Elezioni provinciali – Pd punta su ambiente, pari opportunità e trasporti
Avellino - Tra 19 giorni gli amministratori della Provincia irpinia (sindaci e consiglieri comunali) saranno chiamati al voto per eleggere il Consiglio Provinciale, un organo elettivo di secondo grado (che dura in carica 2 anni), composto dal Presidente della Provincia e da 12 componenti (cfr. http://www.provincia.avellino.it/web/istituzionale/elezioni-provinciali-2014).
Questa mattina all’ex Asilo “Patria e Lavoro” di Avellino, si è svolta una riunione dell’Assemblea Provinciale del Partito Democratico, aperta alla partecipazione dei Sindaci e degli Amministratori locali. Il Pd ha scelto di candidare a presidente provinciale Paolo Foti, nella cui lista troviamo altri sindaci: quello di Teora (Stefano Farina), quello di San Martina Valle Caudina (Pasquale Ricci), quello di Chianche (Carlo Grillo), quello di Baiano (Enrico Montanaro) e quello di Montecalvo (Mirco Iorillo). Ma ci sono anche 2 vice sindaci: Ermando Zoina (di Montemiletto) e Luigi Tuccia (di Atripalda). Come anche 2 Consiglieri Comunali: Guglielmo Lepre (di Montoro) e Marcantonio Spera (di Grottaminarda). Senza dimenticare le donne: Caterina Lengua (Consigliere comunale Cervinara), Sabrina Polcari (Consigliere Comunale di Altavilla Irpina) e Agata Tarantino (Assessore comunale di Solofra).
La Presidente del Partito, Roberta Santaniello, aprendo i lavori odierni ha invitato il Segretario provinciale, Carmine De Blasio, ad “un approccio più aperto perché fuori non conoscono la realtà interna delle cose che succedono nel partito”. Sì, perché alle elezioni concorre anche la lista autonoma “Davvero” di Gianluca Festa, consigliere comunale di Avellino e leader dell’area Ecologista-Riformista del Pd. Con lui si è alleato Luigi De Nisco (sindaco di Venticano) e altro quattro persone (Guerriero di Grottolella, Zaccaria di S. Angelo a Scala, Beatrice di Bonito e Citro di Parolise). Ma la questioni è stata affrontata solo alla fine dell’incontro perché finalità dell’appuntamento era presentare le proposte del PD per la nuova Provincia irpina: dai temi ambientali alle questioni relative ai trasporti, dalle pari opportunità all’edilizia scolastica (valorizzando gli asili nidi come servizi educativi).
“L’Irpinia non è la Terra dei fuochi, ma dobbiamo superare le dicotomie come quelle tra ambientalisti/non ambientalisti. Concentriamoci su costi e benefici -ha affermato Mario Pagliaro del Forum Politiche per l’ambiente e le Comunità - dopo decenni di gigantismo bisogna riscoprire il senso del limite. Caricheremo su internet il lavoro fatto da noi per la Conferenza Programmatica”.
“Bisogna mantenere e promuovere la rappresentanza di genere integrandola in tutti i settori- ha detto Mimma Gallo del Forum Politiche per le pari opportunità e per i giovani - ci sono ancora delle problematiche d’inserimento delle donne nei contesti politici e sociali e ringrazio la consigliera Lo Mazzo: la presenza delle donne, infatti, conduce ad una maggiore produttività e innovazione. A parità di mansioni, però, non c’è parità di retribuzione tra uomo e donna. Perciò premiamo chi raggiunge meriti elevati”.
“I DOCG Greco, Fiano e Taurasi potranno incrementare il turismo se potenziamo la rete ferroviaria - ha dichiarato Augusto Penna del Forum Politiche per la crescita, lo sviluppo sostenibile e i servizi pubblici - anche sulla mobilità e trasporti sottolineare le differenze/divisioni non serve a costruire”.
Non sono mancati i saluti di Luigi Famiglietti, di Enzo De Luca, di Rosetta D’Amelio, i quali hanno invitato a spiegare ai consiglieri comunali l’importanza del voto per il Nuovo ente sovracomunale, prevedendo l’unione dei Comuni. Partire dal capoluogo per difendere anche le aree interne, alcune prive del rifacimento del manto stradale. Sulle spalle del Pd una grande responsabilità per il futuro delle nostre terre.
“I 12 candidati sono la squadra più forte che potevamo mettere in campo - ha spiegato De Blasio - il coraggio impone ad un partito serio l’autorevolezza delle proprie scelte. Bisogna rispettare tutti purché tutti restino nel proprio partito. E’ finito il gioco a nascondino: lo statuto del Pd parla chiaro, si può anche espellere chi non difende il partito, chi lo danneggia e lo vuole indebolire ogni giorno. Non ci serve il chiacchiericcio, sviluppiamo nei territori i contenuti che abbiamo presentato oggi”.
“E’ un impegno non semplice quello per la Provincia, tenendo conto che l’impegno per la città ha comunque giorni stressanti - ha detto Foti - ho sempre creduto nell’interesse delle comunità e la mi stella polare è il bene comune a costo anche di andare oltre alcune relazioni amicali per dare risposte all’interesse generale. Il confronto e l’apertura mentale deve riportare ad un generale senso di responsabilità. Ho trovato molto maturato Cosimo Sibilia che ho visto ieri fortuitamente. Mi ha detto che solo il Pd può decidere di perdere le elezioni regionali di maggio perché Caldoro ha fallito: guai se il Pd decide di dividersi perché così perde le proprie elezioni. Spero che il primo atto, lo statuto provinciale, sia condiviso da tutti perché è l’elemento fondativo della Nuova provincia”.