"Democrazia, solidarietà e pari opportunità" - Quotidiano online della provincia di Biella
Si è tenuto nella mattina di lunedì 25 aprile la commossa e partecipata la Festa della Liberazione, con la messa alle 10,30 e, a seguire, il corteo verso il viale della Rimembranza che ha poi proseguito verso il Municipio.In piazza Roma, dopo il saluto ai partigiani di Vigliano Biellese, alcuni dei quali sofferenti in questi giorni per gravi problemi di salute, il sindaco Cristina Vazzoler ha rievocato gli ideali di democrazia, solidarietà e pari opportunità per i quali la Resistenza si è battuta.
Valori che portarono proprio 70 anni fa, il 10 marzo del 1946, le donne italiane al voto per la prima volta. "Una conquista - ha detto Vazzoler - arrivata dopo anni di battaglie e molto più tardi rispetto ad altre donne europee e statunitensi. Donne che hanno rappresentato una componente fondamentale anche per il movimento partigiano, attive nella lotta con funzioni di primaria importanza, sia per recuperare i beni necessari per il sostentamento dei compagni, sia nella propaganda antifascista, nella raccolta dei fondi, nell’assistenza ai detenuti politici, sia dall’interno delle fabbriche, dove avevano preso il posto degli uomini impegnati in guerra, organizzando scioperi e manifestazioni contro il fascismo.
Oggi - ha proseguito il sindaco - in un periodo di crisi che deriva non soltanto dalle difficoltà di un’economia che stenta a risollevarsi, ma segna innanzitutto lo smarrimento dei valori e degli ideali fondanti la nostra società, avvertiamo più che mai il bisogno di ritrovare quel filo conduttore che, dalle gesta del Risorgimento alla Resistenza, condusse alla nascita della nostra Italia democratica e di un popolo responsabile e consapevole del proprio ruolo. Un popolo capace di sacrifici, di una visione ampia in cui gli interessi del singolo devono spesso essere messi da parte per il bene comune, del valore di scelte sociali eque e giuste, anche quando sono le più difficili.
Quegli stessi punti di riferimento, oggi, devono aiutarci a contenere l’acuirsi dello smarrimento, delle incertezze individuali e collettive di fronte alla crisi e alle sfide così ardue di questo complesso momento storico. Devono essere il nostro faro rispetto alla crescente e diffusa sfiducia verso le istituzioni e nei confronti della deriva demagogica di sentimenti e pensieri populisti, che sembra trovare facili e immediate soluzioni a problemi di enorme complessità.Possiamo riuscire in questa impresa: possiamo recuperare il senso di un’autentica solidarietà e coesione, a tutela dei più deboli.
Rievochiamo allora il coraggio e la dedizione di quegli uomini, ragazzi e padri di famiglia, e di quelle donne con loro straordinarie protagoniste in questo doloroso e altissimo cammino, di quegli intellettuali che non ebbero paura di schierarsi contro la dittatura, di quei sacerdoti che difesero fino all’ultimo la dignità dell’uomo e rifiutarono di vederla schiacciata e annichilita dalla brutalità di un’ideologia fondata sulla violenza.La lotta per la Liberazione ci ha insegnato a difendere gli ideali di giustizia e libertà. Per troppo tempo si è dato per scontato che si trattasse di conquiste definitive.
In questo momento difficile - ha concluso Vazzoler - è sempre più chiaro che si tratta invece della lotta di ogni giorno, che non può e non deve cedere alla violenza e alla prevaricazione, ma attraverso lo strumento del dialogo deve costantemente essere capace di affermare i valori alla base della nostra civiltà, della nostra Costituzione, che nel 25 Aprile trovano un momento di celebrazione e un monito a non dimenticare, a proseguire nel cammino democratico".
Uff. Stampa Comune di Vigliano