Cinema: Oscar 2021, due registe corrono per la statuetta
Nel cinema le impari opportunità sono ancora la regola. Anche se qualcosa sta cambiando. Quest'anno, per gli Oscar 2021, è la prima volta che due registe corrono per il premio, Chloe Zhao per 'Nomadland' e Emeral Fennell per 'Una donna promettente'. C'è dunque speranza, almeno secondo Madeline Di Nonno, presidente e CEO dell'Istituto Geena Davis sul Gender nei Media, che ha studiato a lungo il gap sullo schermo e dietro la macchina da presa: "Mancano le registe, le produttrici e le scrittrici donne, è così sin dall'inizio dell'industria cinematografica. Quando il cinema è diventato un business, le donne sono state messe da parte. Quindi, ogni sindacato lo sa da sempre ed è stato terribile, ma ora sta iniziando a cambiare".
Anche se si parla di uomini famosi, 'Quella notte a Miami', quest'anno nominato più volte agli Oscar e ai Golden Globes, è prodotto e diretto da donne. Ed è l'esordiente Regina King a tratteggiare una storia di segregazione razziale e carisma, quello di Cassius Clay, Malcom X, Sam Cooke e Jim Brown.
"È proprio come con il Mese della storia dei neri: non può essere solo un mese. Le storie delle donne nere, le storie delle donne devono essere 365 giorni all'anno, punto - aggiunge Di Nonno - Quindi, mi piacerebbe che non ci fossero queste ricorrenze. Voglio dire, sono contenta che le abbiamo, è importante, ma le storie devono essere raccontate ogni giorno, non si può avere solo un mese speciale dove tutti si riuniscono".
Ultimo, ma non meno importante, è Nomadland, uno dei film più eccezionali del 2020, scritto e diretto dalla talentuosa Chloe Zhao con una donna nel ruolo principale e un attore di grande intensità come Frances McDormand nel ruolo maschile. Il film è uno dei favoriti per l'Oscar.
Fino a oggi solo una donna ha vinto l'Oscar per la miglior regia, Kathryn Bigelow, per The Hurt Locker nel 2009.