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«Nella nuova Costituzione pari opportunità Nord-Sud»

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

Segui Il Mattino su Facebook, clicca qui La richiesta che il presidente della Regione Stefano Caldoro ha per Matteo Renzi apre una nuova pagina nella discussione sulle riforme. In un’intervista al Mattino Caldoro solleva il caso il Mezzogiorno o, meglio, come accorciare le distanze tra Nord e Sud, divario che per il governatore va colmato inserendo nella Costituzione la garanzia dei diritti: «La più grande riforma che può segnare il cambiamento - dice infatti Stefano Caldoro - è la garanzia dei diritti costituzionali».

Presidente Caldoro, il Senato ha approvato in prima lettura il disegno di legge costituzionale che riscrive il Senato e ridefinisce i confini tra le competenze di Stato e Regioni. Al di là del giudizio di merito come valuta politicamente il voto?«Ho apprezzato il primo via libera alla riforma della Costituzione. Una riforma, ed è il dato politico più rilevante, ottenuta grazie alle larghe intese perchè la maggioranza da solo non aveva i numeri. Vince dunque il modello delle larghe intese e vince la voglia di cambiare il Paese. Tuttavia, la più grande riforma che può segnare il cambiamento è la garanzia dei diritti costituzionali».

Non doveva pensarci il federalismo a creare un meccanismo che annullasse le differenze tra Nord e Sud?«Si è fatta confusione, non so se in buona o in cattiva fede. Il federalismo avrebbe dovuto realizzare una sana competitività e invece ha accresciuto le differenze. La perequazione, la suddivisione in maniera equa di risorse e oneri, avrebbe dovuto annullare le distanze. La legge è invece rimasta un foglio scritto, non è stata attuata. E oggi ci ritroviamo con un Paese diviso, il contrario di quanto è avvenuto in Germania».

Dare più soldi al Sud potrà fare bene anche al Nord?«Il governo applica i costi standard solo quando c'è da avvantaggiare il Nord. Altrimenti si decide per la spesa storica. Invece ci sono diritti che vanno garantiti a tutti, soprattutto a chi dimostra nei fatti di mettere in campo impegno e scelte virtuose. Il tema, aggiungo, è di interesse nazionale perchè il riequilibrio delle risorse crea un sistema competitivo, favorisce gli investimenti, genera occupazione. La grande Germania è diventata grande quando ha attivato il propulsore Est, l'Italia lo sarà quando avrà attivato il motore Sud. Proprio la battaglia de Il Mattino sugli asili nido dimostra che il problema è serissimo e non astratto. Non può valere la logica per cui poichè nei Comuni ci sono pochi asili spettano meno risorse. Il numero dei bambini e le condizioni economiche delle famiglie devono essere i criteri da cui partire per l'assegnazione dei fondi e su questi indicatori bisogna riconoscere e accompagnare lo sforzo dei Comuni».

Renzi verrà a firmare due atti importanti per Bagnoli. È anche questo un modo per far ripartire Napoli e il Sud?«Chiudiamo un lavoro di sei mesi. Ora occorre uscire dalla fase degli annunci e mettere mano concretamente al rilancio dell'area occidentale. Il protocollo di intesa per le bonifiche e l'accordo di programma per Città della Scienza sono un passo importante».

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domenica 10 agosto 2014 - 09:27   Ultimo agg.: 09:32

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