Linee guida
Almeno 4 motivazioni spingono ad analizzare la fase storica che il Giappone sta attraversando. Innanzitutto, è ancora la terza economia al mondo e un paese interamente asiatico, nonostante la sua affiliazione prima al G5 e poi al G7. Rientra dunque perfettamente nel recinto di analisi di Osservatorio Asia, le cui riflessioni sull’Asia sono raccolte nell’e-book appena realizzato (http://www.osservatorioasia.com/it/attivitait/i-libri-di-osservatorio-asia/344-quaderni-dalla-cina-e-non-solo).
In secondo luogo, l’Abenomics - cioè la politica economica del Primo Ministro Shinzō Abe - rappresenta probabilmente l’esperimento più innovativo e audace dell’Asia Orientale, una risposta coraggiosa alla deflazione consolidata. Le sue tre frecce - la politica monetaria, lo stimolo fiscale, le riforme strutturali - saranno valutate per stabilirne la praticabilità e l’efficacia sul paese.
Inoltre, il modello giapponese può offrire all’Europa una soluzione alla difficoltà di “convivere senza crescita”. Lungi dall’inseguire tassi oggi impossibili, il gigante asiatico offre l’esperienza di una gestione permanente della crisi, fino a diluirne gli effetti contabili in un contesto socialmente più ampio e favorevole.
Il Giappone presenta infine numerose similitudini con l’Italia, dall’alto debito pubblico all’invecchiamento della popolazione, dalla specializzazione produttiva alla vocazione esportativa. Pur nelle differenze strutturali, le sue soluzioni potrebbero almeno costituire un’esperienza da valutare e utilizzare.
È opportuno dunque che il Giappone torni alla ribalta dell’analisi, come nelle corde di un think tank specializzato. Osservatorio Asia è ancora testimone di eventi importanti; comprenderne gli esiti è di interesse delle imprese italiane, degli operatori, della stampa, delle istituzioni. Come sempre, le ripercussioni saranno conseguenziali, perché studiare i fenomeni economici è propedeutico alle forme più redditizie di relazioni.
|