Interventi per le pari opportunità di genere. Comune e avvocati insieme per una proposta di legge
Una proposta di legge per chiedere alla Regione politiche e interventi per favorire il superamento di ogni discriminazione basata sul genere, la presentano la Commissione comunale Pari opportunità in collaborazione con il Comitato dell'Ordine degli avvocati.
CAGLIARI- E' stata presentata stamattina dalla presidente della Commissione Pari opportunità del Comune di Cagliari Elisabetta Dettori, una proposta di legge nata per garantire parità di trattamento senza discriminazioni di genere elaborata in collaborazione con il Comitato Pari opportunità dell'Ordine degli avvocati. "Il documento nasce dall'esigenza di sostanziare le azioni svolte allo sviluppo delle politiche di genere" ha spiegato Dettori, "avere consapevolezza della diversità e dell'importanza della valorizzazione delle differenze è il presupposto di un equilibrato sviluppo locale".
Primo interlocutore a cui i proponenti si rivolgono è la Regione. "È fondamentale mettere l'attuazione della parità tra i generi nell'agenda del governo regionale perché la parità corrisponde a una maggiore competitività e prosperità dei paesi dal punto di vista economico. E ancora-continua Dettori- se le donne partecipano al processo decisionale si avranno decisioni che terranno conto delle esigenze di un segmento più ampio della società e quindi si faranno scelte e investimenti per il benessere collettivo".
"Speriamo sia la volta buona per la Regione di dotarsi di una legge per la doppia preferenza di genere" rincara Rosanna Mura, presidente del Comitato Pari opportunità dell'Ordine degli avvocati, "perché non si arrivi alle prossime elezioni con la situazione pesante che si è avuta l'ultima volta".
Tra i 15 articoli della proposta, spiccano il Bilancio di genere, strumento annuale che dovrebbe nascere per analizzare e valutare il diverso impatto prodotto sulle donne e gli uomini dalle politiche dell'amministrazione regionale, una serie di azioni di conciliazione vita-lavoro e per una maternità-paternità consapevole, l'istituzione di una banca dati dei saperi delle donne e di un piano sanitario regionale redatto nel rispetto nel rispetto delle differenze biologiche, psicologiche e culturali legate al genere.