TUTTE LE DOMANDE ILLEGALI A UNA DONNA DURANTE UN COLLOQUIO
Vietato chiedere alla candidata se ha intenzione di sposarsi o di fare figli, se ha avuto problemi con altri datori, se ha qualche malattia.
Si fa presto a parlare di incentivare l’occupazione femminile. Tutti riconoscono l’importanza di mettere a disposizione delle donne ogni strumento adatto alla parità professionale, a uscire dal cliché della lavoratrice che, a differenza dell’uomo, può avere degli impedimenti per così dire «casalinghi» o, comunque, familiari in grado di compromettere un’assunzione. Il problema è che, quando arrivano ad un colloquio, si sentono chiedere delle cose che difficilmente verrebbero poste ad un collega maschio. Il che, oltre a non essere serio, a volte, non è nemmeno lecito. Ecco perché abbiamo raccolto tutte le domande illegali a una donna durante un colloquio.
Non di rado, chi svolge il colloquio per l’azienda fa un’equazione tanto singolare quanto odiosa: guarda l’età e lo stato civile. Se la candidata è ancora giovane, è probabile che presto pensi al matrimonio, il che significa che non tarderà a mettere al mondo dei figli. Tutto questo si traduce in assenze giustificate, oltre che pagate, e nella necessità di trovare (e pagare) un sostituto. È legale chiedere a una donna durante un colloquio se vuole fare dei figli e se, possibilmente, può far sapere più o meno quando avrebbe intenzione di diventare mamma?
E ancora: è lecito chiedere a una donna se ha dei problemi di salute o se soffre di depressione? Se professa una religione che prevede il rispetto di certe festività (ad esempio, in vista di un eventuale turno domenicale)? Se ha avuto dei problemi con il datore di lavoro precedente? Se ha mai avuto una relazione sentimentale con un collega?
Vediamo tutte le domande illegali a una donna durante un colloquio e, ovviamente, le relative risposte. (Cosa dice il Codice delle pari opportunità: La legge per tutti)