Stampa

Ci vengo io a fare il ministro delle Pari Opportunità - Le donne son tornate

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

Buongiorno presidente Renzi,

le scrivo per sottoporre alla sua toscana attenzione il mio curriculum vitae che, come potrà notare, è ricco di muliebri esperienze.

Che lei dirà: embè?Ma come embé!, invece dico io che il cv glielo mando per candidarmi (anche a gratis che in tempi di spendingreviù certi incarichi si assumono per spirito di missione non per desiderio di rimpinguare il rosso portafogli) come ministro alle PARI OPPORTUNITA’.

Che lei dirà: echicaxxè questa? Pronti, che le rispondo immantinente.

Mi chiamo Deborah Dirani, ho 40 anni, sono una donna. E già questo fa di me una buona candidata ad appoggiare il mio didrè sulla poltrona alla quale ambisco. Poi sono laureata, col massimo dei voti eh, e pure masterizzata (come un cd) e lavoro più o meno da che ho memoria cosciente di me stessa.

Sono anche di sinistra, che dovrebbe essere un plus per uno del suo partito, ma su questo non mi sento di giurare. E poi, vede, ho anche questo blogghino qui che, non per caso, si chiama “Le donne son tornate”.

E, insomma, signor presidente del Consiglio, io apro il mio blogghino per parlare di donne, per raccontare dei diritti delle donne, della violazione più o meno perpetua di questi stessi diritti e lei cosa mi fa? Si scorda di nominarmi un ministro a casaccio tra i suoi 16 che abbia la delega alle Pari Opportunità?

Che lei dirà: cara la mia Dirani qui io non ho tempo da spendere in chiacchiere e soldi da investire in ministre con deleghe formali.

E io allora le rispondo che son d’accordissimo sul non spendere, altro, tempo in chiacchiere e pure sulla cosa che dobbiamo risparmiare più euro possibile, che già abbiamo il didrè tappezzato di pezze.

Ma mi chiedo, e le chiedo: in un Paese civile come è il nostro (sono ottimista e svagata) le sembra che non ci debba essere una ministra con delega alle Pari Opportunità?

E dire che di donne a mano ne ha parecchie: a cominciare dalla signora ministra Marianna Madia col suo pancione (auguri e figlie femmine, cara!) che più chiaro esempio di Pari Opportunità di lei fa fatica a venirmi in mente. E non è nemmeno che sia titolare di un ministero di quelli che fan venire l’emicrania: non c’ha manco il portafogli, la povera Marianna! Vabbè avrà da far la mamma, ma, mi scusi, glielo vada a dire a sua moglie Agnese che una mamma non può essere iperimpegnata e vedrà che nel baracchino dietro Santa Maria Novella il prossimo panino col lampredotto sarà il suo (cioè fatto proprio con quel che resta di lei).

Quindi perché non mammaMadia? Non la convince perché è figlioccia di Letta? Vabbè, glielo concedo, e tra le altre? Niente, dice che sono troppo impegnate?

Allora lo vede che resto solo io? Guardi, signor presidente, io le vengo lì a lavorare per i diritti delle donne anche a gratisse. Non le chiedo neanche il rimborso per vitto e alloggio, che ho un sacco di amiche romane a cui scroccare da mangiare e da dormire.

Che c’è un sacco da fare per le donne: ma li ha visti gli ultimi dati dell’Istat sulla sottoccupazione femminile? Sottoccupazione, eh, non disoccupazione. La sottoccupazione è una roba per cui una con un percorso di studi da Albert Einstein viene presa al massimo per fare la centralinista e vede il posto a cui, giustamente ambirebbe, occupato da un omarino che ha la metà del suo cv ma il doppio del testosterone. Mica giusto, eh. Ci vorrebbe una legge fatta per il verso anche per evitare che delle belle menti venissero sottovalutate perché hanno delle belle gambe. E poi ci vorrebbero leggi meno timide sullo stalking, sui feminicidi (con una m, visto che il nome deriva dal latino) e sulle violenze sessuali. Per non parlare delle molestie sui luoghi di lavoro.

Vede, signor presidente, che c’è un sacco di roba da fare per noi donne? Vuole che le venga a dare una mano?

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna