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"Medicina di genere è la nuova frontiera"

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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Una nuova sfida per la salute in generale: la medicina di genere è stata il fulcro del convegno 'Donne e salute, un ponte tra buone pratiche'. Relatore d'eccezione oggi (30 settembre) a palazzo Panciatichi, Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale vicepresidente dell'Aiccre Toscana. Con una precisazione: parlare di genere non significa soffermarsi soltanto sulle donne, ma anche sugli uomini: "Quando si parla del rapporto tra uomini e donne - commenta Stella - non si può non parlare di violenza sulle donne. Nella medicina di genere, dunque, c’è anche la violenza sulle donne, che viene fatta dagli uomini. Una violenza non solo fisica ma anche morale. E’ una violenza sull’amore, sul noi, ed è inaccettabile. Occorre perciò un salto di qualità culturale. Bisogna superare il conflitto eterno tra uomo e donne e costruire un rapporto diverso basato sul rispetto delle differenze e sull’accoglienza. Ma per fare questo, noi uomini abbiamo bisogno di voi. Abbiamo bisogno dell’intelligenza delle donne". 

Il convegno è stato organizzato dalla commissione regionale Pari opportunità della Toscana a partire delle esperienze e dalle sollecitazioni di alcune associazioni di promozione sociale e della rivista Noi Donne. L’evento, per inciso, rappresenta la diciassettesima tappa della rassegna itinerante Donna e Salute, avviata lo scorso anno.Rosanna Pugnalini, presidente della Commissione pari opportunità, ha voluto focalizzarsi sulla portata rivoluzionaria della medicina di genere: "E' il cambiamento di questi anni nell’ambito delle scienze mediche: da anni sappiamo che uomini e donne sono diversi anche rispetto alle malattie. Ma solo negli ultimi anni si è cominciato a lavorare, nel settore della ricerca, in quest’ottica, per garantire ad ognuno, uomini e donne, l’appropriatezza degli interventi terapeutici nel rispetto di queste diversità".Moderate dalla giornalista Sara Ficoncelli, le due sessioni del convegno hanno messo a confronto personalità del mondo politico e scientifico, tra cui la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, esponenti del mondo del volontariato e dell’associazionismo, a cominciare da Fortunata Dini del progetto Donna e Salute, Anna Maria Celesti del Centro regionale di coordinamento per la medicina di genere e rappresentanti di aziende sanitarie ed ordini professionali.Al centro dell’interesse del convegno, anche la formazione e la necessità di creare le condizioni per una crescita culturale della società basata sul rispetto tra i generi nella valorizzazione delle differenze, con contributi di rappresentanti del Cesvot e dell’università di Firenze. 

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