Stampa

Maggiore risalto al Referente per le Pari Opportunità nelle associazioni sportive, in Trentino.

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

image

Si è parlato di questa figura stamattina durante il workshop nazionale "Sport, Educazione e Pari Opportunità: il modello trentino" iniziato ieri 10 aprile presso il Seminario Minore in Corso III novembre, in uno dei tanti momenti di confronto sul percorso del Tavolo Provinciale per le Pari Opportunità nello Sport, promosso dal Comitato C.S.I. di Trento.

Il Convegno che si concluderà domani in tarda mattinata, rappresenta il momento finale di un progetto sviluppatosi in seno al Tavolo Provinciale per le Pari Opportunità nello Sport, organismo nato il 7 giugno del 2012, su iniziativa di 13 fondatrici e fondatori provenienti da un'esperienza comune all'interno di un corso di Formazione per Dirigenti sportive donne attivato nel 2011 dallo stesso Comitato trentino.

Al workshop hanno aderito diverse personalità del mondo dello sport e delle istituzioni pubbliche, che parteciperanno fianco a fianco con gli altri invitati, dando il loro prezioso ed utile contributo ai lavori di gruppo, come l'Assessora provinciale Sara Ferrari, l'Assessore comunale Paolo Castelli, il presidente provinciale del Coni ed altre personalità del mondo dello sport.

"L'ambizione è quella di unire le esperienze e le capacità di tutti i partecipanti per analizzare, valutare, criticare e rielaborare quanto realizzato in Trentino sul tema sport e pari opportunità", dichiarano Sandro Scarpitta e Gaia Tozzo, del CSI di Trento, che hanno presentato il lavoro svolto sinora sul tema delle pari opportunità.

Si è partiti, allora, nel 2011 da una domanda:

Esiste un referente per le pari opportunità nello sport?

Da ciò è nata l'esigenza di creare questa figura, una sorta di garante, di custode che dovrebbe osservare e vigilare sulla parità di trattamento nello sport.

È un volontario individuato all'interno delle associazioni, una persona sensibile al tema della disparità di trattamento dovute al genere, ma anche ad altre condizioni fisiche, sociali, religiose...

Il suo ruolo sarà quello di promuovere e diffondere presso la propria associazione le pari opportunità, e dovrebbe rappresentare una risorsa in più, un collettore di tutte le esigenze, sollecitando il proprio direttivo sulle questioni di genere.

Tutto questo dovrebbe portare ad avere ricadute positive e ad incrementare e qualificare in maniera diretta la presenza femminile nei direttivi e nei contesti decisionali delle associazioni sportive, dove permane una sottorappresentanza del genere femminile.

Questa figura dovrà essere nominata in seno al consiglio direttivo dell'associazione ed inserita nel proprio Statuto, anche per dare ancora più vigore e potere propulsivo.

Il momento istituzionale è stato introdotto dal Presidente del C.S.I. di Trento, Ezio Zappini.

"Il C.S.I. (Centro Sportivo Italiano) in Italia ha compiuto 70 anni ed in Trentino nel 2013 le tesserate donna sono circa la metà quindi possiamo dire che il genere femminile risulta ben rappresentato".

L'Assessora provinciale Sara Ferrari ha raccontato l'importanza di ragionare in termini di genere "è importante per amministrare bene disaggregare i dati per poter far emergere le esigenze di tutte e di tutti, non è possibile, come mi è successo recentemente, di ricevere dei dati che non tengano conto di alcune differenze uomo donna".

Anche lo sport non è esente da problematiche di genere, dagli stereotipi, dai ruoli codificati "i messaggi sono importanti e bisogna iniziare sin da piccoli a costruire modelli che educhino alla relazione di genere, insegnare che non esiste un genere che può aspirare ad un certo tipo di lavoro o a studiare certe materie o a praticare determinati sport".

"La frase: ti sei fatto battere da una femmina ancora si utilizza come esempio per sminuire un ragazzo, non solo nello sport... oggi è da certe abitudini mentali che bisogna iniziare per avviare il cambiamento".

Lo sport può essere un canale attraverso il quale potrà passare la parità di genere.

"Noi accettiamo che gli sport maschili siano considerati di successo, mentre quelli femminili siano praticati per diletto, per hobby. Noi accettiamo che siano considerati minori, meno importanti".

"Gli sport femminili non hanno sponsorizzazioni e quando si è cercato in Consiglio di far passare una legge che potesse dare una sorta di "riconoscimento" a chi favorisce politiche di genere, c'è stato subito un deciso ostruzionismo" continua l'Assessora.

"Occorre ampliare il numero dei soggetti interessati a portare questo ragionamento nel territorio trentino per siglare un protocollo che riguardi gli sport femminili trentini, sensibilizzando altri enti di promozione sportiva", conclude la Ferrari.

L'Assessore comunale Castelli, citando un episodio a cui lui stesso ha assistito dove un padre ha rimproverato il proprio figlio piccolo perchè "si era fatto superare da una bambina" ha sottolineato che occorre fare tanta strada anche nello sport per realizzare la parità di genere.

Il Presidente del CONI Provinciale Giorgio Torgler, ha definito lo sport il vero antidoto per combattere la solitudine, la depressione, il bullismo.

La sua proposta, da sempre, è quella di aumentare le ore di motoria a scuola "si ridurrebbero immediatamente bullismo e obesità, accrescerebbero educazione e rispetto delle regole, socialità, fiducia in se stessi".

"Ho consegnato", continua Torgler - "all'Assessora Borgonovo Re, un documento dove viene spiegato come fare per risparmiare sulla spesa della salute. La ricetta è: tanto, tanto sport sin da piccoli!". "A tutt'oggi non ho ricevuto alcuna risposta", prosegue rammaricato.

A suo avviso, le Politiche giovanili dovrebbero occupare una voce consistente nelle politiche di bilancio provinciale, "non devono essere le associazioni o le società a chiedere soldi, perchè, in fondo, integrano le ore che la scuola non riesce a garantire", commenta il Presidente.

Infine, propone di coinvolgere ancora di più le mamme degli atleti a più livelli, visto che stanno influenzando le società sportive in questi ultimi anni e rappresentano una risorsa umana di notevole importanza.

Non solo sport quindi oggi al Convegno... si è parlato di sistemi educativi e di parità, per una società migliore.

 

Minella Chilà 

 

 

 

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna