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8 MARZO NOTIZIE E INIZIATIVE CULTURALI E POLITICHE

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LIBRI: DONNE LEGGONO TRIPLO DEGLI UOMINI E COMPRANO DI PIU' DIVARIO DI 18 PUNTI NEL 2011, INDAGINE AIE

(di Mauretta Capuano).

Leggono di piu', comprano sempre piu' libri e aumentano i loro ruoli direttivi nell' editoria, in particolare in quella piccola ricoprono il 49% delle funzioni dirigenziali. Il mondo del libro e' al femminile. Le donne oggi leggono tre volte piu' degli uomini: nel 1988 il divario era di 6 punti, nel 2011 di 18. Cosi' nel 2011 leggeva il 51,6% delle donne contro il 38,5% degli uomini mentre nel 1988 era il 39,3% delle donne a leggere rispetto al 33,7% dell' altro sesso.
Questo secondo un' indagine dell' Ufficio Studi dell'Associazione Italiana Editori su dati Istat, Nielsen, Fondazione Mondadori, FormEdi e Catalogo degli Editori.
Da sottolineare che anche le ragazze leggono piu' dei ragazzi con un divario ancora piu' forte. Tra i 18-19enni la distanza e' di 19 punti percentuali: legge il 63,8% delle ragazze contro il 44,5% dei ragazzi. Nella fascia 15-17 anni il distacco arriva a quasi 29 punti percentuali: legge il 73,2% delle ragazze rispetto al 44,5% dei ragazzi.
Anche rispetto agli acquisti le femmine superano gli uomini: il 54% di chi acquista libri in Italia e' donna e compra il 57% dei volumi. Inoltre, le donne invadono il mondo editoriale, non solo nelle attivita' redazionali e di segreteria, ma anche nei ruoli direttivi dove e' in crescita la presenza femminile. Se nel 1991 le donne coprivano il 27% degli incarichi, vent' anni dopo sono il 40,2%. E la loro presenza aumenta in tutte le attivita': da quella tradizionale dell' ufficio stampa, cresciuta dal 1991 a oggi del 21,5%, a quella di direttore editoriale che ha registrato un +47,3% tra il 1991 e il 2011. E' raddoppiata dal 1991 a oggi anche la presenza femminile in ruoli di presidenza, amministratore delegato e direttore generale (+98%). '' Questa fotografia 2012 (su dati 2011) conferma e accentua le tendenze che avevamo visto nel 2009'' spiega il responsabile dell' Ufficio studi AIE Gianni Peresson, che ha curato l' indagine con Elisa Molinari.

Il fenomeno al femminile e' ancor piu' evidente nella piccola editoria: la presenza di donne e' gia' oggi superiore di nove punti rispetto alla media del settore:49% rispetto al 40%. In tre anni e' cresciuta di tre punti percentuali. I nuovi '' ingressi'' sono stabilmente e per oltre il 60% (64% per la precisione) femminili. Le donne sono anche piu' attente all' aggiornamento professionale: oltre 12 punti le separano dai colleghi maschi che frequentano i corsi. E le libraie dominano: sono il 71,8%.
La ragione di questa forte presenza femminile, secondo Peresson e' dovuta al fatto che: '' in alcune attivita' - dall' ufficio stampa a quelle editoriali, fino alla gestione della libreria - incidono la maggior abilita' e le competenze nel gestire le relazioni e nell' organizzare il lavoro. Senza dimenticare una miglior cultura di base - hanno letto di piu' rispetto ai loro coetanei maschi lungo tutta la carriera di studio, qualcosa significhera'! - e una maggior curiosita' e flessibilita'. Si tratta di paradigmi concettuali oggi ancor piu' importanti di fronte ai cambiamenti che le nuove tecnologie pongono davanti alle imprese editoriali''. (ANSA 07-MAR-12)

PUGLIA: LA CISL PRESENTA IL LIBRO SULLA SICUREZZA DELLE DONNE NELLA REGIONE - Domani, in occasione dell' 8 marzo, il Coordinamento Donne della Cisl regionale presenta la pubblicazione del libro ‘Donne: salute e sicurezza sul lavoro in Puglia‘, testo elaborato dalla ricerca sulla ‘percezione del rischio sul lavoro da parte delle lavoratrici' illustrata lo scorso 28 marzo 2011.
All' iniziativa sono previsti gli interventi della Consigliera Regionale di Parità, Serena Molendini, della Responsabile del Coordinamento Donne della Cisl, Anna Masiello e del Segretario regionale della Cisl di Puglia, Franco Surano. Aprirà i lavori Maddalena Gissi, Segretario regionale della Cisl. Durante i lavori, che avranno inizio alle 10:00 circa presso la sala Mazzi della Cisl di Puglia in via G Petroni 15/f, saranno evidenziati alcuni risultati della ricerca a partire dal dato che vede il 28,4% degli infortuni sul lavoro riguardare le lavoratrici. Secondo lo studio realizzato dalla Cisl sulla percezione femminile del rischio sul lavoro, emerge che il numero delle donne espulse dal mondo del lavoro dopo un infortunio rispetto agli uomini è maggiore rispetto alla media, mentre altri elementi indicano la differenza di genere come un problema negli ambiti lavorativi pugliesi: infatti il 48% delle intervistate dichiara la propria consapevolezza che essere donna comporta maggiori rischi per la perdita del lavoro. "Tra le pagine del libro - sottolinea Masiello - emerge forte il clima preoccupante che per il 47% delle lavoratrici nelle aziende in presenza di gravidanza è di insofferenza e indifferenza per lo stato fisico. E' in questo terreno di subcultura che le donne - e le famiglie - decidono di abbandonare il lavoro a valle della nascita dei figli". Lo rende noto la Cisl Puglia. (AGENPARL Bari, 07 mar 12).


8 MARZO: NOI X LE DONNE, DOMANI ORE 14, 30 SCREENING GRATUITI A LARGO GOLDONI
In occasione della Giornata della Donna, domani alle 14,30 i volontari di Noi x Roma, insieme a personale specializzato, saranno a Largo Goldoni (via del Corso) con un loro gazebo per effettuare screening gratuiti dedicati alla salute femminile e alla prevenzione dell' osteoporosi. (AGENPARL Roma, 07 mar 12)


 8 MARZO: TASSONE (UDC) , ADERISCE A CAMPAGNA "QUOTIDIANO DELLA CALABRIA"
- "Aderisco convintamente all' appello del direttore del Quotidiano della Calabria, Matteo Cosenza, perché il prossimo 8 marzo sia la festa delle donne che hanno sfidato la ' ndrangheta e hanno detto basta alle cosche, spezzando quel vincolo di solidarietà familiare che è punto di forza dell' organizzazione criminale calabrese". Così, in una nota, il vice segretario dell' Udc, Mario Tassone, intervenuto ieri in Aula per elogiare l' iniziativa sulle donne coraggio contro la ‘ndrangheta. "Cetta Cacciola, Lea Garofalo e Giuseppina Pesce sono un riferimento importante per il Paese, tre donne forti ed emblema della Calabria che lotta contro la criminalità organizzata ed intende riaffermare i valori della legalità". (AGENPARL Catanzaro, 07 mar 12).


SIENA: CONFCOOPERATIVE, OTTIMI RISULTATI PER LA COOPERAZIONE ‘IN ROSA'
Il lato rosa della cooperazione è sempre foriero di ottimi risultati. Nonostante la pesantezza della crisi economica ancora in atto, la cooperazione al femminile fornisce ancora flessibilità ed elasticità per le donne che riescono a coniugare l' impegno tra le mura domestiche con ottimi risultati sul fronte lavorativo. In vista della festività dell' 8 marzo, è questo il messaggio che lancia Confcooperative Siena, storicamente al fianco delle donne che sempre più spesso hanno dato vita a realtà virtuose nel mondo della cooperazione. «Confcooperative nazionale, da alcuni anni ha dato vita alla Commissione Nazionale Dirigenti cooperatrici che opera attraverso le Commissioni regionali - sottolinea Cinzia Collodi, segretaria di Confcooperative Siena -. Le dirigenti delle Commissioni provinciali di Siena sono membri dei Cif, Comitati Imprenditoria Femminile, istituiti presso le Camere di Commercio.
Al momento, a livello nazionale, regionale e provinciale, stiamo lavorando sul progetto Fil, il Filo Famiglia-Impresa-L avoro, il cui obiettivo è sviluppare un sistema virtuoso supportato da Confocooperative, per offrire risposte a soci e socie che favoriscano la conciliazione del lavoro con la vita familiare, in particolare mirate alla completezza del lavoratore-donna, nel rispetto degli obiettivi d' impresa». La Commissione Dirigenti cooperatrici Toscana è nata l' 8 marzo 2008 ed opera a livello provinciale tramite la rete degli sportelli Pari(Politiche attive Azioni di sostegno all' imprenditoria.
Risorse per lo sviluppo Informazione sulle opportunità di finanziamento), di cui Cinzia Collodi ne è proprio la referente su Siena. «Il mondo cooperativo - conferma il presidente di Confcooperative Siena, Mario Marchi - si tinge sempre più di rosa. Stiamo assistendo ad una crescita in termini di numeri e di servizi erogati che fanno della nostra provincia un territorio all' avanguardia.
Donna e cooperativa è un binomio che si sta confermando dinamico e innovativo tanto da permettere crescita occupazionale, condivisione di responsabilità ed integrazione».
Delle 128 associate a Confcooperative Siena, ben 30 sono a prevalenza femminile, 2500 circa le socie su un totale che si aggira introno alle 5000 unità. Nelle 30 cooperative rosa, su 950 soci circa, oltre 700 sono donne, di cui circa un settimo extracomunitarie. Realtà virtuose - Una componente femminile che spesso rappresenta il motore propulsivo della cooperazione, dato che riesce a tenere e a dare risposte efficaci anche di fronte al perdurare della crisi economica in atto. «Attraverso Confcooperative siamo venute a contatto e ci siamo confrontate anche con realtà e ditte molto diverse dalla nostra - dice Ippolita Lorusso presidente della Cooperativa Elicona e consigliere di presidenza di Confcooperative Siena -. La ‘cooperazione tra cooperative' è sicuramente un ottimo viatico per creare interscambiabilità e reciproche collaborazioni, un fattore che risulta determinante non solo per la gestione interna ma anche per quella esterna e con il confronto costante con altre e diverse realtà. Un percorso, questo, che può solo definirsi come virtuoso».
«La cooperazione al femminile risulta molto utile non solo per l' elasticità e la flessibilità che dimostrano le nostre socie, ma anche per la facilità con cui si favorisce l' inserimento nel tessuto sociale delle donne extracomunitarie - aggiunge Giuseppina Lonzi, vicepresidente della cooperativa Clean Sistem ed anche lei nel consiglio di presidenza di ConfCooperative Siena -. C'è condivisione e proprio per questo vedo che le nostre donne straniere riescono, attraverso la cooperazione, a conoscere meglio comportamenti e regole cui attenersi nel posto di lavoro. Tutti fattori che ci rendono coinvolte in un progetto condiviso per cercare anche nuove opportunità e nuovi committenti».
Cooperative grandi e piccole che, specialmente nel settore pedagogico-educativo si basano molto su figure femminili. «Le caratteristiche strutturali delle donne, la loro maggiore capacità creativa, le rende indispensabili per il settore dei servizi offerti soprattutto all' infanzia - sottolineaSerena Favilli, presidente di Camaleonde -. La cooperazione è un' ottima risposta all' attuale crisi economi ca. Se una cooperativa è ben strutturata permette una gestione più elastica e flessibile nella gestione del lavoro, sia verso l' interno che verso l' esterno. Un fattore indispensabile soprattutto per le madri e per tutte quelle donne che si dividono tra mondo lavorativo e quotidianità domestica». (AGENPARL Siena, 07 mar 12)


8 MARZO: STUDIO, DONNE BRASILIANE LE PIU' FELICI DEL MONDO - RIO DE JANEIRO - La brasiliana, tra le donne
di 158 differenti Paesi, e' la piu' felice. Lo rivela una ricerca coordinata dalla Fondazione Getulio Vargas (FGV). In base allo studio, le connazionali della presidente Dilma Rousseff hanno ottenuto il punteggio piu' alto (in una scala da 0 a 10) riguardo alle aspettative di felicita' per i prossimi cinque anni. Le brasiliane hanno raggiunto quota 8,98, contro l' 8,51 delle danesi, seconde classificate. Secondo i dati raccolti dalla FGV, le donne meno felici sono quelle dello Zimbabwe (punteggio 4,04). Nel mondo, il livello medio di felicita' e' invece pari a 6,74 per le donne e 6,69 per gli uomini. Le donne single risultano piu' felici (7,28) delle sposate (6,68), ma le separate e divorziate dichiarano un livello di felicita' ancora minore, (6,57 e 6,46 rispettivamente). (ANSA 07-MAR-12)


8 marzo: Basilicata, domani commissione Parita' in visita da Napolitano
La presidente della commissione regionale Pari opportunita' della Basilicata, Antonietta
Botta, con le rappresentanti legali degli altri organismi regionali di rappresentanza femminile, partecipera', invitata dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla celebrazione della Giornata internazionale della Donna, in programma nel Palazzo del Quirinale alle 11,30. Il consiglio regionale della Basilicata riferisce inoltre che Botta esprime soddisfazione per la sensibilita' dimostrata dal capo dello stato, e si augura che la manifestazione non venga vissuta soltanto come un' occasione per rendere omaggio all' universo femminile, ma come un momento di sano confronto.
'' E' vero - sottolinea Botta - se volgiamo lo sguardo al passato ci rendiamo conto che le donne hanno conquistato diritti e nuovi spazi, ma tanto ancora vi e' da fare. Il percorso verso la parita' sostanziale e' ancora lungo e impervio''. (ASCA Potenza, 7 mar 12).


RAI: SLC CGIL, FORNERO INCONTRI PRECARIE
Il ministro del lavoro Elsa Fornero '' incontri le precarie della Rai per rendersi conto dei problemi ed onorare l' 8 marzo. E il dg Lei sia piu' prudente''. E' il consiglio di Emilio Miceli,segretario generale slc cgil, che torna in toni critici sul convegno su donne e Rai organizzato questa mattina a Viale Mazzini. E sottolinea: '' Abbiamo, piu' che la sensazione la certezza, che il management Rai sia in preda ad uno stato confusionale''.
In vista dell' 8 marzo, denuncia il sindacalista, '' festeggiato alcuni giorni or sono dalla notizia dell' esclusione dalla tutela per maternita' delle lavoratrici precarie della Rai, il DG ha pensato bene di riunire il Comitato Paritetico, dimenticandosi totalmente della componente sindacale, per celebrare l' 8 marzo alla presenza della Ministra del lavoro. E la Ministra, Dott.ssa Fornero, non ha provato alcun imbarazzo a trovarsi in una riunione semiclandestina. E' un segnale preoccupante- prosegue Miceli - perche', in assenza dei rappresentanti della vera parte lesa, il governo sembrerebbe avallare il comportamento della Rai''. Se a questo, sottolinea, '' si aggiunge un lavorio del management per giungere ad un accordo separato sul contratto, la cui trattativa dovrebbe teoricamente essere in corso, si capisce come la Dott.ssa lei intenda spingersi fin dove nemmeno i suoi predecessori si sono mai avventurati''. (ANSA 07-MAR-12 )


8 MARZO: ONG CESVI CON LE DONNE AFGHANE PER L' EMANCIPAZIONE
Che cosa vuol dire essere donna in un Paese come l' Afghanistan? Se lo chiede la ong Cesvi in occasione della giornata internazionale della donna. "Nella maggior parte dei casi le donne afghane vivono una situazione di marginalita' sociale, economica e culturale", racconta Alessandra Tomirotti, responsabile di Cesvi in Afghanistan, "il livello di tale deprivazione dipende in larga misura dall' appartenenza etnica, dalla professione religiosa e dall' area geografica in cui vivono. Le citta', come sempre, rappresentano un' oasi privilegiata dove le opportunita' e i servizi favoriscono le condizioni per una maggiore
emancipazione femminile". Ma se ci si sposta nei villaggi, conclude la cooperante, "la situazione cambia drasticamente: attraversandoli non si incrocia alcuna donna per strada. Le donne afghane purtroppo non sono libere: da bambine appartengono al padre e ai fratelli, da spose al marito e da vedove ai figli maschi".(AGIRoma, 7 mar. 12)


8 MARZO: UISP, LE PARI OPPORTUNITA' PASSANO ANCHE PER LO SPORT
Domani l' Uisp, Unione italiana sport per tutti, festeggia i diritti delle donne con iniziative di sport e cultura in tutta Italia. Un' occasione per ribadire l' importanza della pratica sportiva per tutti e tutte, in un percorso di affermazione delle pari opportunita'. "Nella nostra associazione", ha sottolineato Paola Lanzon, responsabile Coordinamento donne Uisp, "le politiche di genere, finalizzate a dare corpo al diritto delle donne a una vita ' alla pari' si concretizzano in varie forme: una politica di prezzi accessibili alle famiglie, che permetta alle donne di non rinunciare alla pratica sportiva per motivi economici; orari flessibili; contesti educativi per i giovani e le giovani che trasmettano una corretta cultura del rapporto tra uomini e donne, e una equilibrata cultura del corpo. Un corpo de-commercializzato". Ricco il programma degli eventi. Info su www.uisp.it (AGI Roma, 7 mar.12) -


8 MARZO: TRENITALIA, IN VIAGGIO IN DUE CON UN SOLO BIGLIETTO
Trenitalia e la Festa della donna: l' 8 marzo si viaggia in due con un solo biglietto, bastera' che uno dei due passeggeri sia donna. In compagnia di un' amica, un amico, un figlio, la promozione di Trenitalia consentira' quindi a tutte le donne, di qualsiasi eta', di viaggiare in due, spendendo la meta': al prezzo base intero di una sola persona. L' offerta e' valida sui treni dell' Alta Velocita' Frecciarossa e Frecciargento, in 1^ e in 2^ classe e nei livelli di servizio Business, Premium e Standard, e su tutti gli altri treni del trasporto nazionale, dai Frecciabianca agli Intercity, nelle tratte nazionali. La promozione, denominata "Festa della donna 2x1", segue di circa un mese l' analoga offerta "San Valentino 2x1", che ha visto oltre 10mila passeggeri muoversi in coppia, in treno, pagando un solo biglietto. L' 8 marzo sara' festeggiato anche nei FrecciaClub delle principali stazioni italiane, dove orchidee e mimose adorneranno gli spazi a disposizione dei viaggiatori e alle clienti sara' consegnato un esclusivo omaggio floreale. (AG Roma, 7 mar.12)

DONNE. 8 MARZO, DOMANI 365 PALLONCINI IN VOLO DAL CAMPIDOGLIO
A CONCLUSIONE RAPPRESENTAZIONE TEATRALE DI DISABILI.
L'8 marzo, una nuvola di palloncini rosa partira' dal Campidoglio per alzarsi nel cielo di Roma. Saranno 365, come i giorni dell' anno, per sottolineare che il mondo femminile deve essere ricordato, tutelato e valorizzato durante tutto l' anno e non solo in un giorno prefissato del calendario. Il lancio dei palloncini sara' l' evento conclusivo della rappresentazione teatrale "La Corte di giustizia degli ultimi", in cui donne e disabili metteranno in scena un vero e proprio processo all' egoismo sociale, responsabile dell' emarginazione sociale di cui spesso i disabili sono vittime.
Non e' un caso che la rappresentazione teatrale, dedicata al tema della disabilita', si svolga proprio l' 8 marzo: madri, sorelle, volontarie, le donne sono le madrine indiscusse delle fragilita'. Sempre in prima linea per accudire e prendersi cura di chi e' piu' debole, le donne sono le piu' attive nel mondo del volontariato, oltre che le piu' sollecite e sensibili nella sfera familiare. La manifestazione e' stata promossa dal Comitato per le quote bianche, del quale le associazioni Modavi e Valentina sono capofila. Il Comitato, che ha gia' raccolto il consenso di numerose altre associazioni (tra cui la Fish) nasce con l'obiettivo di garantire maggiori spazi di rappresentanza per le persone con disabilita'. Contro il diffuso atteggiamento "ghettizzante" che di fatto esclude milioni di persone dalle decisioni che riguardano la "cosa pubblica", il Comitato propone delle quote di rappresentanza obbligatoria, regolate in modo del tutto analogo rispetto alle "quote rosa".
Hanno collaborato alla realizzazione di questa iniziativa: il Coro Drammatico Renato Condoleo, l' Associazione Life Dance School, il Cesv, l' Orecchio di Dionisio, la Lega del Filo d' Oro. (DIRE Roma, 7 mar. 12)

DONNE: SVIMEZ, AL SUD LAVORA SOLO UNA GIOVANE SU QUATTRO
Al Sud nel 2010 lavora regolarmente meno di una giovane su quattro, con un tasso di occupazione fermo al 23,3%. In testa le sarde (38%), in coda le campane (17,9%). Le donne meridionali laureate, anziche' essere coinvolte in politiche di sviluppo, rischiano di restare a casa con bambini e anziani a causa del sistema di welfare che ostacola la conciliazione lavoro-famiglia. È quanto emerge, alla vigilia dell' 8 marzo, dal dossier Svimez "La condizione e il ruolo delle donne per lo sviluppo del Sud" di Luca Bianchi e Giuseppe Provenzano. Meno di una giovane su quattro e' regolarmente occupata: in coda le campane - Nel 2010 su una popolazione di donne di eta' 15-34 anni al Sud solo meno di una su quattro, pari al 23,3%, lavora regolarmente.

Emergono anche forti differenze regionali: le giovani sarde e abruzzesi registrano un tasso di occupazione d poco inferiore alla media nazionale (38%), rispettivamente del 36% e 35%. Mentre vanno decisamente peggio tutte le altre: 29% in Molise, 27% in Puglia, 24% in Basilicata. Agli ultimi posti le donne calabresi (21%), siciliane (20%), fino alle campane, fanalino di coda (17,9%).
Se quindi in Lombardia e' occupata regolarmente una donna su due (51%), in Molise e Puglia meno di una su tre, in Basilicata, Calabria e Sicilia meno di una su quattro, fino alla Campania: qui fra le under 34 lavora regolarmente una su cinque.
Situazione critica anche se si considerano le donne under 64: qui il tasso di occupazione e' del 30,5%, pari a meno di una su tre.
Un divario dal resto d' Europa di quasi trenta punti (la media europea nel 2010 e' 58,2%).
A livello regionale si conferma la stessa dinamica registrata per le giovani: in testa a-bruzzesi (44%) e sarde (41,8%), seguite da molisane (39%), lucane (35%), calabresi (30%) e pugliesi (29%). In coda, siciliane (28%) e campane (25%). In altri termini, se in
Abruzzo e' occupata regolarmente meno di una donna su due, in Calabria e Puglia una su tre, e in Campania solo una su quattro. (ITALPRESS 07-Mar-12).

8 MARZO: CGIL, LE DONNE VOGLIONO LAVORO, MESSAGGIO PER FESTA
PIU' OCCUPAZIONE E RETRIBUZIONI, IN UE GUADAGNANO -17,5% UOMINI

Le donne vogliono lavoro!': questo il messaggio scelto dalla Cgil per la festa delle donne l' 8 marzo e accompagnato dall' amara ironia di una vignetta di Ellekappa dove uno dei suoi personaggi dice all' altro: '' Il Paese sta entrando in recessione da vero gentleman''. Secca e tranchant la risposta: '' Prima le donne''.
La realta' e' '' drammatica per le donne, i soggetti piu' esposti agli effetti della crisi economica, come emerge da un tasso di disoccupazione in continuo aumento'', osserva la responsabile delle Politiche di genere della Cgil, Rossana Rosi, che per questo sostiene la necessita' di risorse '' per una piena occupazione femminile a partire dalle giovani generazioni, il superamento delle discriminazioni nell' accesso al lavoro e nelle retribuzioni salariali''.
La parita' retributiva tra donne e uomini e', infatti, '' un oobiettivo fondamentale per il raggiungimento di una piena parita' di genere'', spiega Rosi sottolineando come '' una donna nell' Unione europea guadagni in media, nell' arco della sua vita, il 17,5% in meno rispetto ad un suo collega uomo: uno scarto salariale che implica tra l' altro pensioni piu' basse per le lavoratrici''. La Cgil ricorda inoltre l' urgenza del ripristino della legge contro le dimissioni in bianco '' per arginare una pratica illegale ma ancora purtroppo molto diffusa''.(ANSA 07-MAR-12) .


8 MARZO: AMNESTY LO DEDICA ALLE DONNE DEL MEDIO ORIENTE
Amnesty International dedica la Giornata internazionale delle donne al coraggio delle protagoniste delle rivolte del Medio Oriente e dell' Africa del Nord. Senza dimenticare che nei paesi dell' Africa del Nord i cambiamenti politici devono ancoratradursi in reali passi avanti per i diritti delle donne, Amnesty pone al centro dell' azione dell' 8 marzo di quest' anno quattro paesi del Medio Oriente in cui le donne continuano a lottare per chiedere riforme e rispetto dei diritti umani: Arabia Saudita, Iran, Siria e Yemen. "In tutta l' area del Medio Oriente e dell' Africa del Nord, le donne sono una forza ispiratrice del cambiamento e sfidano regimi repressivi per difendere i diritti umani fondamentali e promuovere le riforme e l' uguaglianza", ha dichiarato Widney Brown, dell' organizzazione per la tutela dei diritti umani, "nella Giornata internazionale delle donne, Amnesty esprime
solidarieta' a queste donne coraggiose e sostiene la loro lotta per i diritti umani e la liberta'. Vogliamo che sappiano che il mondo intero e' con loro in questo momento storico".
In Iran le donne hanno avuto un ruolo determinante nelle proteste di massa promosse all' epoca delle elezioni del giugno 2009. Continuano a chiedere ampie riforme nel campo dei diritti umani e maggiore liberta' per le donne e, per questo, pagano un prezzo elevato. Nasrin Sotoudeh, prigioniera di coscienza e avvocatessa per i diritti umani sta scontando una condanna a 6 anni per il reato di ' propaganda' e per l' appartenenza al Centro per i difensori dei diritti umani. Le e' stato anche imposto il divieto di esercitare la professione per 10 anni.
In Arabia Saudita le donne sono discriminate e non possono gestire la loro vita in una serie di ambiti sociali, personali ed economici. Una delle piu' insolite e invadenti restrizioni e' probabilmente il divieto di guida, anche qualora siano in possesso di una patente internazionale e possano guidare liberamente in ogni altra parte del mondo.
L' anno scorso le attiviste hanno rilanciato la campagna ' Women2Drive', che ha sfidato il divieto di guida. Da un anno, il presidente della Siria Bashar al-Assad sovraintende alla brutale repressione del dissenso che ha causato oltre 6000 morti, tra cui oltre 200 donne e ragazze. Migliaia di persone sono state arrestate e molte sono state trattenute per lunghi periodi di tempo in isolamento in carceri segrete nelle quali la tortura e i maltrattamenti risultano diffusi. In occasione dell' 8 marzo, Amnesty intende mobilitare l' opinione pubblica mondiale in una campagna d' invio di lettere per sollecitare Asma al Assad a esercitare la sua influenza per porre fine alle violenze in corso e alle violazioni dei diritti umani commesse contro le attiviste per i diritti umani. In Yemen le donne hanno contribuito a dare vita a una vibrante societa' civile, riconosciuta a livello mondiale nel
2011, quando la giornalista e attivista per i diritti umani Tawakkol Karman e' stata una delle tre donne cui e' stato conferito il premio Nobel per la pace. Le yemenite sono state
anche in prima fila nelle proteste di massa per chiedere riforme politiche e in materia di diritti umani, che hanno spinto il longevo presidente Ali Abdullah Saleh a firmare, lo
scorso novembre, un accordo per il trasferimento dei poteri. (AGI 07 MAR 12).

SCLEROSI: AISM, OGNI ANNO 2.000 NUOVI CASI, 75% SONO DONNE
FIRMATO MANIFESTO INFORMAZIONE E CONTRO DISCRIMINAZIONE A LAVORO

Ogni anno ci sono 2.000 nuovi casi di sclerosi multipla in Italia e per i due terzi le persone a cui viene comunicata questa diagnosi sono donne. Oggi, nel Paese ci sono 63 mila malati, di questi, 43 mila sono donne. Lo ha affermato il presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, Mario Alberto Battaglia, nel corso di un evento
battezzato ' DonneOltre', durante il quale e' stato presentato un pool di ' donne speciali', manager, giornaliste e imprenditrici, che hanno deciso di sostenere la lotta alla malattia.
'' L' Aism ha realizzato progetti specifici in ' rosa', da incontri sul territorio con specialisti a siti web dedicati - ha affermato Antonella Moretti, direttore operativo di Aism (Associazione italiana Sclerosi Multipla) - e abbiamo capito di aver intercettato un bisogno ancora non soddisfatto''.
Le testimonial dell' iniziativa, dalla giornalista Gaia Tortora, alla presentatrice Paola Perego, alla manager Pina Amarelli Mengano, hanno sottoscritto un manifesto nel quale si impegnano a diffondere una corretta informazione sulla malattia, ad eliminare la discriminazione delle persone affette da sclerosi multipla in tutti gli ambiti e a sostenere la ricerca.
'' Mi e' stata fatta pesare la malattia in campo lavorativo - ha affermato l' attrice e madrina dell' Aism, Antonella Ferrari - mi sono sentita chiamare ' mezza donna' ma io non mi sento cosi'. La sclerosi multipla non mi ha impedito di sentirmi completamente donna e anche se il destino mi voleva sconfitta, io ce l' ho fatta''. (ANSA 07-MAR-12).


8 MARZO, PASCUCCI: "NEL PONTINO DONNE LONTANE DA PARITÀ"
Sono più istruite, più qualificate, ma sono più disoccupate, meno occupate e più licenziate degli uomini. La diseguaglianza di genere non lascia intravvedere trend positivi. Alta la disoccupazione chesupera i centomila iscritti. Le rappresentanza istituzionale femminile? Su 33comuni 30 sono guidati da uomini. Solo i comuni di Sermoneta, Roccasecca e Roccagorga sono amministrati da donne sindaco. "Le istituzioni locali hanno enormi responsabilità: devono adempiere alle leggi sulla parità tra uomo edonna: è troppo grave lo scarto tra applicazione della legge e realtà",dichiara la consigliera di Parità della Provincia di Latina Stefania Pascucci.
"Le donne non sono il problema dell' occupazione ma la soluzione, aggiunge,parafrasando le dichiarazioni di Violeta Neubauer, del Comitato Onu per l' eliminazione delle discriminazione nei confronti delle donne, che vigila sull' applicazione dell' omonima convenzione internazionale, la Cedaw. I punticritici, individuati dalla Piattaforma Cedaw a livello nazionale sono diversi: lavoro e welfare, tratta e prostituzione, stereotipi erappresentanza politica, violenza, diritti sessuali e salute riproduttiva.
"Possiamo trasferire gli stessi punti anche sul territorio pontino - continua - senza paura di smentita. Per quanto riguarda lavoro e occupazione femminile i dati ufficiali prodotti dal centro per l' Impiego per tutta la provincia di Latina rappresentano un quadro più che allarmante.
I dati aggiornati al 2010. La disoccupazione totale: risultavano iscritti al 31/12/2010 112.553 disoccupati, di cui il 56,7% donne e il 43,2% uomini.
Dunque, quasi due terzi della disoccupazione nella provincia di Latina è donna. Non migliora la situazione per l' occupazione di genere femminile,anzi peggiora. A tempo indeterminato sono state assunte donne solo per il6,9% sul totale degli avviamenti (130.990), mentre i maschi assunti con lostesso contratto sono stati il 10,7%. Il contratto più usato dalle aziende private e pubbliche per assumere è quello a tempo determinato, tra questianche il contratto di apprendistato, che rappresenta l' 82,2% del totale. Inquesto caso la situazione occupazionale per sesso si ribalta. Ad essere
maggiormente assunte con un contratto "precario" sono le donne su 107.780 avviamenti con contratto a tempo determinato il 44,4%. Gli uomini conlo stesso contratto sono il 37,8%. Inoltre, dulcis in fundo, per quantoriguarda i licenziamenti sempre alla componente femminile spetta il tristeprimato. Sono state licenziate il 51,4% delle donne pontine, rispetto al48,5% degli uomini. Eppure per quanto riguarda il titolo di studio sono ledonne a salire sul podio della cultura. I dati disaggregati per titolo di
studio tra maschi e femmine segna una linea di confine piuttosto marcata tra i due sessi. Le donne disoccupate con diploma sono il 20% contro il 13% degliuomini, è laureata il 3,8% dell' altra metà del cielo contro l' 1,8 deimaschi sul totale degli iscritti ai centri per l' Impiego della provincia diLatina (112.553). Ma un buon 60% tra coloro che sono alla ricerca di lavoro
hanno titoli di studio bassi (licenza elementare e licenza media). Sulversante della rappresentanza istituzionale le donne che ricoprono la caricapiù importante, quella di sindaco, nel pontino sono solo il 9%. Sono tre in tutto: Sermoneta, Roccasecca e Roccagorga. Di contro un esercito di uomini,pari al 91% sono sindaci. Poche le donne nei rispettivi consigli e giunte. A
Cisterna di Latina nemmeno una donna in giunta anche se lo statuto prevedepari opportunità tra il numero dei componenti. sostiene la consigliera di parità.
Cura e conciliazione. Sul territorio gli asili nido sono inesistenti quelli pubblici, pochissimi quelli privati e anche ciò incide negativamente sulla partecipazione attiva delle donne. "Sesi vuole costruire la parità in questo territorio si deve rendere più inclusiva la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e alle istituzioni. Le aziende devono ricorre di più agli incentivi per l' occupazione femminile e sui congedi di paternitàobbligatori, sulla conciliazione tra lavoro e famiglia e la Direzione Territoriale del Lavoro vigilare sulle dimissioni in bianco".


Abruzzo/ Lavoro: Gatti, 3 mln per progetto ' La crescita e' donna'
L' assessore al Lavoro della Regione Abruzzo, Paolo Gatti, ha presentato stamane il progetto ''. La crescita e' donna'', finanziato con 3 milioni di euro. Il relativo avviso, pubblicato sul Burat, rientra nel programma di inclusione sociale del Piano operativo 2009/10/11 del Fondo sociale europeo 2007/13 che prevede interventi in favore dell' occupazione e della conciliazione vita/lavoro per le donne. In particolare, le linee di intervento saranno tre, ciascuna finanziata con un milione di euro. La prima linea, denominata '' Piu' imprenditrici'', destina incentivi alla creazione di nuove imprese; la seconda, '' Piu' professioniste'', si rivolge alle imprese che attivano rapporti di consulenza in favore di giovani professioniste operanti in regione; la terza linea, denominata '' Voucher Family'', sostiene le donne con carichi familiari per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro finalizzati all' inserimento nel mercato del lavoro. '' Da tempo consideriamo indispensabile l' apporto delle donne alla crescita del sistema Italia e del sistema Abruzzo - spiega Gatti - e con questo spirito abbiamo gia' avviato molti progetti. L' aumento del Pil in Italia, siamo convinti, puo' essere un obiettivo possibile solo se saremo capaci di portare la professionalita' e l' entusiasmo delle donne nel perimetro del mercato del lavoro, della produzione, delle professioni''. Per l' Assessore '' le donne gia' svolgono un ruolo fondamentale nel garantire spesso una reale alternativa alle carenze di risorse del welfare nazionale, ma questo non deve divenire un alibi della societa' per impedire loro di trovare spazio e opportunita' per poterne essere protagoniste in modo diverso''. '' Domani, 8 marzo - conclude Gatti - ricorre una data che, oltre il suo valore simbolico, non deve farci dimenticare che la societa' ha bisogno non di discorsi retorici, ma di politiche concrete per consentire a tutti i suoi componenti di esserne parte attiva''. (ASCA L' Aquila, 7 mar 12).

 
CENSIS: PER IL 79% DEGLI ITALIANI MIGLIORATA CONDIZIONE DONNE
Gli anni del postfemminismo hanno significato un miglioramento della condizione della donna nella società. Di ciò è convinto il 79% degli italiani, per i quali c'è stato un progresso oggettivo rispetto a 25 anni fa. I più convinti sono i maschi (82%), ma la percentuale è alta anche tra le femmine (76%). Il 7% degli italiani ritiene invece che la situazione delle donne sia addirittura peggiorata rispetto al passato. Il 10,3% delle donne, in particolare, pensa che la loro condizione non sia migliorata per colpa degli uomini che le hanno ostacolate, il 5,6% crede che le donne stesse non si siano impegnate abbastanza per emanciparsi. Questi dati sono una prima anticipazione dei risultati della ricerca "I valori degli italiani" realizzata dal Censis nell'ambito delle attività per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, che verrà presentata il prossimo 13 marzo. Oggi le donne sono meno casalinghe rispetto al passato, ricevono più aiuto in casa da mariti e conviventi (ma non dai figli), eppure restano il perno della vita domestica. Lavorano di più fuori e hanno meno tempo libero da dedicare a se stesse. Sono avvenuti mutamenti significativi nella distribuzione del carico dei lavori domestici all'interno delle famiglie. È innanzitutto diminuito, secondo i dati Censis, il numero di casalinghe presenti tra le donne non anziane (fino a 64 anni di età): 833.000 in meno tra il 2000 e il 2010 (-13,8%). Particolarmente intensa la riduzione tra le donne più giovani, fino a 34 anni (342.000 casalinghe in meno, -29,4%) e tra le 35-44enni (299.000 in meno, -18,8%), mentre tra le donne di 45-54 anni le massaie sono diminuite dell'8,8% (-146.000) e del 2,8% (-47.000) tra le 55-64enni. (AGG 7 MAR 12)

 
FEDERALBERGHI: NEL TURISMO 57% È LAVORO FEMMINILE
Quasi 6 occupati su 10 nel turismo sono donne. Questo il dato dell'indagine sull'occupazione femminile nel turismo realizzata da Federalberghi in collaborazione con l'Ente Bilaterale Nazionale del Turismo, che sarà pubblicata domani in occasione della celebrazione della Festa della donna. Secondo i dati forniti dalla Federazione, 556.000 su un totale di 982.000 dipendenti (57%) del settore sono donne. Un dato ragguardevole in un paese, l'Italia, caratterizzato da un bassissimo tasso di occupazione femminile (46,1% secondo Eurostat). Sotto l'aspetto della qualità delle carriere, l'indagine Federalberghi evidenzia che nel turismo un lavoratore su tre con la qualifica di quadro è donna e che il turismo è il settore che in assoluto registra il maggior numero di imprese femminili. "L'occupazione femminile nel turismo è l'ennesimo segnale di vitalità e di innovazione - commenta il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - di un settore che rappresenta sempre di più il presente e il futuro dell'economia italiana". (AGG 7 MAR 12) .

Rai/ Rai Storia: Res plurale femminile voce alle donne
Rai Storia, giovedì 8 marzo alle 9.30 e alle 19.00 (Digitale terrestre e Tivù Sat) propone una puntata dedicata alla donna, e in particolare a Piera Rolandi, una delle prime donne giornaliste della Rai. A lei, alla sua passione e al suo impegno è dedicato lo speciale di RES - Come Eravamo, dal titolo "Plurale Femminile - Voci e volti di donna dalle teche
Rai", che unisce, oltre ad alcuni brani delle inchieste della Rolandi, numerosi altri frammenti di inchieste, realizzate in oltre trent' anni dalle giornaliste e dai giornalisti della Rai, sulla condizione delle donne nel nostro paese.
Si vedranno brani dalle inchieste: "La donna che lavora" di Ugo Zatterin del 1959, "La questione femminile" di Maria Bruno del 1976, "Tre operie" di Ezio Zefferi, "Casalinghe per forza" di Maria Bruno e "Ragazze in Città" di Piera Orlandi. Tra le numerose interviste quelle delle mondine, nel 1959, che raccontano la loro esperienza lavorativa e come trascorrevano il tempo libero. (TMNews Roma, 7 mar 12.) .

8 MARZO: FOND. ANIA, INIZIATIVA "50 CLICK PER LA SCATOLA ROSA"
Incidenti, guasti meccanici e aggressioni sono gli imprevisti e i rischi che le donneaffrontano frequentemente sulle strade del nostro Paese. Nel solo 2010 sono state 841 le donne che hanno perso la vita sulle strade italiane, ovvero piu' di due ogni giorno. Per proteggerle e festeggiarle, in occasione dell' 8 marzo, la Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale propone l' iniziativa "Cinquanta click per la Scatola Rosa", offrendo in maniera totalmente gratuita installazione del dispositivo satellitare e canone per 3 anni alle prime 50 guidatrici che, durante la Festa della donna, collegandosi sul sito www.fondazioneania.it, aderiranno all' iniziativa con un semplice click. (AGI Roma, 7mar.12)

8 MARZO: E.ROMAGNA, MAGGIOR CARICO LAVORO IN FAMIGLIA ALLE DONNE
- Ventitre' a sei. E' questo il risultato della somma delle ore di lavoro di cura familiare
fatto in una settimana rispettivamente dalle donne e dagli uomini in Emilia-Romagna. Si tratta di uno dei dati contenuti nella ricerca della collana "Chi dice donna?" promossa dall' assessorato alle Pari opportunita' in occasione dell' 8 marzo. Tutti i dati sono pubblicati anche sul sito regionale "Alla pari" che fa il punto sulle attivita' della Regione e sul calendario delle iniziative in programma per domani. La ricerca - curata dal servizio statistico regionale che rielabora rilevazioni Istat, Eurostat e del Miur - conferma che anche in Emilia-Romagna, il lavoro domestico e familiare resta in misura molto maggiore a carico delle donne. In particolare sono 23h 16' le ore che in una settimana ogni donna dedica mediamente ai lavori domestici e di cura familiare, a fronte delle sole 6h 46' degli uomini. E se da un lato i livelli di scolarizzazione delle ragazze e' superiore rispetto a quello dei coetanei maschi (nel 2010, ad esempio, le laureate rappresentavano il 26,9% delle ragazze tra i 30 e i 34 anni mentre i laureati il 14,8%), altri dati rivelano sia la loro segregazione in ambiti specifici di studio e in posizioni professionali meno qualificate sia come resti piu' difficile l' inserimento nel mondo del lavoro. Nella scelta del tipo di facolta' sono, infatti, evidenti forti differenze fra uomini e donne. (AGI Bologna, 7 mar.12).


Non solo mimose, 8 marzo a tutta cultura: 216 eventi al femminile
Ingresso gratuito per le donne in tutti i musei statali oltre a iniziative speciali a tema e visite guidate. L' elenco completo su www.Beniculturali.It
ROMA - Duecentosedici grandi eventi, in occasione dell' 8 marzo, pensati per celebrare la donna ricordando quanto sia speciale "sempre. Ogni anno". E' l' iniziativa del ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, che quest' anno ha deciso di festeggiare cosi' la ricorrenza cogliendo anche l' occasione per diffondere la cultura nel nostro Paese. Oltre all' omaggio al gentil sesso, che nella giornata dell' 8 marzo regala alle donne la possibilita' di entrare gratuitamente in tutti i musei statali, il Mibac organizza infatti manifestazioni, incontri, dibattiti e musei aperti in tutte le regioni italiane.
Regina delle iniziative culturali e' la Lombardia, con ben 60 eventi in cartellone. A partire da Bergamo dove, al Civico Museo Archeologico, e' in programma proprio l' 8 marzo il convegno L' antico malanno. La donna greco - romana tra emancipazione e misoginia. La conferenza vuole ripercorrere le tappe della formazione della divisione dei ruoli sociali tra uomo e donna nella societa' greco - romana, fino alla definizione di una differenza biologica, automaticamente tradotta in inferiorita' delle donne.

Sempre in Lombardia, a Brescia, anche il cielo celebra la donna con l' apertura straordinaria del Planetario di Lumezzane, titolando l' evento Il Cielo al femminile. La serata, a cura di Mario Benigna e promossa da Centro studi e ricerche Serafino Zani
- Unione Astrofili Bresciani, prevede la proiezione del cielo stellato sotto la cupola del Planetario di Lumezzane dedicata alla descrizione delle costellazioni femminili. L' ingresso e' libero e gratuito e l' evento avra' luogo con qualsiasi tempo.

L' Emilia Romagna segue a ruota la Lombardia ed e' ricchissima di eventi, ne conta ben 33. Tra questi, vale la pena di segnalare l' apertura straordinaria, dall' 8 marzo al 10 aprile, alla Biblioteca Palatina di Parma, della mostra di Margherita Dall' Aglio Bodoni Una donna tra libri e caratteri. La Fondazione Museo Bodoniano e la Biblioteca Palatina si propongono, con quest' esposizione, di portare a conoscenza di un pubblico piu' vasto la figura di Margherita Dall' Aglio che nel 1791 sposo' Giambattista Bodoni e che, alla sua morte, ne continuo' l' attivita'. La figura di Margherita, che ben si avvicina alla serie nutrita, attestata almeno dal XVI secolo, di donne tipografe e libraie che assunsero la gestione dell' azienda del marito alla sua morte, e' stata sempre citata nelle biografie bodoniane, che la dipinsero come fedele compagna del consorte e prosecutrice dell' officina tipografica, ma non fu mai oggetto uno studio attento del personaggio che ebbe l' avventura di accompagnare il grande tipografo nell' ultima parte del suo percorso umano e professionale.
Anche la Toscana, con 24 manifestazioni in onore della donna organizzate dal Mibac, e' tra le regioni italiane piu' prolifiche di cultura questa settimana. Tra le altre, merita di essere evidenziato Le api re, il radiodramma di Elfriede Jelinek con musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, all' Auditorium dell' Archivio di Stato di Firenze. Per l' occasione, l' Archivio in collaborazione con l' Associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne Alessandra Contini Bonacossi, organizza una lettura rigenerativo/performativa. La voce recitante e' di Roberta Cortese, la voce registrata di Rodolfo Traversa. A Pistoia, vale la pena una visita alla Stazione di Posta Leopoldina per il Riconoscimento della Posta del Granduca, in occasione della sua apertura straordinaria dell' 8 marzo. Si tratta dell' unica Stazione di Posta Leopoldina rimasta della Montagna Pistoiese, completamente restaurata. Nella stessa occasione si potranno ammirare i dipinti della pittrice Maria Teresa Pratesi Corsini, in arte Esa, e delle biciclette di legno di Vinicio Magni.
La Campania propone 21 manifestazioni. Tra esse, una visita tra i capolavori del Museo Capodimonte, leggendo tre epoche diverse e tre artiste a confronto. Un itinerario dal tardo Rinascimento al Barocco e al Neoclassico attraverso tre grandi pittrici:
Sofonisba Anguissola, Artemisia Gentileschi ed Angelica Kauffmann.
Anche le Marche regalano alle italiane e agli italiani che vogliono coglierla una grande offerta culturale, con 19 eventi in tutta la regione. Ricordiamo l' apertura straordinaria, l' 8 marzo, del Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno, che dischiude le sue porte dedicando la serata alle donne, intitolandola Spose, madri, sacerdotesse: passione, coraggio e devozione delle donne in epoca romana. L' apertura serale e' prevista fino a mezzanotte con visite guidate alle 21,00 e alle 22,30.
Il Lazio offre 17 eventi culturali, tra cui una conferenza a Sperlonga (Latina) dedicata alla figura di Lucrezia Borgia intitolata Lucrezia Borgia, femme fatale o vittima sacrificale
del potere maschile? L' incontro, che si terra' l' 8 marzo alle 17,30 al Museo Archeologico Nazionale, e' a cura di Lorenzo Caricchio ed e' incentrato sulla controversa figura della nobildonna.
In Piemonte sono 11 gli eventi che rientrano nell' ambito della promozione del Mibac, tra cui si evidenzia la visita guidata, dall' 8 all' 11 marzo, che racconta Le Signore di Casa Savoia. Storie di donne di Casa Savoia da Palazzo Reale e Racconigi ad Aglie''. Il Palazzo Reale di Torino, il Real Castello di Racconigi e il Castello Ducale di Aglie' proporranno alpubblico dei percorsi di visita che racconteranno i luoghi, il tempo e le vite di alcune tra le maggiori figure femminili della storia di Casa Savoia; un viaggio attraverso le pieghe della storia dal XVIII al XX secolo.

In Basilicata si svolgeranno 6 eventi culturali. A Matera, il Musma - il Museo della scultura contemporanea - aderisce alla Festa della donna intitolando la giornata La parola alle donne e riservando l' ingresso ridotto a tutte coloro che vorranno approfittare dell' occasione per visitare la Collezione del Museo e le mostre in programma. A tutte le donne in dolce attesa verra' offerta una visita guidata gratuita al Museo.
In Puglia saranno sei le manifestazioni: di rilievo la mostra Il dialogo con le donne nelle carte di Tommaso Fiore a Bari, alla la Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpi. La mostra vuole essere un contributo alla ricostruzione del ruolo delle donne nella storia d' Italia dal secondo dopoguerra ai primi anni Sessanta attraverso il carteggio dell' antifascista e umanista altamurano Tommaso Fiore (1884-1973) conservato presso la Biblioteca Nazionale di Bari. Tra i documenti esposti: i volantini dei partiti politici del dopoguerra per invitare al voto le donne, la corrispondenza con la rivista Noi donne per l'organizzazione del primo Congresso della stampa femminile tenutosi nel 1952, con l' Unione Donne Italiane e con alcune letterate come Maria Brandon Albini, Antonietta Di Bari Bruno, Rina Durante.
Una serata particolare anche in Sardegna, a Cagliari, dove lettura, musica e danza si uniranno al Museo Archeologico Nazionale. Un estratto dall' ironico testo di Mark Twain Diario di Eva verra' letto da Tiziana Martucci e dalle donne che frequentano il laboratorio di lettura Legger.mente accompagnate da un' ambientazione sonora dal vivo. Assunta Pittaluga curera' i movimenti coreografici di danza legati ai brani piu' significativi. In Sicilia, piu' precisamente al Complesso Steri Chiesa di S. Antonio Abate di Palermo, La donna, nel costume e nella giurisprudenza medievale siciliana. Una giornata di studio dell' Associazione Culturale Archikromie che analizza come la presenza femminile abbia segnato profondamente la regalita' siciliana, nel periodo medioevale dell' Isola, dal Gran Conte Ruggero a Federico II. Da ricordare infine anche che il Veneto, dove si svolgeranno 5 eventi tra cui quello al Museo Archeologico Nazionale Altino sulla creativita' femminile, dal titolo Gabriella Bosmin e le archoefiabe altinati. Gli altri eventi saranno in Friuli Venezia Giulia, in Umbria, in Liguria, Calabria ed Abruzzo. (Adriana Terzo per www.globalist.it  )
(Dire 07-03-12).

8 MARZO: IMPRESE ROSA SFIDANO CRISI, QUASI 7MILA IN PIU' 2011 UNIONCAMERE, LAZIO E LOMBARDIA TRAINANO CRESCITA

Le imprese ' rosa' resistono alla crisi e nel 2011 allargano la platea, compensando anche la caduta di quelle a guida maschile: alla fine di dicembre dello scorso anno - segnala infatti l' Osservatorio dell' imprenditoria femminile di Unioncamere - sono quasi 7 mila (6.807) le imprese femminili in piu' rispetto al 2010, con un incremento dello 0,5%. A dare maggior significato a questo dato - sottolinea il rapporto - c' e' il fatto che tale saldo compensa piu' che completamente la performance poco brillante delle imprese al maschile che, nel 2011, hanno fatto registrare un bilancio in rosso per circa 6 mila unita' (-5.950 pari ad un -0,1%). Grazie al bilancio positivo, lo stock delle imprese femminili esistenti alla fine del 2011 poteva contare su 1.433.863 imprese, pari al 23,5% del totale delle imprese italiane. A livello regionale, sono Lazio (+1,3%) e Lombardia (+0,9%) che nel 2011 fanno registrare gli incrementi percentuali piu' consistenti di imprese femminili. Ma sono le regioni centro-meridionali a confermarsi leader quanto a presenza di imprese rosa: Molise (dove superano il 30% del totale), Basilicata (27,8%), Abruzzo (27,7%) e Campania (26,8%). '' Questi dati - commenta il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - tratteggiano un universo femminile che sta lottando con tutte le sue forze contro la crisi e che dimostra di saper resistere con orgoglio. Le donne rappresentano un patrimonio di competenze spesso piu' elevate rispetto a quelle maschili, che va assolutamente promosso e incoraggiato''. Per questo, aggiunge, ''credo che nelle iniziative che si stanno discutendo per sostenere la crescita, una grande attenzione vada posta a tutti quegli strumenti, innanzitutto di welfare ma anche di tipo finanziario, che possono facilitare l' impegno delle donne nelle attivita' economiche''.(ANSA 07-MAR-12 ).


8 MARZO: CONSIGLIO EUROPA, SENZA DONNE SI RISCHIA ' INVERNO ARABO'
Le donne hanno avuto un importante ruolo nelle rivolte arabe ma, se verranno di nuovo emarginate, "la Primavera araba potrebbe diventare un nuovo inverno": e' l' avvertimento lanciato Thorbj?rn Jagland, segretario generale del Consiglio d' Europa, alla vigilia dell' 8 marzo.
"L' uguaglianza tra uomo e donna e' fondamentale per le societa' democratiche che vogliamo costruire. Promuovere la parita' dei sessi deve essere al centro dell' agenda politica di tutti i Paesi. Finche' le donne non avranno raggiunto le stesse opportunita' degli uomini non ci sara' mai democrazia ne' possiamo considerare la pace duratura", haaffermato Jagland a Strasburgo. "Le donne debbono poter dare il loro contributo a qualsiasi livello. Solo cosi' potremo determinare un vero sviluppo sociale
Proprio in questi giorni, ha ricordato il segretario, "il Consiglio d' Europa sta esaminando il ruolo che le donne hanno avuto nella Primavera araba. C' e' stata, infatti, la partecipazione di importanti figure femminili in ogni regione. Le donne sono state talmente coinvolte in ogni fase del cambiamento che non sappiamo se il risultato sarebbe stato lo stesso senza il loro apporto" ha sottolineato Jagland.
"E ' importante che ognuno di noi riconosca il contributo delle donne nella guida delle riforme e nel progresso economico e sociale. E' essenziale che le voci delle donne siano ascoltate nella costruzione della nuova societa' araba, e soprattutto nella lotta contro la discriminazione e gli stereotipi. Se le donne sono di nuovo emarginate, come nel
passato, la Primavera araba potrebbe diventare un nuovo inverno "ha concluso il segretario generale del Consiglio d' Europa. (AGI Strasburgo, 7 mar.12).

ALTRE INIZIATIVE:

http://www.wandamontanelli.it/CdD/Appu/2012/metro.htm 

http://www.wandamontanelli.it/CdD/Appu/2012/8m.pdf 

http://www.wandamontanelli.it/CdD/ 

 

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