La commissione pari opportunità «Punite l’autore della violenza» - Cronaca
TERAMO. E’ innazitutto un appello a guardare i fatti nella loro complessiva drammaticità di violenza tra un adulto e una ragazzina minorenne quello della commissione Pari opportunità provinciale, della commissione Pari opportunità del Comune di Giulianova e del vicepresidente della Provincia Barbara Ferretti . Il caso è quello della ragazza di 16 anni che ha denunciato di essere stata violentata da uno spagnolo di 24 anni arbitro durante la Coppa Interamnia. Il ragazzo, che interrogato dai carabinieri ha parlato di una rapporto consenziente, è stato denunciato e sulla vicenda sono in corso indagini per fare chiarezza sulle due versioni. Scrivono le commissioni nella nota congiunta: «Addolorate per quanto accaduto ad una donna, una ragazza, poco più che una bambina, a Teramo. Non ci sono spiegazioni, giustificazioni, supposizioni che tengano quando si parla di una minore e di un uomo adulto. Proviamo vergogna per un fatto che insanguina il ricordo di questa bella manifestazione, che è la Coppa Interamnia, e della città di Teramo; luoghi che in questi giorni hanno riecheggiato di messaggi di pace, di gioia, di integrazione, di intercultura. Ci auguriamo che i servizi sociali oltre che le forze dell’ordine e la giustizia possano comprendere in quale contesto è maturato il fatto e sappiano individuare come sostenere la vittima e come punire il presunto colpevole: perché di colpevolezza si tratta quando un uomo adulto coinvolge un minore. Ancora una volta un appello a tutte le istituzioni affinché comprendano quanto è indispensabile la Rete Antiviolenza, l’educazione e la formazione contro la violenza, l’educazione e la formazione ai giovani affinchè le fragilità non si trasformino in comportamenti devianti; il sostegno psicologico e sociale alle fasce a rischio». Intanto la Provincia, in una nota, annuncia che i sindaci hanno approvato e finanziato la rete provinciale antiviolenza. «Si chiama Start (servizi territoriale antiviolenza rete teramana) e il progetto, presentato dalla Provincia che già gestisce il centro antiviolenza La Fenice e casa Maia, è stato finanziato dalla Fondazione Tercas per 18 mila euro», si legge nella nota, «per sostenere la rete, però, la Fondazione chiede un cofinanziamento da parte dei Comuni che, questa mattina (ieri ndr), riuniti per l’assemblea dei sindaci, hanno deciso all’unanimità di aderire e di sostenere anche economicamente i servizi territoriali antiviolenza.Gli enti locali e anche il Bim contribuiranno secondo uno schema proporzionale rispetto al numero i abitanti, da 300 mila euro l’anno a 2 mila euro». Così la vice presidente Ferretti: « Vogliamo garantire la continuità dei servizi già offerti, ampliare gli sportelli comunali e aumentare le iniziative di formazione e prevenzione anche attraverso la collaborazione di associazioni di volontariato già operanti». (d.p.)©RIPRODUZIONE RISERVATA