PENSIONI DONNE: EVITARE ECCESSIVI ALLARMISMI, E' PRIORITARIO RISOLVERE I PROBLEMI DELLE LAVORATRICI
PENSIONI: POLVERINI, NO A DECISIONI UNILATERALI GOVERNO
"Occorre evitare eccessivi allarmismi sulla procedura di infrazione della Ue sull'eta' pensionabile delle donne". Lo dichiara il segretario generale dell'Ugl, Renata Polverini, ricordando come "l'Italia e' incorsa in altre procedure simili in passato, ad esempio nel caso dei congedi parentali. Ci aspettiamo che, prima di rispondere alla Ue, il governo consulti le organizzazioni sindacali per evitare decisioni unilaterali che non aiuterebbero le donne". Secondo la sindacalista, "l'aumento dell'eta' pensionabile delle donne, oltre a non risolvere i problemi delle lavoratrici, non e' una questione prioritaria. Non c'e' ragione per accelerare l'adeguamento se non quella di essere solerti nei confronti dell'Europa, anche perche' come dimostrano i recenti dati Inps sulle pensioni di anzianita' l'uscita dal lavoro avviene gia' piu' tardi rispetto alle scadenze di legge e spesso sono proprio le donne a scegliere di rimanere qualche anno in piu' al lavoro. Questo accade perche' la maternita' le allontana dal lavoro e le induce ad avvalersi di orari ridotti, come il part time, che si traducono in contributi previdenziali minori e pensioni piu' basse. Per aiutare le donne occorre agire a monte dei problemi legati a scarse politiche di sostegno alla famiglia, difficolta' ad entrare e permanere nel mercato del lavoro, a salari inferiori a quelli degli uomini. Su queste problematiche si dovrebbe piuttosto intervenire per sanare le discriminazioni nei confronti delle donne lasciandole libere di scegliere se andare in pensione piu' tardi o meno, anche introducendo, come l'Ugl chiede, un bonus in termini previdenziali per i periodi di maternita' durante l'eta' lavorativa, e riconoscendo il valore altamente sociale della maternita', come peraltro indicato in passato dall'Europa, facendola gravare sulla fiscalita' generale. Si tratterebbe di interventi piu' importanti". Aumentare l'eta' pensionabile in assenza di una rete di servizi e di politiche anche fiscali a sostegno della famiglia", conclude Polverini, "significa solo penalizzare ulteriormente le donne". AGI - Roma, 25 giu. -