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LELLA GOLFO, AL SENATO PROPOSTA DI LEGGE PER 1/3 DI DONNE NEI CDA DELLE SOCIETA'

Il Senato “corre” a calendarizzare la proposta di legge per garantire 1/3 dei posti nei CDA delle società quotate alle donne


Lella Golfo e Giustina Mistrello Destro presentano le proposte di legge sulla parità di accesso agli organi di amministrazione delle società quotate
 
di Francesca Petrini 
 La conferenza stampa di presentazione della proposta di legge sulla parità di accesso agli organi di amministrazione delle società quotate (atto Camera n. 2426 – XVI Legislatura) si apre con l’intervento della stessa proponente, l’on. Lella Golfo, la quale ricorda il valore della donna e fa riferimento ad una serie di dati e di statistiche in cui, a livello comparato, si evidenzia la posizione italiana come fanalino di coda nella parità tra uomini e donne in posizioni elevate nell’amministrazione delle società quotate in borsa. Non a caso, l’on. Golfo accenna agli ultimi premi Nobel assegnati, di cui 5 su 13 sono stati riconosciuti a donne nei settori della medicina, dell’economia e della chimica. La stessa continua il tuo intervento sottolineando che ormai si è giunti ad un punto di non ritorno nella corsa al riconoscimento del “valore donna” in tutti gli ambiti della società, della politica e dell’economia e, perciò, si rivolge al Ministro delle pari opportunità, Maria Rosaria Carfagna, affinché anche lei si renda promotrice di un intervento in tal senso. L’on. Golfo, dopo aver citato anche l’interessante proposta di legge relativa alla costituzione di una authority per le pari opportunità, ricorda che sulla proposta di riservare alle donne una quota pari ad 1/3 degli appartenenti ai CDA delle aziende quotate, la stessa ha ricevuto pareri del tutto favorevoli da parte delle società consultate, circa 270. L’on. Golfo conclude poi il suo intervento augurandosi la costituzione di un comitato di promozione della proposta di legge, che sia sinonimo dell’impegno dello stesso PdL a favore di tale causa, e dà appuntamento per il 27 ottobre p.v. affinché questo venga insediato e si cominci a discutere di ciò con le società quotate.
 
La conferenza continua con l’intervento dell’on. Anna Cinzia Bonfrisco, la quale anzitutto elogia l’impegno della collega Golfo sul tema delle pari opportunità e ricorda il suo importante aiuto che, in qualità di Presidente, apporta all’attività della Fondazione Bellisario (http://www.fondazionebellisario.org/new/index.html). La Bonfrisco ricorda come, sebbene quello sulle pari opportunità appaia un dibattito ormai stanco perché in piedi da anni, in realtà ancora manchi un concreto legame tra quella che si definisce Costituzione formale e materiale di un paese. L’on. Bonfrisco sottolinea così una lacuna dell’ordinamento che, sostanzialmente, ancora manca di riconoscere un’adeguata cittadinanza al tema dell’uguaglianza fra generi in tutti gli ambiti del vivere sociale. Ricorda così la famosa sentenza Kalanke che, nel lontano 1995, cassò lo strumento delle quote rosa in nome di una presunta uguaglianza fra i generi già concretizzatasi nel mondo del lavoro. Con riferimento specifico alla proposta di legge sulla parità di accesso tra uomini e donne nei CDA delle società quotate, l’on. Bonfrisco accoglie con favore tale iniziativa e la ritiene utile alla soluzione di quella che, stando ai dati statistici riportati, definisce come questione di etica finanziaria. Parla così di un’esigenza di recupero del rapporto tra capitale finanziario e capitale lavoro, dove ruolo primario deve riconoscersi all’obiettivo di realizzazione della Costituzione materiale: solo in questo modo, secondo la Bonfrisco, sarà possibile superare formalismi distanti dalla concreta situazione del paese, così come fece la stessa Bellisario quando “sfondò il tetto di cristallo” della Olivetti Corporation of America. Prima di concludere il suo intervento, l’on. Bonfrisco parla apertamente di una volontà del Senato di “correre” nella calendarizzazione in Commissione finanza e tesoro delle proposte di legge Golfo e Golfo e Mistrella: in particolare, assicura la Bonfrisco, il Presidente Baldassari della VI Commissione permanente del Senato si impegna a calendarizzare la proposta dell’on. Golfo relativa alla quota di 1/3 dei posti nei CDA delle società quotate a favore delle donne, non appena i lavori della Commissione bilancio saranno terminati.
 
L’on. Margherita Boniver interviene poi durante la conferenza, rimarcando il favore con cui guarda ad iniziative come quella della proposta di legge Golfo, ma anche a quella della senatrice Bonfrisco per l’istituzione di un’autorità garante delle pari opportunità.
 
La conferenza si conclude con un intervento da parte della stessa Giustina Mistrello Destro, promotrice di una delle proposte di legge sulla parità di accesso agli organi di amministrazione delle società quotate, la quale definisce tale eventuale novità normativa come “dito nella piaga” e le riconosce il merito di poter costituire una vera e propria chiave di volta nella lettura della questione di parità attraverso le quote nel settore finanziario. Ribadisce poi un concetto antico, come quello della necessità di riequilibrio delle posizioni laddove si registri una situazione di sostanziale disparità e, a tale riguardo, ricorda quanto stabilito dal disposto dell’art. 3 Cost., al secondo coma, relativamente al dovere statale di rimozione di tutti gli ostacoli che “impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. In conclusione, dice la Mistrello, si deve passare “dalle parole ai fatti”, proseguendo sulla scia di quella strada maestra già tracciata dall’art. 3 Cost., ma ancora di più segnata dall’importante modifica dell’art. 51 Cost. che, approvata su iniziativa dell’allora Ministro per le pari opportunità Stefania Prestigiacomo durante lo scorso Governo Berlusconi, aggiunge al comma primo della summenzionata norma costituzionale l’importante principio per cui “[…] la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini”.
 
Conclude la conferenza l’on. Golfo Bonfrisco ricordando l’appuntamento di mercoledì 21 ottobre alle ore 14.30 allorché, nella Sala Mappamondo di Palazzo Montecitorio, il Presidente della Camera Gianfranco Fini conferirà un premio internazionale alla Regina Rania di Giordania. 
 INFO: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=16604
 
 

  NEL 2006:

Proposta di legge: authority per la parità d'accesso ai massimi livelli degli Enti Pubblici

Una proposta di legge per l'istituzione di una authority per la parità delle donne e degli uomini nell'accesso ai massimi livelli degli Enti Pubblici, promossa dalla Fondazione Marisa Bellisario.

Un'Authority garante della parità ai massimi livelli degli Enti Pubblici. È il progetto di legge della Fondazione Marisa Bellisario, fatto proprio da parlamentari di tutti gli schieramenti politici e illustrato in una conferenza stampa a Montecitorio.
"Un progetto che nasce da un'intuizione avuta alla vigilia della VI edizione del convegno su Donna, Economia & Potere tenuto in ottobre a Treviso" ha raccontato la presidente della Fondazione, Lella Golfo. "Viviamo in un Paese che ha un debito con le donne e questo è lo strumento che potrebbe fare giustizia. Credo che il gruppo di parlamentari presenti oggi, proprio per la loro assoluta trasversalità, sia il più adeguato a sostenere la nostra proposta".
Il dato di partenza è che nella Pubblica Amministrazione le donne sono la grande maggioranza alla base della piramide, il 53%, mentre al vertice si riducono all'11,9%. Mentre gli uomini, che alla base sono la minoranza, diventano schiacciante maggioranza ai vertici.
Da qui l'idea di un organismo indipendente, che vigili sul rispetto delle pari opportunità nella nomina dei dirigenti, possa raccogliere segnalazioni o reclami e abbia il potere di chiedere motivazioni sulle scelte operate in tutti i comparti della Pubblica Amministrazione e di annullare nomine compiute in assenza di criteri trasparenti.
La proposta di legge riguarda anche le aziende a partecipazione statale e quindi potrebbe influire almeno sul piano culturale anche sul funzionamento delle aziende private. "Se l'intervento dell'Authority darà luogo a casi esemplari, sono sicura che si verificherà un vero e proprio effetto domino e il privato seguirà" ha auspicato la sen. Elena Marinucci, una delle presentatrici, mentre la sua collega Dorina Bianchi ha ricordato che "avere più donne nei ruoli apicali significa anche inaugurare una politica che vada verso le donne".

http://www.fondazionebellisario.org/AUTORITYDEF.pdf

 

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