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lavorare in piedi comporta gravidanza a rischio anche part time?

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Sono tante, più di quanto si pensi, le donne lavoratrici non consapevoli dei diritti in gravidanza. Pubblichiamo un articolo che ci auguriamo possa rappresentare un riferimento utile per tutte coloro che svolgono lavori pesanti, notturni o che le costringono a stare troppe ore in piedi. Donne che si sentono negare dal datore di lavoro i loro diritti.

Rispondiamo ad una cameriera incinta che ci chiede quanto segue:

Salve, posso andare in maternità anticipata se lavoro part time come cameriera? Si tratta di turni di 4-5 ore sempre in piedi tra i tavoli“.

Lavorare in piedi comporta gravidanza a rischio anche part time?

Lavorare in piedi comporta gravidanza a rischio

Per legge, il periodo di astensione pre parto è di 60 giorni prima della data presunta del parto.

Lavorare troppe ore in piedi è usurante a priori, figuriamoci per una lavoratrice in gravidanza. Comporta rischi e la donna in maternità va tutelata.

Se non è possibile il trasferimento a mansioni diverse, in certi casi e per certe mansioni è previsto il congedo maternità anticipato.

Lavori come commessa. cameriera, parrucchiera richiedono di stare molte ore in piedi. Il lavoro in gravidanza è ritenuto a rischio quando comporta sollevamento di carichi pesanti o posizioni scomode e usuranti come per le attività che costringono a stare in piedi per molto tempo.

Oltre al diritto, scomodiamo anche la scienza. Uno studio dell’Università di Rotterdam ha dimostrato che lavori usuranti possono ripercuotersi non solo sulla donna causando problemi fisici ma sul feto che potrebbe riportare conseguenze potenzialmente dannose (soprattutto sul peso e sulla conformazione fisica).

Se si verificano problemi di salute o salubrità dell’ambiente di lavoro, il congedo obbligatorio dovrà essere anticipato a 3 mesi prima del parto.

Lavorare in piedi: gravidanza a rischio anche part time?

Finora, ci sono pervenute tante testimonianze da parte di donne in gravidanza che svolgono lavori usuranti o notturni. Notiamo che i diritti delle donne incinte sul luogo di lavoro è più tutelato nelle grandi catene internazionali. Nelle aziende a conduzione familiare il datore di lavoro avanza più pretese e spesso nega i diritti delle donne.

Se lavori come commessa, parrucchiera, cameriera fai valere i tuoi diritti di donna in gravidanza. Evita di lavorare troppe ore in piedi per essere sicura di non compromettere la tua salute e quella del feto.

Alla lettrice che lavora come cameriera part time (4-5 ore sempre in piedi) rispondiamo sì, è possibile andare in maternità anticipata per necessità e per evitare una gravidanza a rischio. La gravidanza è un periodo delicato, un’esperienza del tutto soggettiva, e non va d’accordo con lavori pesanti, usuranti, notturni o all’interno di un ambiente di lavoro insalubre.

La maternità anticipata nel caso di lavoro in piedi (full time o part time) non scatta in automatico: bisogna presentare apposita domanda all’Ispettorato territoriale del Lavoro (può farlo la lavoratrice, l’azienda o il datore di lavoro) insieme ad un certificato medico che l’Asl dovrà convalidare.

Il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro dura complessivamente 5 mesi (2 mesi prima del parto e 3 dopo).  Per i lavori usuranti la maternità può durare di più se la gravidanza è a rischio.

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