italiane, l’attenzione al fenomeno demografico.

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