RITA BERNARDINI PROMUOVE FERRAGOSTO IN CARCERE PER IL GRAVE PROBLEMA DEL SOVRAFFOLLAMENTO
Ferragosto in carcere 2009, oggi prime visite in penitenziari romani
Di seguito il calendario delle visite che gli esponenti dei radicali e del Pd compiranno nelle carceri romane nell'ambito dell'iniziativa "Ferragosto in carcere 2009". A Regina Coeli, oggi, Rita Bernardini, deputata radicale nel Pd, insieme all'onorevole Marianna Madia (Pd), ad Antonella Casu, segretaria di Radicali-Italiani, Sergio Stanzani, presidente del Partito radicale nonviolento ed Eugenio Sarno, rappresentante lavoratori carceri Uil, inizieranno la visita nel piu' antico carcere romano alle ore 9.15. Al termine della visita, alle ore 12 circa, la delegazione incontrera' la stampa all'esterno del penitenziario. Sempre oggi, a Rebibbia, Matteo Mecacci,. Deputato radicale del Pd, accompagnato da Sergio Rovasio, segretario dell'associazione radicale Certi Diritti, e Michele De Lucia, tesoriere di Radicali Italiani, inizieranno la visita nel carcere romano sulla Tiburtina alle ore 10. Al termine della visita, alle ore 17 circa, la delegazione incontrera' la stampa all'esterno dell'ingresso principale dell'istituto. Appuntamento sempre per oggi anche nel carcere minorile di Casal del Marmo per Rita Bernardini, Marianna Madia Antonella Casu, insieme ai militanti radicali Luca Nicotra e Francesco Spadaccia che inizieranno la visita dell'istituto penitenziario minorile di via G. Barellai, 140 alle ore 15. 14 AGO, Velino .
CAMERE PENALI, PUNTARE DI PIU' SU PENE ALTERNATIVE
La politica punti maggiormente sulle pene alternative al carcere e, nel contempo, la magistratura di sorveglianza sia ''coraggiosa'' nel concedere i benefici penitenziari. La sollecitazione e' di Simone Zancani, membro della giunta nazionale dell'Unione camere penali. ''Il carcere e' l'emblema del sistema della giustizia italiana, ed e' opportuno che ci sia una presa di coscienza della politica sulla realta'. Ed e' un buon segno che anche la politica abbia iniziato a dibattere seriamente di aumento delle pene alternative, tema sul quale i penalisti insistono da tempo'', afferma Zancani in una nota . L'esponente dell'Ucpi esorta inoltre la magistratura di sorveglianza ''ad essere coraggiosa, a non temere i pochi casi di recidiva penalizzando i piu'. I giudici tornino ad essere garanti dei diritti delle persone e non solo garanti della sicurezza sociale. Allo stesso tempo, la stampa non monti uno scandalo ad ogni episodio di recidiva, evitando di pubblicare il nome del magistrato che ha concesso il beneficio''. Quanto al presunto fallimento dell'indulto varato nel 2006, Zancani sostiene invece i ''primi dati mostrano una recidiva assai contenuta'' nonostante la mancata previsione di veri programmi di reinserimento visto che ''i detenuti sono stati liberati senza un centesimo in tasca e senza sapere dove andare''. ''Un nuovo provvedimento clemenziale che offrisse qualcosa in tal senso - conclude Zancani - darebbe dei risultati in punto di recidiva ancora migliori''. ANSA, 14-AGO-09