Perché le Canarie sono l'unico posto in Europa senza tasse sugli assorbenti...
"Quando sei madre, divorziata e assessore hai un altro tipo di sguardo quando si tratta di prendere decisioni in materia di fiscalità", assicura Rosa Dávila, responsabile del Fisco nel governo autonomo delle Isole Canarie e una delle promotrici dell'eliminazione delle tasse sui prodotti di igiene intima femminile in tutto l'arcipelago.
Dal 1 gennaio 2018, le donne nelle Canarie non pagano più IVA e imposte per acquistare gli articoli necessari durante i giorni di ciclo mestruale come pillole analgesiche, coppette e assorbenti. Nel resto della Spagna invece questi prodotti sono ancora tassati al 10%.
In una intervista con euronews, Dávila spiega che uno dei dati che più l'hanno sorpresa è che caviale e assorbenti siano tassati allo stesso modo, nella Penisola.
Una petizione sulla piattaforma change.org chiede che l'IVA sui prodotti di igiene intima femminile in Spagna sia abbassata dal 10% al 4% ma nelle Canarie hanno deciso di fare un passo in più eliminando le imposte completamente. Anche in Italia c'è una petizione simile per chiedere che gli assorbenti entrino nella lista dei beni essenziali.
"Abbiamo prodotti importanti come il pane già allo 0% e abbiamo capito che anche questi erano beni di uso quotidiano, parte del normale paniere femminile e che quindi era necessario adottare questa misura. Equiparandoli ai prodotti di base", segnala Dávila.
Dal 2015 il Canada ha eliminato del tutto la tassa su tamponi, assorbenti e coppette mestruali (anche se restano quelle per i prodotti di importazione), mentre lo stesso anno in Francia le imposte sono state abbassate dal 20 al 5,5 per cento. Le Isole Canarie sono il primo territorio in Europa in cui è possibile acquistare assorbenti duty-free. "Vogliamo dare ispirazione ad altre regioni d'Europa e in particolare alla Commissione europea, che sta aggiornando il regolamento IVA, così che ne possa tenere conto per tutte le donne europee", continua Dávila.
Quanto costa la "tassa rosa" in Italia e in Europa
In Italia, gli assorbenti sono tassati con un’aliquota Iva al 22% perché sono considerati beni di lusso, e quindi non indispensabili. Possibile, partito di Giuseppe Civati, aveva depositato nel gennaio del 2016 una proposta di legge per la riduzione dell’aliquota al 4 per cento, dal 22 attuale. La proposta non è stata messa in discussione.
In UK, la "tampon tax" è del 5% - abbassata rispetto al 17.5% nel 2000 - ma alcuni supermercati hanno deciso di contribuire alla tassa al posto delle clienti. In Grecia, le compresse hanno una tassazione al 24%, come i preservativi; in Russia al 18%, in Germania al 19% mentre gli alimenti si tassano al 7%; in Ungheria si impone l'imposta più elevata, al 27%. Questi sono solamente alcuni esempi del costo mensile che grava sulle donne durante la loro vita fertile.
Le Isole Canarie sono riuscite a differenziarsi dal resto dei paesi dell'Unione europea, compresa la Spagna, perché hanno uno status territoriale speciale che consente loro di essere esentate dall'applicazione delle norme IVA.
"Ci sono tasse sulle quali possiamo aggiustarci", commenta Dávila che dice come le Canarie abbiano approfittato di questa eccezionalità e del miglioramento della situazione economica nelle Isole per eliminare l'imposta.
"Probabilmente nella spesa di ogni giorno non sarà evidente, però stimiamo un vantaggio fiscale di circa 20 milioni di euro che verranno reinvestiti nelle isole Canarie".
Dávila è madre di due figlie. Eliminare questa tassa "ha una carica simbolica molto potente: si tratta di un prodotto di base, al di là delle imposte che non raccoglieremo. Già l'aliquota era ridotta, ma l'imporante era inviare il messaggio che si tratta di articoli fondamentali per le donne e per le famiglie in generale"