Pari opportunità tra Regioni per bloccare la fuga di Comuni
Angelo BaldanVolpago del Montello (Treviso)
Caro lettore, le istanze dei cittadini di Sappada sono del tutto legittime e si fondano anche su ragioni storico-culturali, ma è evidente che se da un lato c'è una Regione a statuto ordinario (il Veneto) e dall'altra una Regione autonoma (il Friuli Venezia Giulia) il confronto è impari e fuorviante. Se un territorio gode di privilegi economici (per esempio nel settore della promozione turistica) e un altro no, è ovvio che un Comune possa aspirare a far parte dell'ente regionale più ricco o con la maggiore autonomia finanziaria.
Mi sia consentita una domanda provocatoria: se anche il Veneto godesse di specialità e prerogative particolari come le due regioni confinanti, Sappada e altri comuni che rivendicano il diritto a trasferirsi in Friuli Venezia Giulia o in Trentino Alto Adige, avrebbero comunque fatto richiesta passare ad un'altra regione? Mi permetto di avere qualche dubbio.
Per questa ragione credo che tutto il dibattito sui comuni veneti secessionisti sia male impostato. E si presti a operazioni un po demagogiche. Senza nulla togliere alle Regioni autonome, forse sarebbe più giusto garantire maggiori condizioni di parità e di equilibrio tra i diversi territori regionali, poi ragionare su chi ha diritto o chi davvero vuole cambiare regione.
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