L’Argentina in piazza contro il femminicidio
“Non una di meno” con questo slogan, inventato dall’attivista messicana Susana Chavez, è stata lanciata una giornata di mobilitazione che si è anche estesa a Cile e Uruguay.
Nel caso di Buenos Aires la mobilitazione ha riscosso consenso anche per lo scalpore suscitato dal caso di Chiara Paez, una ragazzina 14enne uccisa e sepolta nel giardino della sua casa dal fidanzato, forse con la complicità dei genitori del ragazzo.
Il problema è diventato endemico non solo in America latina. “I giudici, le sentenze, sono queste le cose importanti. Oggi gli aggressori uccidono e l’indomani sono liberi di uccidere ancora perché sanno che non accade nulla”, dice una donna.
Un uomo aggiunge: “Vorrei chiedere scusa a nome di tutti gli uomini in questa società machista. Cresciamo credendo che sia normale offendere le donne in strada, che faccia parte della nostra cultura e non ci rendiamo conto dei danni che facciamo alle donne”.
In Argentina da appena 3 anni il femminicidio è un reato penale.