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Pari opportunità, Vitali chiude a ipotesi di donna esponente FI nella giunta Emiliano. Ma apre a modifiche dello Statuto

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

imageLECCE – “Noi siamo per le cose serie, siamo alternativi a Emiliano, lo eravamo in campagna elettorale e ora non è cambiato nulla. Siamo opposizione di governo e per il rispetto dei ruoli il popolo pugliese ci ha mandato all’opposizione ed è ciò che faremo”.

Il segretario regionale di Forza Italia Luigi Vitali dice no a ogni possibile ipotesi di ingresso di una donna esponente di FI nella giunta di Michele Emiliano, così come si mormora in queste ore: il neogovernatore è infatti alle prese con il nodo Giunta e c’è da risolvere, innanzitutto, la grana delle pari opportunità. Zero donne elette con il centrosinistra in Consiglio regionale è un risultato che nessuno si sarebbe mai aspettato e, d’altro canto, lo Statuto obbliga a rispettare il vincolo di massimo due assessori esterni. Dunque l’idea di varare una Giunta con cinque donne sembra quantomeno complicata da mettere in atto. E allora pescare nell’opposizione potrebbe essere un’idea.

Antonella Laricchia, candidata alla presidenza con il M5S, ha già rifiutato la proposta di un assessorato all’Ambiente, ma rimangono altre tre consigliere pentastellate da sondare, eventualmente. Poi ci sarebbe Francesca Franzoso, eletta con Forza Italia, appunto. Ma che Emiliano voglia spingere a tal punto le larghe intese è un’ipotesi abbastanza surreale, considerato che già l’allargamento del perimetro a settori estranei alla tradizione di sinistra ha creato diversi malumori nella coalizione. Vitali, comunque, gioca d’anticipo e dice di “no” da subito.

“Emiliano ha una maggioranza autonoma e non c’è bisogno di un governo di salute pubblica. L’elettorato ha premiato Emiliano e deve governare. Noi voteremo i provvedimenti che riterremo opportuni per la Puglia, non ci interessano le ammucchiate. Il neo presidente può scegliere donne dalla sua coalizione, che va dall’estrema destra all’estrema sinistra”, chiarisce. Riguardo al necessario rispetto delle quote rosa in giunta promosse dallo Statuto, Vitali tende una mano affermando che “lo Statuto si può cambiare, non è un problema di interpretazioni. Se Emiliano ha bisogno di reclutare donne fuori dal Consiglio regionale noi gli daremo l’opportunità di modificare lo statuto: su questo non gli faremo problemi. Saremo vigili, invece, se non dovesse dare il reddito di cittadinanza o se non dovesse intervenire su ambiente e sanità. Noi vogliamo che Emiliano governi e rispetti l’impegno che ha preso con i pugliesi, altrimenti saremo i primi a dire che non avrà mantenuto le promesse”.

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