SVIZZERA, UNA CAMPAGNA PER PIU' DONNE IN PARLAMENTO
BERNA - Più donne in parlamento: è quanto auspicano le grandi associazioni femminili svizzere e la Commissione federale per le questioni femminili (CFQF), che hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione in vista delle prossime elezioni federali.
A 40 anni dall'introduzione del diritto di voto, gli uomini nel consiglio nazionale sono oltre il doppio delle donne (70% contro 30%) mentre nel Consiglio degli Stati sono circa il quadruplo (80% contro 20%). Inoltre, la quota di donne che si candita quest'anno è scesa rispetto a 4 anni fa.
Per sensibilizzare l'elettorato, saranno in particolare distribuite su larga scala cartoline dove si invita ad eleggere candidate donne, è stato precisato oggi a Berna in una conferenza stampa. Inoltre è stato allestito un sito web (www.frauenbauenzukunft.ch le donne per il futuro). Oltre la metà delle parlamentari attualmente in carica ha accettato di diventare testimonial del progetto e di spiegare perché è importante che nella politica donne e uomini abbiano pari voce in capitolo.
Inoltre, un anno fa, le associazioni femminili avevano chiesto ai partiti nazionali e cantonali quali misure intendessero adottare per raggiungere l'obiettivo di una rappresentanza equilibrata tra i generi alle elezioni federali dell'autunno 2011. Partendo dalle loro risposte, la politologa Regula Stämpfli ha svolto un'analisi intitolata "Le donne svizzere nella politica" in cui mostra come solo i partiti che adottano misure coerenti per promuovere la parità ottengono buoni risultati sotto questo profilo.
La politologa critica tra l'altro i media che invece delle idee preferiscono talvolta giudicare l'immagine (fisica) di una politica o di un politico. Ad accentuare il problema vi è la sottorappresentanza più volte accertata delle donne nei media e la tendenza di questi ultimi a sottolineare gli stereotipi di genere anziché contribuire a eliminarli, conclude Stämpfli.