rammarico per Ismail, dal Pd pari opportunità a tutti
Milano, 27 giu. (askanews) - "Apprendo con rammarico della scelta di Maryan Ismail e la ringrazio per il grande impegno e il lavoro svolto nel Pd e all'interno della segreteria metropolitana. Le chiedo di ripensare la sua decisione e mi rendo disponibile ad un confronto sulla laicità, sul pluralismo della società e sugli altri temi che ha sollevato. Il Pd è anche casa di Maryan, perché è la casa del dialogo e della dialettica politica". E' quanto si legge in una nota firmata dal segretario del Pd di Milano, Pietro Bussolati, in merito alla decisione della portavoce della comunità somala del capoluogo lombardo, Maryan Ismail, di lasciare il Pd con una lettera invita al segretario Matteo Renzi. Una scelta, accompagnata da quella di dimettersi da tutti i ruoli nel partito, in polemica con la scelta dei vertici milanesi di sostenere la candidatura di un'altra musulmana, Sumaya Abdel Quader, responsabile culturale del Caim, appena eletta a Palazzo Marino.
"Continueremo a lavorare e a discutere con tutte le comunità e le persone aperte al confronto, proprio per contrastare quell'oscurantismo del quale Maryan parla nella sua lettera aperta" ha proseguito Bussolati, continuando "non condivido molte delle cose che scrive e ribadisco che il Partito Democratico è impegnato ogni giorno per la costruzione di una società aperta ed inclusiva, fondata sui valori del rispetto delle regole e delle persone, del rifiuto della violenza e della capacità di ascolto. Per questo ritengo sbagliato e non corrispondente al lavoro fatto (un lavoro di dialogo) qualsiasi accostamento a ideologie violente e di sopraffazione. Allo stesso modo, non condivido il riferimento al mancato sostegno alla sua candidatura: il Pd ha garantito a Maryan Ismail e a tutti i candidati pari opportunità e pari trattamento".