Pari opportunità: l’Islanda è la prima della classe, ma vuole fare di più
All’Islanda non basta essere il primo Paese al mondo nella classifica delle Pari opportunità stilata ogni anno dalla Banca Mondiale. Non basta stare davanti in questa speciale classifica a Norvegia, Finlandia e Svezia, a tal punto che il suo parlamento sta esaminando una legge che se approvata proibirà per legge discriminazioni in busta paga determinate sulla base di genere, razza, religione, disabilità, età e orientamento sessuale.
L’Islanda ritiene che la differenza in busta paga tra uomini e donne sia del 17% a favore degli uomini. La nuova legge dovrebbe correggere questa disparità comminando sanzioni alle imprese che trasgrediscono.
“La legge sarà applicata a imprese e istituzioni di un certo rilievo, che abbiano oltre 25 impiegati” ha detto il ministro degli Affari sociali, Thorsteinn Viglundsson. Se sarà approvato il provvedimento entrerà in vigore a gennaio del 2018.