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Politica Punto due: “Non quote rosa, ma pari opportunità!”. Sabato il secondo appuntamento

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

 

Pubblichiamo un comunicato ricevuto da Forza Italia Locorotondo relativo al secondo appuntamento  della rassegna Politica Punto due dal titolo “Non quote rosa, ma pari opportunità”.

Sabato 16 aprile, alle ore 19.00 presso i Laboratori Urbani di Locorotondo, si terrà il secondo appuntamento con la politica d’informazione voluta ed ideata da Forza Italia e Forza Italia giovani denominata Politica Punto Due. Tema portante quello delle pari opportunità e non delle quote rosa.

Ad introdurre la questione il consigliere comunale e coordinatore cittadino di Forza Italia Antonio La Ghezza, insieme all’assessore comunale Giusi Convertini, esempio di donna capace di buona amministrazione. Ad approfondire la questione sarà un’altra donna: l’Onorevole Elvira Savino, componente della Commissione Politiche dell’Unione Europea che insieme all’Onorevole Luigi Vitali (responsabile politico di Forza Italia per la Regione Puglia) spiegheranno l’excursus che ha portato alla possibilità di avere pari opportunità in questioni amministrative. Cosa dovremmo sapere? Fino a pochi decenni fa le donne erano completamente escluse dalla vita politica pubblica. Infatti, a parte la minima concessione operata da Mussolini nel 1924 e relativa alle sole elezioni amministrative. Il primo provvedimento legislativo che riconobbe anche sostanzialmente il diritto di elettorato attivo alle donne italiane fu il decreto legislativo luogotenenziale n. 23 del 2 febbraio 1945 approvato dal Governo Bonomi; il provvedimento fu fortemente voluto da De Gasperi rappresentante della DC e da Togliatti del PCI, nonostante le imprevedibili ricadute in termini elettorali. Tuttavia, solo l’anno successivo, con il decreto legislativo luogotenenziale n. 74 del 10 marzo 1946, si raggiunse la parità di genere in materia elettorale con l’estensione alle donne anche del diritto di elettorato passivo. La prima elezione a suffragio universale fu quella amministrativa del marzo 1946 e subito dopo il referendum del 2 giugno per scegliere tra Repubblica e Monarchia. Ma cosa è cambiato oggi? La legge n. 215 del 23 novembre 2012, entrata in vigore il 26 dicembre 2012, introduce disposizioni per garantire il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali. Prevede, inoltre, disposizioni in materia di pari opportunità nella composizione delle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni. Tra le novità più rilevanti citiamo l’intervento legislativo che prevede che gli statuti comunali e provinciali debbano stabilire le norme per assicurare le condizioni di pari opportunità tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per garantire la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali non elettivi del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti. Ciò ha portato alla modifica di statuti e regolamenti degli enti locali. Ma cosa bisogna necessariamente far comprendere al cittadino? La seconda novità è che ciascun elettore può esprimere uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto se l’elezione riguarda comuni con popolazione compresa tra 5000 e 15000 abitanti ovvero scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista da lui votata se l’elezione riguarda comuni con popolazione superiore a 15.000. In entrambi i casi, quando si esprimono due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza. Queste le novità che toccano i comuni. Ma molti i punti da chiarire con l’Onorevole Savino sui principi elettorali in materia regionale. Infine, si sottolinea che è stato pubblicato in gazzetta (n. 23 del 28 gennaio 2013) il Regolamento concernente la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo nelle società, costituite in Italia, controllate da pubbliche amministrazioni, ai sensi dell’art. 2359, commi primo e secondo, del codice civile, non quotate in mercati regolamentati, in attuazione dell’art. 3, c. 2, della l.12 luglio 2011, n. 120.

In chiusura verrà espresso il pensiero dei giovani dirigenti di Forza Italia giovane, (Paolo Giacovelli come coordinatore cittadino, Lucia Dele come coordinatrice provinciale (Ba), Vanna Lacassia, dirigente nazionale Forza Italia giovani e Mimmo Lardiello quale coordinatore regionale Forza Italia Giovani) i quali ci illustreranno le motivazioni secondo le quali ritenere che le pari opportunità, più che le quote rosa, possano rappresentare un vantaggio nelle nostre realtà politiche. Non mancate.

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