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“Le esigenze delle donne al centro delle politiche cittadine"

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

Milano, 20 ottobre 2015 – Milano è una città ricca di opportunità e stimolante, ma anche ‘difficile da vivere’. Ecco come le donne percepiscono la nostra città. Il dato emerge dalla ricerca ‘Milano una città a misura di donna’, realizzata da Makno, presentata a Palazzo Marino stamattina durante il convegno “Milano, quale modello di città? Costruire il futuro con uno sguardo di genere” organizzato da Soroptimist International Club Milano alla Scala, Comune di Milano, Fondazione Etica e MiWorld con lo scopo di proporre percorsi e modelli per costruire la Città Metropolitana ideale. La ricerca, dedicata alle politiche di genere, esplora e analizza in profondità il vissuto psicologico ed emotivo delle donne rispetto a Milano e la percezione del proprio ruolo all’interno del capoluogo lombardo, in particolare la capacità della città di rispondere alle loro specifiche esigenze. La ricerca ha messo in evidenza come Milano sia percepita quale città unica, ricca e multi sfaccettata, ma allo stesso tempo ambivalente. Se da un lato, infatti, Milano viene vissuta come un polo catalizzatore di risorse e opportunità, dall’altro viene percepita come ‘difficile da vivere’ e spesso incapace di includere le donne all’interno del suo progetto. Nella ricerca Milano viene comparata a Vienna, Barcellona e Berlino. “Per realizzare un vero cambiamento nella vita delle donne per rendere le nostre città più inclusive è molto importante avviare un cambio di passo all’interno degli enti governativi, locali e nazionali – ha commentato Francesca Zajczyk, la delegata del Sindaco Pari Opportunità - . Le politiche cittadine devono essere viste con uno sguardo nuovo, che tenga in considerazione le donne, le loro esigenze di genere e le loro necessità quotidiane. Per questo obiettivo in alcune città europee è stata introdotta una nuova figura: la ‘gender city manager’ che segue passo passo, in modo trasversale tutto il lavoro dell’amministrazione in modo tale che ogni scelta, anche quella che apparentemente non ha un impatto diretto sulla vita delle donne, venga considerata e valutata anche dal punto di vista femminile”. Il convegno è stato l’occasione per fare il punto sui cambiamenti in atto e futuri all’interno della Città di Milano e sulle influenze che questi hanno sulla vita dei suoi abitanti. Per dare concretezza, impegnare le forze politiche e attivare le parti sociali, a conclusione dei lavori è stata presentata ‘Agenda Milano’, un documento che propone iniziative ed azioni per una grande Milano del futuro. “Oggi Milano ha una grande opportunità – ha commentato Bruna Floreani, presidente di Soroptimis International Club Milano alla Scala –: quella di poter cogliere il contributo essenziale di esperienza e potenzialità delle donne per pensare e progettare nuovi modelli di vivibilità che consentano alla nuova Città Metropolitana di raggiungere un posto nella top ten delle metropoli che si distinguono per qualità della vita e del lavoro. 'Agenda Milano’ propone un percorso basato su quattro indirizzi: Sostenibilià, Trasparenza e Responsabilità o Accountability, Politiche di Genere ed Europa”. Nello specifico 'Agenda Milano' indentifica le linee guida per riconsiderare la città sulla base di nuovi concetti di Sostenibilità proponendo processi di conoscenza, innovazione e responsabilità alle istituzioni, al mondo economico, accademico e ai media. Un percorso per creare socialità e ridurre le diseguaglianze sempre in un ottica di tutela dell’ambiente e delle risorse naturali. Il documento affronta anche il tema della Trasparenza e Responsabilità (Accountability) indicando un sistema realizzato secondo gli standard europei che metta in evidenza l’operato delle Istituzioni rendendolo trasparente e comprensibile ai cittadini. Inoltre, propone di pianificare la città valutando le Politiche di Genere, ossia le diverse esigenze di donne e uomini, eliminando le barriere culturali, economiche e sociali per offrire a tutti pari opportunità di scelta nella vita sociale, lavorativa e privata. Infine suggerisce, in ottica europea, di organizzare una Conferenza Internazionale biennale sui modelli di sviluppo urbano con approccio di genere e di realizzare una Cabina di regia locale per ottimizzare le risorse e i fondi pubblici europei.

“Milano è l’epicentro di una svolta nell’ambito delle politiche di genere. In questi anni ci siamo dimostrati capaci di costruire e sperimentare un modo nuovo e diverso di pensare la città, con un’attenzione specifica alle pari opportunità. Una riflessione che in Italia è maturata nell’ultimo decennio e che aveva bisogno di una città che si assumesse la responsabilità di scelte concrete. Ed è così che, per la prima volta nella storia, il Comune di Milano ha un Segretario generale donna; che siamo il primo grande Comune a essere arrivato al 50% di presenza femminile in ruoli strategici nelle partecipate; che la Giunta è formata per metà da donne. A Milano, quindi, la parità di genere è un fatto compiuto”. Lo ha affermato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia al convegno ‘Milano, quale modello di città? Costruire il futuro con uno sguardo di genere’, che si tiene oggi nella Sala Alessi di Palazzo Marino. “Il Comune di Milano ha costruito una rete cittadina di iniziative, proposte e percorsi che hanno fatto uscire le politiche di genere dalla loro connotazione episodica ed eccezionale: come la Casa delle Donne, gli incubatori di start-up per l’imprenditoria femminile, le esperienze di co-working aperte in diversi quartieri, le decine di percorsi di inclusione sociale per donne migranti. Non ultima, poi, la delibera con cui ci siamo dotati di regole per contrastare la diffusione di messaggi pubblicitari discriminatori e lesivi della dignità, che è diventata punto di riferimento anche per Anci”, ha concluso il Sindaco.

Redazione

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