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Pari opportunità tra Regioni per bloccare la fuga di Comuni

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

Egregio direttore,la vicenda del passaggio del Comune di Sappada dalla Regione del Veneto al Friuli Venezia Giulia ha, nella sua fase finale, dell'incredibile. Non si capisce come mai la richiesta di passaggio, che aveva già ricevuto tutti i pareri favorevoli, proprio adesso, in dirittura d'arrivo, si insabbi in Parlamento. La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha proposto che tutta la provincia di Belluno passi con il Friuli Venezia Giulia. E perché non anche la provincia di Treviso, dico io, visto che questa, per gran parte del suo territorio, confina con il Friuli Venezia Giulia, più ancora della provincia di Belluno che, per gran parte del suo territorio, confina invece con il Trentino Alto Adige? In realtà però, al di là della vicenda di Sappada, il problema è più generale: ovvero, come eliminare o almeno come ridurre di molto la disparità di trattamento del Veneto rispetto alle due Regioni a statuto speciale.

Angelo BaldanVolpago del Montello (Treviso)

Caro lettore, le istanze dei cittadini di Sappada sono del tutto legittime e si fondano anche su ragioni storico-culturali, ma è evidente che se da un lato c'è una Regione a statuto ordinario (il Veneto) e dall'altra una Regione autonoma (il Friuli Venezia Giulia) il confronto è impari e fuorviante. Se un territorio gode di privilegi economici (per esempio nel settore della promozione turistica) e un altro no, è ovvio che un Comune possa aspirare a far parte dell'ente regionale più ricco o con la maggiore autonomia finanziaria.

Mi sia consentita una domanda provocatoria: se anche il Veneto godesse di specialità e prerogative particolari come le due regioni confinanti, Sappada e altri comuni che rivendicano il diritto a trasferirsi in Friuli Venezia Giulia o in Trentino Alto Adige, avrebbero comunque fatto richiesta passare ad un'altra regione? Mi permetto di avere qualche dubbio.

Per questa ragione credo che tutto il dibattito sui comuni veneti secessionisti sia male impostato. E si presti a operazioni un po demagogiche. Senza nulla togliere alle Regioni autonome, forse sarebbe più giusto garantire maggiori condizioni di parità e di equilibrio tra i diversi territori regionali, poi ragionare su chi ha diritto o chi davvero vuole cambiare regione. 

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