Pari opportunità , elette le prime componenti della Commissione
Sono Simonetta Fedrizzi, Sighele Chiara, Bertagnolli Arianna, Biaggioni Elena, Zefi Leonora e Fiumefreddo Arianna Miriam
Nel pomeriggio di oggi, si sono riunite a Palazzo Trentini le 23 associazioni componenti l’assemblea della Commissione provinciale per le pari opportunità tra donna e uomo. All’ordine del giorno della seduta, presieduta dal presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, l’elezione delle sei componenti previste dall'articolo 14, della legge provinciale 18 giugno 2012, n. 13 (legge provinciale sulle pari opportunità ). Sono risultate elette: Simonetta Fedrizzi, Sighele Chiara, Bertagnolli Arianna, Biaggioni Elena, Zefi Leonora e Fiumefreddo Arianna Miriam.Quest’ultima, a pari merito con Loredana Bettonte, ha prevalso per la minore età , come previsto dal regolamento. Questo è il primo passaggio di rinnovo dell’organismo, la cui vita è legata alla durata della legislatura. Accanto alle/ai 6 componenti scelte nella rosa dei candidati indicati dalle associazioni (in allegato la lista delle candidature e relativi sostenitori), saranno nominate una rappresentante delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello provinciale dei lavoratori, una rappresentante delle organizzazioni dei datori di lavoro, due esperte individuate dal Consiglio provinciale in ambito accademico e che vantino specifiche pubblicazioni in materia di pari opportunità tra donna e uomo. La presidente è eletta dalla commissione fra le sue componenti a maggioranza dei due terzi delle/degli stesse/i. La Commissione provinciale per le pari opportunità tra donna e uomo è un organo consultivo del Consiglio provinciale e della Giunta provinciale in materia di pari opportunità . La legge prevede che sia incardinata presso il Consiglio provinciale e nominata dal Presidente per la durata della legislatura, entro centocinquanta giorni dalla data della prima seduta del Consiglio. È regolamentata dalla legge provinciale 18 giugno 2012, n. 13, che ha abrogato la legge provinciale 10 dicembre 1993, n. 41 (Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna), e ha ne modificato la disciplina.L'uso del genere femminile per indicare i soggetti e gli stati giuridici s'intende riferito a entrambi i generi.
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