Stampa

La Commissione Pari Opportunità del Comune di Pescara, dedica una mostra di Pittura al ricordo di Giovanna Porcaro Sabatini.

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

image

La Commissione Pari Opportunità del Comune, organizza una mostra di Pittura insieme alla Fondazione Pescarabruzzo,  che verrà inaugurata il 30 aprile alle 17.30 nella sede di Corso Umberto a Pescara.Durante la mostra, che durerà una settimana, si alterneranno delle conferenze a tema e una passeggiata guidata in alcune vie del centro sul tema dell'architettura urbana. Il programma dettagliato dell'evento verra' pubblicato nei prossimi giorni.La Commissione Pari Opportunità del Comune di Pescara ha inteso promuovere, questo evento , sulla base del contributo di  due pittrici, di origini distanti e tipologie diverse, ma incontratesi nel loro cammino di crescita, come sempre accade, a caso ma non per caso.Dall’incontro delle due donne si è sviluppato un dialogo su argomenti a tratti condivisi: per Gabriella Capodiferro i temi del grembo, della caverna, dell’acropoli, descritti col segno, con la parola, col colore e con la materia; per Brigitte Brand il tema dell’acqua, elemento primordiale che genera la vita, e che nelle sue opere fluidifica il dialogo tra forme reali presenti e visioni immaginate, lontane o ravvicinate, che evocano il senso dell’immenso e dell’infinito che avvolge la vita nel suo divenire.Questa mostra è nata per guardare l’arte con gli occhi di due donne che in comune hanno sia un luogo d’incontro speciale per gli appassionati dell’arte, Venezia, e sia lo studio accurato della tecnica di pittura, per rappresentare il mondo com’è e come potrebbe diventare, per esportare dalla tela prospettive urbane mettendo l’arte al servizio della società.L’arte è lo strumento con cui l’umanità cerca di realizzare il suo immaginario utilizzando i quattro elementi della natura, immutabili ed eterni, che Empedocle, circa 500 anni a.C., considerava origine e radice di tutte le cose: «Conosci innanzitutto la quadruplice radice di tutte le cose: Zeus è il fuoco luminoso, Era madre della vita, e poi Idoneo,Nesti infine, alle cui sorgenti i mortali bevono». Dunque gli dei si identificherebbero con i quattro elementi: Zeus con il Fuoco, Era, sua sposa con l'Aria, Edoneo (Ade), dio degli inferi, con la Terra e infine Nesti con l'Acqua.Empedocle, nella sua teoria della gnosologia, sosteneva che i processi della percezione sensibile, con cui si può essere modificati dagli oggetti esterni, e della conoscenza razionale, fossero possibili solo perché esisteva una identità di struttura fisica e metafisica tra il soggetto conoscente, ossia l'uomo, e l'oggetto conosciuto, ossia gli enti della natura. Sia l'uomo che gli enti sarebbero infatti formati da mescolanze delle quattro radici (elementi), mosse dalle medesime forze attrattive e repulsive.Questa omogeneità rende possibile il processo della conoscenza umana, che si basa dunque sul criterio del simile: l'uomo conosce le cose perché esse sono simili a lui nella materia.E sebbene l’uomo, per comunicare, abbia sviluppato una moltitudine di lingue, tra loro incomprensibili nella Babele dei continenti, ha tuttavia conservato il linguaggio universale degli elementi, con cui trasmettere messaggi universalmente decodificati: la musica, che si trasmette nell’aria, la scultura che scava forme nella terra rocciosa, la recitazione che si alimenta col fuoco dei sentimenti, la pittura che si diluisce nell’acqua.Ognuna di queste arti è espressione dell’indole misteriosa con cui ogni artista rivela al mondo la sua visione delle cose.Ed è così che il messaggio supera la percezione dei cinque organi di senso, per raggiungere quel crocevia di ragioni e di emozioni, di vissuto e di aspirazioni che è l’amigdala, in cui la mente si sublima evocando personali sensazioni, per poi raggiungere la corteccia, responsabile delle interpretazioni evolute e razionali.La mostra è dedicata a Giovanna Porcaro Sabatini, professionista affermata, moglie, madre e nonna di un meraviglioso bambino, che con grande dedizione e spirito di servizio ha saputo declinare in modo esemplare il suo ruolo di Assessore alla Cultura del Comune di Pescara.Conosciuta per la sua on dolcezza, per la solarità con cui si rivolgeva al prossimo, per la correttezza sul lavoro e in politica, Giovanna ci ha lasciati mentre l’idea di questa mostra sul colore stava nascendo e a lei, che ha dato colore alla vita dei suoi cari e di coloro che come lei soffrivano (ottenne in convenzione la parrucca per le donne con alopecia da chemioterapia), la cittadinanza non smette di manifestare, anche dopo la sua prematura scomparsa, segni di sincera stima e grande affetto, grata e consapevole del suo disinteressato impegno profuso con signorilità e delicatezza, per la crescita culturale della sua città.

  Non muore mai chi lascia su questa terra la sua traccia di amore.La Commissione Pari Opportunità del Comune di Pescara e la presidente Tiziana Di Giampietro così hanno  voluto ricordarla.

 

 

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna