Stampa

è morta Tina Anselmi, prima donna ministro della Repubblica italiana

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

E' morta la scorsa notte, nella sua casa di Castelfranco Veneto, Tina Anselmi. Fu la prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica, nominata nel luglio del 1976 titolare del dicastero del Lavoro e della Previdenza sociale in un governo presieduto da Giulio Andreotti. Anselmi, eletta più volte parlamentare della Democrazia Cristiana, aveva 89 anni.Tina Anselmi nasce da una famiglia cattolica: il padre era un aiuto farmacista di idee socialiste e fu per questo perseguitato dai fascisti, la madre era casalinga e gestiva un'osteria assieme alla nonna. Frequenta il ginnasio nella città natale, quindi l'istituto magistrale a Bassano del Grappa. È qui che, il 26 settembre 1944, i nazifascisti costringono lei e altri studenti ad assistere all'impiccagione di 31 prigionieri per rappresaglia: decide così di prender parte attivamente alla Resistenza.image
Con il nome di battaglia di "Gabriella" diventa staffetta della brigata Cesare Battisti al comando di Gino Sartor, quindi passa al Comando regionale veneto del Corpo volontari della libertà. Intanto, nel dicembre dello stesso 1944, s'iscrive alla Democrazia Cristiana e partecipa attivamente alla vita del partito.image
Dopo la guerra si laurea in Lettere all'università Cattolica di Milano e diviene insegnante elementare. Nello stesso periodo è impegnata nell'attività sindacale in seno alla Cgil e poi, dalla sua fondazione nel 1950, alla Cisl: è dirigente del sindacato dei tessili dal 1945 al 1948 e del sindacato degli insegnanti elementari dal 1948 al 1955.

Dal 1958 al 1964 è incaricata nazionale dei giovani nella Dc. Nel 1963 è eletta componente del comitato direttivo dell'Unione europea femminile, di cui diventa vicepresidente nello stesso anno. Nel 1959 entra nel consiglio nazionale dello Scudo Crociato, ed è deputata dal 1968 al 1992, eletta sempre nella circoscrizione Venezia-Treviso: nel corso del suo lungo mandato parlamentare ha fatto parte delle commissioni Lavoro e previdenza sociale, Igiene e sanità, Affari sociali. Si occupa molto dei problemi della famiglia e della donna: si deve a lei la legge sulle pari opportunità.

Per tre volte sottosegretaria al ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, dal 29 luglio 1976 è ministra del Lavoro e della previdenza nel governo Andreotti III: un fatto storico, perché l'Anselmi diventa la prima donna ministro in Italia. Dopo quest'esperienza è anche ministro della Sanità nei governi Andreotti IV e V, diventando tra i principali autori della riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale.

Nel 1981, nel corso della VIII legislatura, è nominata presidente della Commissione d'inchiesta sulla loggia massonica P2, che termina i lavori nel 1985. Negli anni il suo nome è circolato più volte per la presidenza della Repubblica: nel 1992 fu il settimanale Cuore a sostenerne la candidatura e il gruppo parlamentare La Rete a votarla, mentre nel 2006 un gruppo di blogger l'ha sostenuta attraverso una campagna mediatica che prendeva le mosse dal blog "Tina Anselmi al Quirinale".image

Le reazioni. "Con Tina Anselmi scompare una figura esemplare della storia repubblicana. Partigiana, sindacalista, impegnata nella vita politica e nelle istituzioni, prima donna ministro della storia italiana", sono le parole con le quali il premier Matteo Renzi ha voluto esprimere ai famigliari di Tina Anselmi il suo cordoglio personale e di tutto il governo. "Il suo impegno per le pari opportunità e contro la P2 - ha ricordato ancora Renzi - e la sua personalità forte e discreta ne hanno fatto un esempio per chiunque creda alla politica come passione per la libertà"."Partigiana, ministra, inflessibile avversaria dei poteri occulti. Con Tina Anselmi se ne va una madre della democrazia italiana", ha scritto su Twitter la presidente della Camera, Laura Boldrini."La Cgil saluta Tina Anselmi, un donna che con la sua storia ha scritto pagine importanti della storia del nostro Paese". Così il sindacato di Corso d'Italia in un post."Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Tina Anselmi, alla quale ero legato da grande stima e sincero affetto - dice l'ex premier Romano Prodi - Il nostro Paese deve molto al suo impegno politico e civile. La sua costante attenzione e la sua determinazione per l'affermazione dei diritti ha saputo tradursi, nel corso della sua vita pubblica, in iniziative fondamentali a cominciare dalla radicale riforma del Servizio sanitario nazionale. Rivolgo alla sua famiglia e a quanti le hanno voluto bene un pensiero affettuoso e le mie più sincere condoglianze".
Argomenti:
politica
democrazia cristiana
loggia massonica P2
resistenza
antifascismo
cgil
cisl
Protagonisti:
Tina Anselmi
giulio andreotti
Matteo Renzi
Laura Boldrini

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna