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Cascina, addio alla Consulta pari opportunità: «È propaganda gender»

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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Firenze, 17 gennaio 2017 - 09:38

CASCINA (Pisa)Eliminare la consulta per le pari opportunità perché è «uno strumento di propaganda dell’ideologia gender ed è anacronistico». Lo chiedono i gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Lega Nord e Forza Italia di Cascina, in una mozione che si discute martedì in consiglio — a pochi giorni dalla prima unione civile nel Comune conquistato dal centrodestra nel giugno scorso — e che ha l’appoggio della giunta guidata dalla leghista Susanna Ceccardi.

Ceccardi: «Riporta le donne a condizione di debolezza»

La maggioranza ha i numeri per approvarla: di fatto potrebbe essere messa la parola fine a un organismo che dal 2014 ha tra le proprie finalità quella di promuovere la democrazia di genere e combattere le discriminazioni. Ceccardi va all’attacco: «Le pari opportunità non passano dalle consulte, dalle nomine o dalle seggioline rosse. Ma si conquistano sul campo. Cosa hanno fatto le signore della commissione in questi anni? Sono superate, il nostro modello è diverso. La consulta — aggiunge — è stata sicuramente uno strumento di propaganda gender e io ritengo che riporti le donne ad una condizione di debolezza». Un attacco che si ritrova anche nel testo della mozione preparata dalla maggioranza di centrodestra: «La consulta promuove e sostiene unicamente presenze femminili, con ciò superando il concetto di pari opportunità. Svolge non meglio precisate ricerche sulla differenza di genere e lascia trasparire una sospetta intenzione di propaganda gender, volto a veicolare la stessa all’interno delle scuole primarie con l’ausilio di test propedeutici». E riferendosi alle buone pratiche contro le discriminazioni volute anche dalle direttive europee, la mozione le definisce «lesive dell’integrità psicologia del minore» e parla di «propaganda che rappresenta esclusivamente un metodo di indottrinamento ideologico volto all’asservimento delle nuove generazioni ad un’ideologia politica con fini sospetti».

Le critiche del Pd

Dall’opposizione arriva la critica del Pd, che difende invece l’operato della consulta: «Un organismo fatto di persone comuni, di tutti gli orientamenti politici, che collaborano da oltre due anni per capire come educare al rispetto della diversità, prima di tutto quelle tra uomini e donne», dice la segretaria comunale di Cascina Cristina Conti. «Naturalmente questo è intollerabile per chi pensa, come il sindaco Ceccardi, che le donne vittima di violenza se la siano andata a cercare; che due persone omosessuali che si amano debbano vivere nella clandestinità; che ascoltare gli organismi per le pari opportunità sia una perdita di tempo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

17 gennaio 2017 | 09:38

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