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8 marzo, Carfagna chiede al Governo più impegno su Pari Opportunità. Boschi replica, ma non convince – VIDEO | Data 24 News | Sondaggio | Media

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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“Il Governo non ha un’agenda per le donne. Serve un ministro per le Pari Opportunità. Noi faremo la nostra parte”. L’ex ministro Mara Carfagna torna ancora una volta a ribadire l’importanza e l’urgenza di un forte segnale in materia di pari opportunità: l’interlocutore istituzionale, ancora una volta, è il Governo Renzi al quale chiede un impegno concreto e reale su temi che sembrano essere stati sbandierati senza aver messo a punto un progetto concreto.

La questione è particolarmente sentita: l’intervento della Carfagna è stato molto applaudito in Aula. “Considero la lotta alla violenza di genere uno dei grandi temi dimenticati da questo esecutivo: nonostante i ripetuti appelli il governo è rimasto silente, e credo che oltre che la mia, questa sia l’opinione anche della società civile. Il silenzio è apparso come una sorta di indifferenza, di sottovalutazione per le donne che non occupano posti di responsabilità ma tutti i giorni si confrontano con questi problemi, e sono costrette a subire violenze di ogni tipo, dallo stalking al femminicidio. Forse bisognerebbe nominare una figura politica, un ministro per le Pari opportunità o un sottosegretario, qualcuno con cui dialogare su questi temi” ha spiegato in occasione del convegno. “A vent’anni da Pechino: a che punto siamo con la parità di genere?” in Senato.

“Non si può dire che di queste cose ci occuperemo una volta usciti dalla crisi perché ora non ci sono soldi. Perché, se la priorità per tutti è uscire dalla crisi, per uscire dalla crisi servono le donne. Altrimenti sprechiamo una quantità immensa di ricchezza a causa della loro assenza dal mercato del lavoro” ha ribadito la responsabile del Dipartimento Libertà Civili e Diritti Umani di Forza Italia.

Poi l’appello preciso e rivolto a Maria Elena Boschi, presente anche lei al Convegno: “Ogni atto di violenza contro le donne e’ un crimine che impedisce il godimento dei diritti e delle liberta’ fondamentali di tutte le donne e la crescita dell’intera collettivita’. E’ necessario, e lo dico al ministro Boschi qui presente, che il Governo adotti politiche efficaci di sensibilizzazione, che nomini un ministro per le Pari Opportunita’, che adotti politiche di prevenzione ed informazione e soprattutto che vari in tempi rapidi il Piano Nazionale contro la Violenza. Assuma la battaglia per l’affermazione dei diritti delle donne e per il contrasto alla violenza e alle discriminazioni come una priorita’ e trovera’ in noi degli alleati collaborare lealmente”.

“La parita’ – ha poi sottolineato – non e’ soltanto una “questione di giustizia”, ma anche di competitivita’ e prosperita’ dei Paesi da un punto di vista economico. Per questo – aggiunge poi Carfagna – e’ necessario un potenziamento del welfare per evitare che le donne siano costrette a scegliere tra maternita’ e lavoro; una incentivazione alla condivisione del ruolo e lavoro di cura all’interno della famiglia con un ampliamento dei congedi di paternita’ obbligatori; la leva fiscale (detassazione o incentivi fiscali) per rendere piu’ economico il lavoro femminile (per un periodo di tempo limitato) o per “lasciare in tasca” alle donne qualche soldo in piu’ attraverso sconti fiscali”.

Alle parole della Carfagna, che da mesi ormai sottolinea la necessità di risolvere questa situazione, ha risposto proprio il ministro Boschi: “Abbiamo un governo alle pari opportunita’ anche se non abbiamo un ministero o una delega. Sfido a trovare interventi normativi, anche recenti, che hanno ottenuto risultati come quelli ottenuto da noi nell’ultimo anno”. Ma le parole della titolare del dicastero sono state accolte da un brusio che ha spinto la vicepresidente del Senato a richiamare con un gesto la sala al silenzio.

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