SPOSE BAMBINE, QUANDO IL MATRIMONIO FA RIMA CON MORTE
Sono milioni le spose bambine che ogni anno sono costrette al matrimonio e che poi partoriscono. Questo, però, nei Paesi in via di sviluppo può portare alla morte
Il fenomeno delle spose bambine è un tema che, purtroppo, non smette mai di essere attuale.
Nei Paesi in via di sviluppo- Cina esclusa- sono ben 70 milioni le ragazze che vanno incontro alla vita coniugale prima di compiere la maggiore età: una donna su tre tra i venti e i ventiquattro anni, infatti, si è sposata quando non ne aveva ancora compiuti diciotto.
Sono tantissime le famiglie che vendono (nel vero senso della parola) le loro figlie perché, in quanto femmine, sono ritenute meno produttive per l'economia familiare. Ma questo non è giusto. Essere mogli sottomesse e subire violenze non è giusto a nessuna età, figuriamoci a sette, dieci o quindici anni. Le bambine che vengono strappate così presto al nucleo familiare e alla loro cerchia di amici avranno, inoltre, conseguenze pesantemente negative per quanto riguarda la sfera affettiva, sociale e culturale.
Una problematica che, in quei posti, sembra essere del tutto normale, all'ordine del giorno. Non si rendono conto che la triste tradizione- se così può essere chiamata- del matrimonio precoce, altro non è se non una violazione dei diritti umani. E così, in posti come l'Africa subsahariana e l'Asia meridionale, il 46% delle donne si sposa in tenera età, nell'età in cui di solito si dovrebbe giocare con i bambolotti e non prendersi cura di un bambino vero. Già, perché in questi Paesi- gli stessi in cui il tasso di mortalità infantile e di malnutrizione è sempre più alto- al matrimonio precoce segue il più delle volte, oltre all'ovvio abbandono degli studi, un altrettanto precoce gravidanza rischiosa per la neo-mamma e per il nascituro. Sono 7,3 milioni le spose bambine che ogni anno mettono al mondo un figlio, di cui due milioni sotto i quindici anni. Ma il corpo di una bambina ovviamente non è pronto per uno sforzo simile, e così i neonati che nascono da una minorenne hanno il 60% di probabilità in più di morire poco dopo la loro nascita, rispetto ai bambini che nascono da una ragazza che ha superato i diciannove anni. E le stesse bambine che si ritrovano improvvisamente a fare le mamme, quelle a cui i diritti umani vengono brutalmente negati, rischiano di morire per abusi sessuali o, appunto, per tentare di portare avanti una gravidanza o per fare un parto a cui non sono ancora pronte.
L'Unicef si batte da tempo per far fronte a questa terribile situazione, per la sensibilizzazione della comunità sui diritti delle bambine e delle ragazze, nella speranza di migliorare le leggi politiche e i servizi sociali dei Paesi in via di sviluppo. E, nonostante in cinque Paesi questa pratica continua a essere molto diffusa, l'Unicef è riuscita a ottenere un decremento piuttosto ingente del fenomeno.
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