"Sto con Ignazio Marino, Pd sconnesso dai problemi reali"
Il Partito democratico romano ha bocciato la "zona rossa" per la prostituzione all'Eur, e per questa decisione ora prende le bacchettate della consigliera del governo per le Pari opportunità che si schiera senza dubbio con il sindaco di Roma, al quale ha scritto una lettera di solidarietà e sostegno.
"I miei compagni di partito sono sconnessi con la realtà ", dice Giovanna Martelli, deputata Pd, all'HuffPost. "Ignazio Marino ha avuto il coraggio di cercare una soluzione alla scarsa vivibilità del quartiere, lo invito a cercare nuovi alleati per continuare una battaglia che non ha bisogno di pregiudizi ideologici". E sulla promessa, sempre del Partito democratico, di modificare finalmente la legge Merlin: "Le leggi possono essere perfette ma se mancano le politiche pubbliche per sostenerle poi rimangono lettera morta".
Martelli, a Mestre lo "zoning" esiste da molti anni. Perché lo stesso modello non può essere sperimentato a Roma?La sperimentazione di Mestre ha dato anche frutti positivi. Posso essere d'accordo sulle critiche, ma vorrei spiegare che con un fenomeno così complesso come la prostituzione non esistono soluzioni perfette e se attendiamo la perfezione non metteremo mai mano alla questione.
Dunque, al contrario del Pd romano, avrebbe istituito una "zona rossa" all'Eur?Avrei fatto il tentativo. Io penso sia il momento di passare alla pratica dopo anni di discussioni teoriche, senza pregiudizi ideologici. Per questo sono al fianco delle amministrazioni comunali che si trovano a dover dare risposte concrete ai cittadini. La prostituzione sulla strada rende difficili i quartieri e crea sofferenza nelle persone costrette a vendere il proprio corpo, perciò le risposte devono essere integrate e multi-livello. Ma non possiamo perderci in continue battaglie teoriche.
I residenti dell'Eur continueranno ad avere le strade colme di sex worker.Non voglio entrare nel dibattito del Pd romano ma penso che i miei compagni di partito debbano riconnettersi con la realtà dei problemi. Devono fare uno sforzo, avvicinarsi alle persone, entrare nei quartieri e capire l'origine del disagio.
Cosa non hanno capito sulla prostituzione?Devono uscire dalla retorica. La realtà contemporeanea della compravendita di sesso riguarda principalmente due aspetti: da un lato esiste un enorme sfruttamento e la schiavitù delle persone, una questione che va affrontata a livello internazionale ma anche a livello locale, con l'aiuto alle vittime della tratta. In secondo luogo la prostituzione colpisce le zone residenziali delle città rendendole pressoché invivibili: come rispondiamo ai cittadini? Per non parlare dell'aspetto continuamente evitato: i clienti. Viviamo in una società del mercato e del consumo, dove c'è una domanda sempre più forte di sesso da pagare in denaro. Non è moralismo, il mio. Si sta affermando però una logica predatoria che vede il corpo femminile come una merce da consumare come qualsiasi altra merce "usa e getta".
Ignazio Marino era sulla strada giusta?Marino ha avuto il coraggio di prendere una posizione netta in una questione difficile come la prostituzione per dare una risposta ai problemi dell'Eur. Non è la prima volta. Ora gli consiglio di trovare nuovi alleati e coltivare relazioni politiche con coloro che vogliono agire senza precipitare nella retorica. Io sono una sua alleata e sono pronta a confrontarmi con lui come con gli altri amministratori locali.
Il Partito democratico promette di modificare la legge Merlin, in questo modo le lavoratrici del sesso potrebbero pagare le tasse. È retorica anche questa?L'Italia è il Paese delle grandi leggi dai grandi contenuti. La legge Merlin è una buonissima legge perché ha liberato le ragazze dalla prostituzione, ma oggi la situazione è diversa perché esiste la tratta. Il nodo della legislazione è importante e se c'è da cambiare la legge, va bene, facciamolo. Ma se poi mancano le politiche pubbliche rischiamo che queste leggi rimangano lettera morta. E comincerei a ribaltare il punto di vista sulla prostituzione, da sempre visto come un problema delle donne. Pensiamo anche alla grande questione di fondo e cioè al bisogno sempre crescente di sesso a pagamento da parte degli uomini.