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IL CODICE ROSSO CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE E’ LEGGE. DALLO STALKING AI MALTRATTAMENTI, DALLE SPOSE BAMBINE AL REVENGE PORN, PUNIZIONI SERVERE E CERTE PER I CRIMINALI

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Approvata in Senato con 197 sì e 47 astenuti - tra i quali membri di Leu e Pd - la legge detta del "Codice rosso" - finalizzata all’istituzione di una corsia preferenziale per accelerare le indagini - che paragona l'urgenza di intervento in caso di violenza contro le donne a quella dei feriti gravi che si presentano al pronto soccorso. Infatti la importante innovazione della normativa è nell'obbligo del magistrato di ascolare la persona che presenta denuncia entro tre giorni da tale formalizzazione. Inoltre diviene cogente mettere in atto azioni di tutela della vittima come il controllo dei movimenti dell’aggressore attraverso i braccialetti elettronici, e la velocizzazione delle cause in tribunale.

Di seguito riportiamo i punti principali previsti dalla legge:

Stalking: è previsto un aumento della carcerazione che da 6 mesi-5 anni passa al minimo di un anno fino a 6 anni e 6 mesi;

Violenza Sessuale: le pene salgono a 6-12 anni invece che 5 -10 anni. La violenza si aggrava quando sono coinvolti minori di 14 anni a cui è stato promesso o dato denaro o regali;

Deturpazione e sfregi: Questo articolo è inserito per la prima volta nel codice penale ed in caso di aggressione a una persona - con lesioni permanenti al viso fino a deformarne l'aspetto - il responsabile è punito con la reclusione da otto a quattordici anni, o l’ergastolo in caso di morte della vittima;

Maltrattamenti in famiglia: per questi reati la reclusione prevista è di 3-7 anni al posto degli attuali 2-6. Se l’illecito avviene davanti a un minore, o a suo danno, la pena è aumentata della metà; altrettanto se l’azione violenta è contro una donna in gravidanza, un disabile, oppure compiuta a mano armata;

Matrimoni di bambini o di persone non consenzienti: chiunque induca con violenza o minacce qualcuno a sposarsi, o approfittando di un'inferiorità psico-fisica o per precetti religiosi, va incontro ad una pena da uno a cinque anni, che sale a 2-6 anni se coinvolge un minorenne; inoltre la pena si aggrava della metà se la vittima non ha compiuto 14 anni al momento del fatto;

Revenge Porn: rischia da uno a sei anni di carcere e una multa da 5.000 a 15.000 euro chiunque invii, consegni, ceda, pubblichi o diffonda foto o video di contenuto sessualmente esplicito di una persona senza il suo consenso. La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o acquisito le immagini, le invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso dell'interessato per danneggiarlo. La pena aumenta se l'autore del revenge porn è il coniuge (anche separato o divorziato), un ex, o se i fatti sono avvenuti con strumenti informatici.

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