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TORNA LA MARINELLI, ''DA CANDIDATI SOLO PAROLE!'' Abruzzo Web Quotidiano on line per l'Abruzzo. Notizie, politica, sport, attualitá.

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

PESCARA - “Le donne sono discriminate e retribuite meno degli uomini, ma su questi argomenti ho cercato, inutilmente, nei programmi elettorali dei quattro candidati presidenti e delle liste a loro collegate le proposte che servissero ad indicare le soluzioni. Sui principi, almeno quelli, sono tutti d’accordo, o quasi. Sui fatti un po’ meno, visto che sono rimaste solo parole".

Dopo aver accarezzato anche l'idea di candidarsi, dopo svariati blitz alle iniziative elettorali altrui con corollario di polemiche e fuggi fuggi, Letizia Marinelli, prende posizione in campagna elettorale, nel suo ruolo di consigliera di parità della regione Abruzzo.

La sua non voluta notorietà è dovuta, lo ricordiamo per completezza di cronaca, alla notte trascorsa a Roma in un albergo di lusso con il governatore uscente d'Abruzzo, e ricandidato, Gianni Chiodi.

Notte che, secondo l'inchiesta della magistratura pescarese, sarebbe finita tra i rimborsi regionali. 

Il presidente, infatti, chiese agli uffici regionali il rimborso di 350 euro non specificando di essere in compagnia.

La procura di Pescara ha poi aperto un fascicolo bis per valutare se l’incarico pubblico affidato alla Marinelli due mesi dopo quell’incontro sia stato assegnato in maniera corretta e la selezione, alla quale hanno partecipato in totale 22 donne, sia stata regolare.

La Marinelli, che rivendica con orgoglio tutto quello che ha fatto, ha subìto un linciaggio mediatico e sessista nei suoi confronti e continua a perorare con convegni, interviste e lettere aperte, la causa della parità di genere. 

“Alle ultime consultazioni regionali del 2008 - spiega infatti la consigliera di parità - furono 1.209.080 i cittadini chiamati alle urne; di questi votò solo il 52,98 per cento degli aventi diritto; questa volta saranno circa 1.207.000, di cui 617.625 donne, ovvero l’assoluta maggioranza degli aventi diritto. Ricordo che nei Comuni è possibile indicare 2 preferenze ma queste devono essere di genere diverso: una dall’altra, ovvero una per un candidato donna ed una per un uomo. Poiché si tratta di una facoltà, mi auguro che questa opzione venga esercitata, specialmente dalle donne in favore delle donne, anche perché funziona per riequilibrare la presenza di entrambi i generi in politica!”

"Alle regionali - prosegue la Marinelli - si può esprimere invece una sola preferenza e va diretta nell’ambito dello schieramento che esprime il futuro presidente, senza possibilità, questa volta, di voto disgiunto. Purtroppo tra le tante modifiche apportate alla legge elettorale abruzzese, l’introduzione della doppia preferenza di genere è rimasta una promessa elettorale priva di risultato cosa che dimostra lo scarso interesse di tutte le forze politiche”.

“Auspico una forte percentuale di votanti donna - dice ancora - nonostante nei programmi elettorali manchino proposte e considerazione in loro favore. È un fatto che la crisi economica e sociale che viviamo colpisce maggiormente le donne rispetto agli uomini, ad esempio le donne che perdono il lavoro, spesso dopo la nascita del primo figlio, raramente lo ritrovano. Non si è riusciti a contrastare efficacemente la segregazione verticale, ossia la difficoltà delle donne di fare carriera. Le donne, anche da noi, risultano retribuite nel loro lavoro, a parità di mansioni, meno degli uomini; il 25 per cento mediamente in meno rispetto ai colleghi maschi”.

 “Spero - conclude la Marinelli - siano tante le donne abruzzesi che andranno a votare, ricordando che il diritto di voto in Italia per le donne è una conquista ottenuta solo dal 1946, quindi ben troppo recente visto che per gli uomini il suffragio universale risale al 1861”.

 

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