Sit-in di protesta per le pari opportunità - Cronaca
CASCINA. Il consiglio comunale cascinese non è riuscito a discutere, visto l’affollato ordine del giorno, la mozione (presentata da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia) sulla revoca della consulta sulle pari opportunità, così come il punto che riguarda la collaborazione con le associazioni che aiutano il popolo saharawi ma sotto il Comune, l'associazione "Casciniamo città progressista", ha comunque organizzato una manifestazione a difesa della consulta delle pari opportunità e le associazioni si sono fatte sentire, con slogan e striscioni, anche per i saharawi. «E' stata una manifestazione assolutamente pacifica - spiega la presidente della commissione, Adriana Conte - in cui diverse persone contrarie all'abolizione della consulta, hanno potuto parlare liberamente. Come associazione, abbiamo sentito il bisogno di contrastare il costante smantellamento da parte dell'amministrazione comunale, di ciò che di buono è stato fatto in passato, soprattutto nei confronti delle categorie deboli». Il forte vento ed il freddo non hanno favorito l'afflusso di manifestanti. Ma in municipio sono arrivati anche ex alcuni assessori e consiglieri comunali del Pd che si stanno impegnando per riorganizzare il partito dopo la sconfitta alle elezioni amministrative dello scorso giugno. Perché Cascina, un tempo sede di una scuola del Pci, è il primo comune della Toscana che ha consegnato il municipio ad una sindaca della Lega Nord. All’iniziativa ha preso parte, tra altri, anche la consigliera regionale del Pd, Alessandra Nardini.«Sì, è vero il freddo ha scoraggiato ad uscire - continua Conte - hanno comunque partecipato una cinquantina di persone». Ma perché nasce questa forte opposizione, chiediamo, all'abolizione della consulta sulle pari opportunità? «Crediamo che la consulta - conclude Adriana Conte - sia una ricchezza per tutti. Basti vedere il lavoro svolto in questi anni: come il progetto sul bullismo nelle scuole o l'educazione alla diversità dei più giovani. Il suo smantellamento, in conclusione, non è utile, a nostro avviso, ai fini dell'amministrazione della nostra città». Quello di ieri è stato un pomeriggio che è lo specchio delle contrapposizioni politiche e delle tensioni che ormai da mesi si registrano a Cascina tra due gruppi contrapposti.Il consiglio è iniziato con un forte scontro verbale tra il consigliere comunale dei Socialisti, Fabio Poli, e la presidente del consiglio comunale, Elena Meini. Quest’ultima ha perso la pazienza di fronte alle insistenze di Poli. Dopo averlo invitato ad assumere un atteggiamento più educato anche se non era soddisfatto della risposta che gli assessori hanno dato alla sua interrogazione sul teatro Politeama, ha sospeso per alcuni minuti il consiglio comunale. E per finire, ieri sera sul pianerottolo del municipio c’è stato un faccia a faccia, tra esponenti di schieramenti politici contrapposti. A raccontarlo su Facebook è stato l’assessore Edoardo Ziello. «All'ingresso della porta principale del Comune, un individuo si è permesso di tirarmi una spallata, dimenticandosi che il sottoscritto, nell'ambito delle proprie funzioni, è un pubblico ufficiale».©RIPRODUZIONE RISERVATA