Stampa

Assurdo non celebrare le magnifiche 21 donne della Costituente

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

image

Ha uno stantio sapore d’altri tempi la polemica aperta dall’architetto Nino Principato, contrario alla decisione del Comune di Messina di intestare 21 strade della frazione di Ganzirri alle 21 donne italiane elette il 2 giugno 1946 all’Assemblea costituente. «Personaggi che non c’entrano niente con Messina» ha tuonato Principato, cultore di storia locale. In tempi di revival meridionalista si rischia una confusione tra le piccole patrie, secondo la definizione di Croce, e la Patria che è una sola, dalle Alpi al Lilibeo. E poi, in nome di un discutibile localismo, si fa una battaglia di retroguardia, come ha detto il Gruppo pari opportunità dell’associazione Cambiamo Messina dal basso.

Se la nostra Costituzione pose l’Italia all’avanguardia nel campo dei diritti, dopo il periodo buio del fascismo e della guerra, fu anche grazie alle 21 signore elette alla Costituente, una piccola minoranza tra i 556 deputati, che riuscì a imporre principi inderogabili come l’uguaglianza tra i sessi. Fu Angelina Livia Merlin a suggerire che nell’articolo 3, quando si parlava di eguaglianza «senza distinzioni di razza, di lingua, di religioni, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali», si aggiungesse anche senza distinzioni «di sesso».

Certo esiste un baratro tra i principi e la loro incompleta applicazione. Ma una nuova corrente di studi sta valorizzando il lavoro di queste 21 magnifiche pioniere, cinque delle quali ammesse alla Commissione dei 75, protagoniste in un’Italia che aveva per la prima volta concesso il voto alle donne. La proposta di dedicare 21 vie di una frazione di Messina a Teresa Mattei, Nilde Iotti, Laura Bianchi e alle loro colleghe della Costituente ci pare un’iniziativa che dovrebbe suscitare consenso e non divisioni. In nome di una storia comune nonostante l’amore che ciascuno di noi nutre per la sua piccola patria.

19 agosto 2017 (modifica il 19 agosto 2017 | 10:29)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna