Annullata la delibera che istituisce il Registro dei bambini mai nati, la soddisfazione della Cgil e dell’Udi
Annullata la delibera che istituisce il Registro dei bambini mai nati, la soddisfazione della Cgil e dell’Udi: “Auspichiamo che la politica marsalese non scriva più pagine buie e mortificanti per i diritti delle donne, gettando la città nell’oscurità del Medioevo.
TRAPANI. Importante passo indietro dell’Amministrazione comunale di Marsala che, ieri in consiglio comunale, ha approvato la delibera che annulla l’istituzione del “Registro dei bambini mai nati” . A esprimere soddisfazione per l’importante risultato maturato in consiglio, dopo mesi di serrati confronti, sono Antonella Granello, della segreteria provinciale della Cgil, Mimma Argurio, della segreteria regionale del sindacato, Elvira Morana, responsabile regionale delle politiche di genere della Cgil e Valentina Colli, presidente dell’Udi di Trapani, firmatarie del ricorso al Tar contro la delibera del Comune di Marsala che aveva istituito il “Registro dei bambini mai nati”.“Probabilmente – dicono le sindacaliste della Cgil e la presidente dell’Udi – è stato forte il timore da parte dell’Amministrazione di perdere il ricorso al Tar ma, al tempo stesso, è stata fondamentale la nostra forte presa di posizione nel difendere i diritti delle donne, rispetto ai quali non servono delibere comunali che, ricordiamo, non hanno valore di legge, ma servono soltanto ad aumentare la confusione e la strumentalizzazione politica sul corpo delle donne” .Granello, Argurio, Morana e Colli esprimono apprezzamento nei confronti del consigliere Pietro Cavasino che “con grande senso civico non ha avuto difficoltà a rivedere la scelta di essersi inizialmente schierato a sostegno della delibera per poi sollecitarne la stessa abrogazione” .“Se da una parte – dicono – siamo orgogliose di aver ottenuto questo risultato, sicuramente avremmo preferito che la decisione maturata fosse interamente politica. In tal senso, corre l’obbligo ricordare al sindaco Grillo che difendere i diritti civili, dei migranti e degli omosessuali, è assolutamente coerente alla battaglia in difesa della libertà di scelta delle donne. Per legge, il prodotto del concepimento non è un soggetto giuridico che, invece, è la donna. Poiché viviamo in uno Stato laico, non può e non deve essere compito della politica legiferare sui temi etici e trasformare la politica in teologia morale. Auspichiamo che la politica marsalese non scriva più pagine così buie e mortificanti per i diritti delle donne, gettando la città nell’oscurità del Medioevo. Ancora una volta – concludono – al sindaco Grillo rinnoviamo la disponibilità a collaborare per mettere in atto tutte le misure e percorsi che tutelino la vera libertà delle donne, per una visione realmente paritaria della società”.